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MotoGP, Marc Marquez: "Se domani non migliorerò, non riuscirò a passare la Q1"

"Per la prima volta ho faticato sulla Ducati e sono caduto per avere oltrepassato il limite. Sapevo sarebbe successo, ma non mi aspettavo che accadesse a Le Mans. Abbiamo preso una direzione sbagliata"

MotoGP: Marc Marquez:

È stato un venerdì di prime volte a Le Mans per Marc Marquez e non sono state positive. Per la prima volta, da quando è sulla Ducati, si ritrova in Q1 ed è caduto per avere oltrepassato il limite. Le sue difficoltà sono una delle sorprese di questa giornata di prove, anche se lo spagnolo del team Gresini non si fa prendere dal panico dopo 13° tempo. “Vi avevo avvertito che sarebbe arrivato un giorno in cui sarebbe successo ed è stato oggi a Le Mans - ricorda - È stato il primo venerdì difficile per me sulla Ducati e ora bisogna ragionarci su. Fin dal mattino non mi sono trovato a mio agio con la messa a punto e adesso proveremo adesso a reagire, anche se non mi piace troppo passare dalla Q1”.

Ti è mancato il giro secco.
Il penultimo giro stavo andando bene e ho preso una bandiera gialla, nell’ultimo ho sbagliato io alla curva 6, ero arrabbiato perché era l’ultima possibilità ed è stata colpa mia. È andata così, ma non devo migliorare solo nel giro secco ma anche nel ritmo. Devo migliorare io, nel mio stile di guida, e anche la messa a punto della moto. Abbiamo tutti i dati degli altri piloti Ducati, è utile, dobbiamo capire dove siamo noi e dove loro, il turno di prove di domani mattina sarà fondamentale per vedere se avrò qualche possibilità in Q1”.

Quanto sarà importante quel turno?
Sarà vitale. Se vuoi lottare per qualcosa, e intendo stare nei primi 5, devi partire nelle prime 3 file, altrimenti non ce la fai. La Q1 è il peggiore turno del weekend e non sarà semplice passarla, ci saranno Bastianini, che è velocissimo, e Binder, che è forte nel time attack”.

Con la scivolata di oggi, sei arrivato 7 cadute quest’anno, solo Binder ha fatto peggio di te con 8.
Mi aspettavo questo numero, ma anche di farne meno a Portimao, dove sono andato a terra 4 volte. Oggi è stata la prima volta in cui sono caduto perché ho oltrepassato il limite, tutte le altre erano dovute a cause esterne: una macchia di umidità, il freno, ho toccato per sbaglio l’abbassatore. Sono caduto nel settore dove faticavo di più, la moto non girava e… ho provato a farla girare io (ride). Oggi lottavo contro la moto, non ero dolce, non ero pulito nelle traiettorie: non ho trovato la velocità nel modo giusto. Sto spingendo molto sull’anteriore perché non sento molto il posteriore e sulla Ducati devi farlo, altrimenti fatichi”.

Avere dovuto usare la seconda moto è stato un limite?
Era praticamente identica a quella con cui sono caduto. In verità, credo che la direzione che abbiamo deciso di prendere nel pomeriggio non fosse quella giusta. Prendo che domani faremo un passo indietro e capiremo se ritroverò quelle sensazioni che avevo a Jerez. Come ho detto, anche questa mattina non mi sentivo molto a mio agio, quindi sarà difficile passare in Q2 se le sensazioni rimarranno quelle di oggi”.

Le voci su chi andrà nel team ufficiale Ducati ti stanno distraendo?
Ho 31 anni, da 14 sono in MotoGP, non sono preoccupato e non sento quel tipo di pressione. Semplicemente è arrivato il primo momento in cui fatico, non mi aspettavo accadesse qui a Le Mans, ma sapevo che poteva succedere”.

Foto © Pier Luca Brunetti

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