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MotoGP, Espargaró: “Il veto di Ducati al format? Mancanza di rispetto verso i piloti”

“Avevamo spinto per cambiare, ma l’idea a loro non piaceva. Ero molto arrabbiato giovedì: non capisco perché abbiano avuto la possibilità di votare”

MotoGP: Espargaró: “Il veto di Ducati al format? Mancanza di rispetto verso i piloti”

È stato un venerdì positivo quello dell’Aprilia Racing ad Assen, dove Maverick Vinales e Aleix Espargarò hanno entrambi guadagnato l’accesso diretto alla Q2, prendendosi rispettivamente la quinta e sesta piazza a fine giornata. Un buon risultato per Espargarò, le cui performance sono andate in crescendo nel corso dei due turni di prove.

“Questo è un tracciato davvero veloce e ci vuole tempo per capire le linee e il comportamento della moto, perché si tratta di una pista molto scorrevole e diversa da tutte le altre in calendario, un pochino come Phillip Island. Ho faticato un po’ nella prima sessione, mentre nella seconda il grip era veramente scarso con la gomma media - ha raccontato Aleix - Hanno faticato tutti a girare sull’1’34”, mentre l’anno scorso avevo fatto diversi passaggi in 1’32”5 durante la gara. Mi sono sentito meglio nell’ultima parte del turno, quando ho montato la soft. Ho iniziato a guidare bene, mi sono avvicinato all’1’31” e ho iniziato a capire meglio la moto”. 

Risultati che lasciano ben sperare il pilota catalano, convinto della competitività della RS-GP: “Siamo stati veloci. Stavo per fare un giro che avrebbe potuto portarmi nei primi due posti, ma Morbidelli era in piena traiettoria. Poi ho trovato bandiera gialla e ho girato in 32”5 con una gomma morbida al suo quinto giro, che è abbastanza buono. Ho provato tutti e tre gli pneumatici anteriori, perché sembra che la gomma che ha vinto qui l’anno scorso non stia funzionando per nessuno. Non è stata una giornata semplice, ma tutto considerato saremo competitivi, ha chiosato Aleix, prima di entrare più nello specifico dei problemi legati alla scelta delle gomme.
 
Dopo aver riscontrato diversi problemi nella trasferta al Sachsenring, il pilota spagnolo si è mostrato nuovamente molto critico nei confronti della gomma media, che non sembra comportarsi a dovere nemmeno in Olanda.

Ho provato tutte e tre le gomme e la ‘K’, la media, va un po’ meglio che in altre piste, ma non funziona. È da pazzi, perché rischi di perdere facilmente l’anteriore quando freni. Dicono che sia lo stesso pneumatico dello scorso anno, ma non lo è assolutamente - ha spiegato - Devo dire che la gomma ‘G’ (la dura, ndr) mi è piaciuta un po’ di più e potrei correre con quella, ma non va molto bene in percorrenza, mentre la ‘P’ (la morbida, ndr) mi sembra un po’ troppo morbida per queste condizioni. Forse potrebbero usarla nella Sprint quei piloti che non stressano molto la gomma in frenata, ma è difficile pensare di usarla sulla lunga distanza”.

Tra i promotori di un cambio al format dei weekend per il prossimo anno, l'iberico si è rimasto deluso dalla mancata unanimità in fase di votazione, che ha di fatto bloccato ogni possilità di rendere meno stressante il venerdì, rendendo libero il primo turno di prove.

Tutti i piloti hanno spinto in Safety Commision per cambiare il programma del venerdì e rendere libero il primo turno di prove, ma la Ducati non era d’accordo e ha votato contro. Non avevamo chiesto questo cambiamento tanto per ragioni legate alle prestazione, quanto più alla sicurezza, per cercare di evitare gli incidenti nelle P1 e prendere tutto in modo più rilassato, stressandoci solo negli ultimi 15 minuti del secondo turno. Sembra che a loro però non sia piaciuta l’idea ed è strano perché vi assicuro che i piloti erano favorevoli, ma non lo erano i vertici Ducati e tutto resterà invariato nel 202w ha commentato Aleix, che non riesce a capacitarsi delle ragioni per cui sia stato consentito il voto anche agli esponenti della MSMA (Motorcycle Sports Manufacturers' Association): “Ero molto arrabbiato ieri. Non ho capito perché sia stata data loro la possibilità di votare, visto che si trattava di una questione legata alla sicurezza. La Ducati può votare ciò che vuole ovviamente, ma non ho capito perché non abbiano rispettato i piloti”.

Altro tema caldo di giornata è stato quello relativo alle concessioni, un sistema che Carlos Ezpeleta ritiene ormai essere obsoleto e poco d’aiuto per i piloti e i marchi in difficoltà. Ma quanto contano le concessioni per le squadre e quanto ha influito la loro perdita sulle performance dell’Aprilia?

Le concessioni aiutano parecchio. Avere un test team e un team satellite sono una buona cosa, ma i piloti factory possono provare più elementi e avere più aggiornamenti durante la stagione con le concessioni. Penso siano una buona idea, ma noi non ne disponiamo più adesso. Voglio vincere con le stesse armi degli altri ha sottolineato Aleix, convinto che la perdita delle concessioni non abbia inciso sulle prestazioni della Casa Veneta, la quale è comunque riuscita a migliorare l’affidabilità del proprio motore.

“Credo che quello delle concessioni non sia un aspetto su cui dovrebbero esprimersi i piloti, perché penso sia più legato ai costruttori e al bilanciamento del campionato. Abbiamo grossi marchi qui che spendono milioni di euro, quindi penso sia comprensibile voler bilanciare il campionato, ma è difficile farlo - ha concluso - Non sono contrario, vorrei vedere gare con tre o quattro marchi in lotta per la vittoria, come due anni fa o lo scorso anno, ma penso non sia semplice riuscirci”.

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