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MotoGP, Bagnaia: "Condividere i dati è giusto, ma può giocare contro di me"

"E' la strategia che ci ha fatto crescere, faccio la mia parte anche se va contro i miei interessi. Un campionato tra Ducati? stessa moto ma piloti diversi, basta che ci sia rispetto. Bautista sulla GP23? so che si è divertito, lo aspetto con una wildcard"  

MotoGP: Bagnaia:

Due vittorie al Mugello, due secondi posti al Sachsenring, questo il bottino nelle ultime due gare con cui il campione in carica Pecco Bagnaia approda ad Assen, ottava tappa del campionato, l'ultima prima della pausa estiva. Un circuito che ama da sempre tanto da averlo tatuato sul braccio, e che in passato gli ha regalato non poche soddisfazioni, l'ultima nella passata stagione che lo ha visto trionfare in quella che fu l'inizio di una rimonta storica. Fare bene sul circuito olandese acquisterebbe ancora più importanza alla luce della classifica attuale, che lo vede in testa con 16 punti di margine, insidiato dalle Ducati di Martin e Bezzecchi.

"Assen è uno dei miei weekend di gara preferiti, amo questo tracciato e sono sicuro che si adatti bene alla Ducati - queste le prime parole del torinese - lo scorso anno svolgemmo un lavoro perfetto e contiamo di fare lo stesso quest'anno. La moto sembra comportarsi bene su tracciati veloci come questo. Lo preferisco al Sachsenring, anche se non mi lamento del nostro risultato in Germania, ma è chiaro che da pilota si cerchi sempre la vittoria".

E' un circuito che in passato ti ha regalato molte soddisfazioni, puoi contare qui una vittoria in ogni categoria, cos'ha di speciale per te?
"Sin da quando arrivai in moto3 ho sempre avuto una grande ammirazione e rispetto per questo circuito. La mia prima vittoria nel team Mahindra in Moto3 fu incredibile, in Moto2 ricordo che tutto il weekend andò alla perfezione, e lo scorso anno fu una bella vittoria, anche se con due rivali fuori dai giochi. Sarà importante mantenere la concentrazione ed essere performanti come lo scorso anno, questa è la nostra ambizione per questo fine settimana".

Quale settore del tracciato ti suscita più emozioni?
"Ricordo che ogni volta che affronto questo circuito, nei primi giri quando arrivo alle curve 6 e 7 mi viene la pelle d'oca. E' quel momento in cui senti che l'anteriore comincia a chiudersi ma devi cambiare direzione, fa paura ma è uno dei miei segmenti preferiti assieme al terzo settore in generale con tutte quelle curve veloci. E' sicuramente uno dei tracciati che aspetto con impazienza sul calendario".

Il Sachsenring ha assistito ad una sfida davvero al limite tra la Ducati di Pecco e quella di Martin, e questo campionato ci sta abituando al dominio di una Ducati che sembra al momento davvero distante dalle case rivali, ad Assen potrebbe quindi imporsi di nuovo la stessa sinfonia, quella dei quattro cilindri di Borgo Panigale.
"Lo scorso anno Marco Bezzecchi fu molto competitivo - prosegue Pecco - mi arrivò vicino, ed anche Jorge fino a metà gara rimase con noi nel gruppo di testa. Entrambi sono dei contendenti al titolo quest'anno, mi piacerebbe rivedere una sfida come al Sachsenring, ma con un finale diverso stavolta!".

Non vi è dubbio però che stando alla classifica, il campionato si stia giocando in casa Ducati, ben quattro in cima alla classifica.
"Lo vivo come un campionato qualsiasi - spiega ancora il pilota - anche se abbiamo la stessa moto siamo tutti piloti con talenti e capacità diverse".

In Germania abbiamo assistito ad un precedente storico, otto Ducati nella top 10. Ti aspetti qualcosa di simile qui ad Assen?
"E' difficile rispondere a questa domanda. Il circuito ci è favorevole ma è anche molto tecnico, questo potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio perché un errore può costare caro. Tuttavia avendo i dati di otto moto da consultare, può anche essere d'aiuto per quei piloti che hanno difficoltà".

Quella di condividere i dati con tante moto in pista si è rivelata sino ad ora un'arma vincente per la Ducati, ma potrebbe rivelarsi anche un ostacolo per il campione in carica che punta a confermarsi. Persino Gigi Dall'Igna si è schierato a favore di una lotta leale tra i piloti che cavalcano le sue creature.
"E' sempre stata la strategia Ducati, è ciò che in fondo ci ha fatto crescere così in fretta, quindi è giusto che anche io condivida i miei anche se questo potrebbe ritorcersi contro di me - ammette poi Pecco - ma spero non si arrivi mai a fare sportellate o a insultarci, è chiaro. Siamo tutti piloti che sanno cosa siano la lealtà ed il rispetto".

Tra le novità che potrebbe portare la pausa estiva, c'è sicuramente una modifica al format del weekend, molto richiesta dalla maggioranza dei piloti, per alleviare la pressione del venerdì e rendere le FP1 una sessione dedicata unicamente al lavoro sulla moto.
"Ne abbiamo parlato in safety commission, perché pensiamo che parte delle cadute siano legate a questa pressione per il risultato. Sono favorevole a questo tipo di modifica, a patto che ci rendano disponibili un paio di gomme in più per poter lavorare. Personalmente non amo fare il time attack alla mattina, si pone troppa pressione alla ricerca del risultato sin da subito. Penso però che fare un cambiamento del genere a metà campionato non sia logico, sono cose che andrebbero decise a inizio stagione".

Una pausa lunghissima, cinque settimane, che potrebbe far perdere la concentrazione ai piloti.
"E' un calendario molto strano, abbiamo anche avuto una pausa di tre settimane dopo Le mans. Avrei preferito un altro paio di gare, ma userò il break estivo per sistemare la gamba".

Come Bagnaia sta alla MotoGP, in Ducati, Bautista sta alla SBK, e Borgo Panigale ha voluto questa settimana omaggiare i risultati dello spagnolo permettendogli di girare con la GP23 partorita dalla mente di Dall'Igna. Non è escluso che lo spagnolo possa tornare in MotoGP con una wildcard in una delle prossime tappe del campionato.
"Non mi dispiacerebbe rivederlo in pista con noi. Non ho avuto occasione di parlare personalmente con lui delle sue sensazioni, ma mi sembra che sia rimasto molto soddisfatto" - ha poi concluso Pecco.

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