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MotoGP, Ciabatti: "Abbiamo visto il Pecco perfetto, che sa imparare dai propri errori"

"Avere tante Ducati nelle prime posizioni è un riconoscimento del duro lavoro. Se i nostri rivali si avvicineranno a noi, questo darà ancora più valore alle nostre vittorie. Il Sachsenring? più che un esame sarebbe la conferma che cerchiamo"

MotoGP: Ciabatti:

C'è soddisfazione in casa Ducati, che al Mugello ha visto Pecco Bagnaia trionfare di misura, dopo essersi imposto sin dai primi giri ed aver veleggiato sulla sua Ducati in solitaria per gran parte della gara.

Un weekend perfetto che ha visto il campione del mondo fare l'en plein tra le due gare, segnando anche il nuovo record del tracciato, e togliendolo proprio a quel Fabio Quartararo che nella scorsa stagione si è visto soffiare il titolo con una incredibile rimonta del pilota di Chivasso. Un weekend che ha visto le creature di Dall'Igna occupare le prime cinque posizioni nella sprint del sabato, e rischiare di fare il bis nella domenica di gara, non fosse per l'inaspettata caduta di Alex Marquez. Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati, ha sottolineato come questi successi siano anche frutto del lavoro di squadra.

Abbiamo visto il solito Bagnaia o un Pecco migliore del solito?
"E' stato un Pecco perfetto che già ieri era riuscito a conquistare la pole nonostante il nervosismo dato dall'episodio con Marquez alle calcagna. Ha fatto il nuovo record della pista, una vittoria ieri nella sprint e la vittoria oggi, gestendo bene la gara. Martin ha fatto un'ottima gara con una scelta di gomme diversa, aveva la morbida al posteriore. E' il Pecco che conosciamo e che in passato ha fatto anche alcuni errori, errori da cui ha imparato e coi quali ha continuato a migliorare".

Che importanza ha questo risultato alla luce dell'errore di Le Mans ed alle polemiche che sono seguite riguardo ad alcune sue dichiarazioni?
"Era sicuramente importante ottenere questo risultato. Le polemiche sono normali nel nostro lavoro ma non fanno mai piacere quando se ne travisa lo spirito. Questo weekend sicuramente aiuta a mettere da parte quella che è stata per molti una sua espressione infelice. Ora dobbiamo concentrarci sulle due prossime gare che saranno impegnative. Il Sachsenring in principio non è mai stato un nostro circuito ma credo che ormai la Ducati possa essere competitiva ovunque".

Il prossimo circuito sarà una sorta di esame per voi.
"Piuttosto lo definirei una conferma che vorremmo, mentre Assen sarà un'altra storia. L'obbiettivo come sempre sarà quello di vincere, ma ogni tanto bisogna essere intelligenti e sapersi accontentare anche di un secondo o terzo posto piuttosto che correre rischi, ma non è sempre facile per un pilota che ha il ritmo di chi vince. Grazie a questo weekend è aumentata anche la distanza in classifica dal suo rivale diretto, Bezzecchi, ma da un altro punto di vista avere tante Ducati davanti è un riconoscimento del nostro lavoro".

Cinque Ducati ieri e quattro oggi nelle prime posizioni.
"Se non fosse caduto Alex sarebbero state cinque anche oggi - prosegue il direttore sportivo - dimostra che il lavoro serio paga. Noi ovviamente cerchiamo di dare delle moto competitive anche ai team privati, in modo che anche gli altri piloti siano in grado di competere al nostro livello. E' chiaro che per il momento ci godiamo questo successo, non siamo ipocriti. La KTM ha fatto una moto molto competitiva, Aprilia forse è stata sottotono rispetto alle aspettative mentre la crisi di Yamaha e Honda ormai non sono più una novità. Se gli altri si avvicineranno di più a noi, questo darebbe ancora più valore alle nostre vittorie future" - ha poi concluso.

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