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MotoGP, Nakagami: "La Honda di Marquez? Speravo di essere più veloce, invece..."

"Onestamente non ci ho capito molto, forse le condizioni della pista non mi permettono di comprendere. Non ho trovato punti positivi e neanche negativi, il tempo sul giro è sempre lo stesso"

MotoGP: Nakagami:

Taka Nakagami si è ritrovato a dover raccogliere un'eredità piuttosto pesante. L'assenza di Marc Marquez a Barcellona e per altri Gran Premio da qui a data incerta, ha posto la Honda nella condizione di dover scegliere un altro pilota a cui affidare il lavoro di sviluppo dei componenti che stava provando Marc nei weekend di gara. 

Con Pol Espargarò dato per partente e con Alex Marquez altrettanto poco sicuro di poter restare in LCR, il giapponese è apparsa la scelta più ovvio. Anche Nakagami è a rischio, non è detto che venga riconfermato per la prossima stagione. Ma probabilmente, tra i tre piloti presi in esame da Honda, è anche quello che ha meno possibilità di trasferirsi armi e bagagli altrove in MotoGP, rappresentando una potenziale fonte di informazioni per qualche rivale. Da qui, la scelta di affidargli per Barcellona un telaio ed un forcellone posteriore precedentemente testati da Marquez. Oggi il giapponese ha chiuso la giornata in 12a posizione, appena alle spalle di Pol Espargarò. 

"Il nostro setup di base non è male - ha detto Nakagami - Come sempre abbiamo qualche problemino di grip al posteriore, ma è un classico su questa pista. Ogni anno è questo il problema principale, anche quest’anno va così. Adesso dovrò controllare tutti i dati per capire se possiamo trovare qualche soluzione, lavorando per poter utilizzare questi pezzi nuovi. Altrimenti tornerò indietro e magari li riproverò lunedì, non sono sicuro di usarli ancora". 

Come ti sembrano questi pezzi nuovi?
"Non ho sentito nessuna sensazione positiva con i particolari nuovi, onestamente mi sarei aspettato di sentire più grip soprattutto a moto piegata. Ma in realtà non è andata così, forse le condizioni dell’asfalto hanno condizionato troppo la situazione, non lo so. Ma non saprei definire le sensazioni che avevo oggi in sella. Non ne sono sicuro. Non ho sentito aspetti negativi, ma il potenziale è molto simile a quello che avevo con la moto standard".

Neanche cambiamenti nel comportamento della moto?
"Ci sono alcune differenze in frenata, la moto è più rigida e sul posteriore sembra quasi che spinga di più rendendo più difficile fermare la moto. Se sentissi un grande livello di grip in cambio di questo problema, lo accetterei e utilizzerei questi particolari. Ma non sento aspetti positivi, anche in frenata ci sono cose buone e cose che non lo sono. Ma lo ribadisco, le condizioni rendono difficile capire le cose, non riesco a dire cosa funzioni e cosa no". 

Magari ti aspettavi di essere subito più veloce. 
"Onestamente mi aspettavo di essere parecchio più veloce con questi particolari, magari due o tre decimi. Ma alla fine il tempo sul giro è rimasto uguale, la moto derapa molto lo stesso.Vediamo domani mattina, dovremmo trovare condizioni migliori e cercherò di spingere per stare in top ten". 

Anche gli altri piloti Honda sono lontani dal top.
"Oggi pomeriggio le condizioni non erano le migliori, Aleix con l’Aprilia è stato velocissimo, come anche Maverick. Ma in realtà, se togliamo le due Aprilia, siamo tutti vicini, i tempi sono molto simili. Ma di nuovo questo pomeriggio non mi sentivo con tanta confidenza sulla moto, soprattutto a centro curva ed in uscita. Serve trovare una soluzione, perché altrimenti sarà difficile trovare un buon passo gara, ed anche le qualifiche saranno un problema. Restare così non va per niente bene, sappiamo tutti quanto siano importanti le qualifiche nella moderna MotoGP". 

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