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MotoGP, Miller: “Le gomme? Evito di commentare ciò che non controllo, sono stufo”

“Tutto ciò che è sotto il mio controllo cerco di farlo al meglio. In FP4 con la dura ho girato a 2 decimi dal tempo della qualifica.Domani sarà difficile, devo stare davanti a Mir e Zarco”. Martin: “Oggi ho fatto fatica, sicuramente non lotterò per il podio o per la top-5”.

MotoGP: Miller: “Le gomme? Evito di commentare ciò che non controllo, sono stufo”

Due facce della stessa medaglia. Jack Miller e Jorge Martin hanno vissuto un sabato totalmente opposto, con l’australiano che, dopo l’ottima FP3 chiusa con il miglior tempo, in qualifica si è dovuto accontentare del 10° posto finale a 1” dalla pole del compagno di squadra Pecco Bagnaia, non nascondendo un certo malumore al box dopo la qualifica. 

“Nelle FP4 ho messo la dura e ho girato a due decimi dal tempo che ho fatto in qualifica, ho girato sul 2.02.9 nelle FP3, non saprei, sicuramente non posso dire che non ci ho provato, questo posso assicurarlo”, ha esordito l’australiano iniziando a raccontare un pomeriggio nel quale tutto è andato storto dal suo lato del box. Miller ha poi rincarato la dose parlando del problema con le gomme avuto anche oggi.

È una cosa che è già successa più volte e sinceramente sono stufo. Andiamo avanti, vediamo cosa succederà domani. Io ho fatto del mio meglio, sono rimasto calmo, ho cercato di fare il mio lavoro, ho lavorato per la gara, tutto ciò che è sotto il mio controllo cerco di farlo al meglio”.

Partendo dalla 10^ posizione, Miller dovrà pensare ad una gara di rimonta, partendo dalla certezza del primo settore dove è risultato il più veloce: “Non sarà la più semplice delle gare, ma se si guarda a ciò che ha fatto Dovi un paio di anni fa qua, lui era fuori dal Q2 ed è riuscito ad arrivare quarto, è vero che quel giorno ci sono state anche delle cadute. Dal canto mio, sento di avere una buona velocità, un buon potenziale, mi sento bene sulla moto, servirà fare una partenza pulita e sarà sicuramente la cosa più difficile, considerando anche com’è curva 1 qui, e per il resto proveremo a fare il massimo per raggiungere quelli davanti il prima possibile e restare con loro”.

Parlando anche delle gomme, Miller parla anche della gomma soft che gli ha dato problemi in qualifica:Anche se volessi, in questo momento questa è una cosa sulla quale non rilascerei dei commenti. Semplicemente non sono riuscito a fare quello che sono sicuro di saper fare. Non voglio dare a nessuno delle cose a cui appigliarsi, cerco solo di fare il mio al meglio. Come ho detto, tutto ciò che è sotto il mio controllo lo faccio, ma non possiamo tenere tutto sotto controllo ed è un peccato. Comunque, il team ha fatto un grande lavoro tutto il fine settimana, come sempre, e mi dispiace per loro, ma la gara e i punti sono domani, daremo il massimo, sarà difficile dalla 10^ posizione, i miei rivali in campionato – Zarco e Mir – sono davanti a me e dobbiamo finire davanti a loro. Dobbiamo fare il nostro”. 

Miller parla anche della gomma con la quale potrebbe correre, escludendo già l’opzione della soft: “Non penso che sarà quella, l’ho usata in gara nel 2019, l’ho provata nelle FP3. Sorgono dei problemi simili a quelli che ricordavo, verso la fine della gara, nel 2019 ero riuscito a metterci una pezza ma rispetto a Dovi perdevo tempo e penso che lui fosse sulla media. In quell’occasione non riuscivo ad accelerare dalle curve lente – ha proseguito – Dobbiamo provare e capire, ho provato entrambe le combinazioni, nelle FP4 avevo le medie all’inizio ma sembra calare velocemente, alla fine ho provato la hard con la quale ho fatto i tempi migliori e mi sono sentito bene, dovremo fare altri giri per capire quale sarà la gomma tra le due e dovremo vedere anche come saranno le condizioni, ma con la dura mi sento bene in questo momento”.

Jack fa anche una puntualizzazione su quella che è stata la sua strategia in qualifica: “Ho fatto due run della stessa lunghezza, ho ottenuto il massimo sia nel primo sia nel secondo run. Nel secondo è finito il tempo, avrei voluto fare un altro giro, ma tolto quello non appena sono sceso in pista ho spinto al massimo e non ha funzionato, con la prima gomma non è andata bene. Quello è stato il massimo, tutto quello che ho potuto fare. Non sono andate bene entrambe le gomme? Lo avete detto voi, non io”.

Diverso l’umore di Jorge Martin che ormai è una certezza ai piani alti della classifica: Martinator ha conquistato un ottimo quarto tempo, un 2.03.278, frutto di un passo indietro sul setup prima della qualifica come ha spiegato lui stesso: “Oggi ho fatto fatica, abbiamo provato setup differenti per provare ad assorbire le buche e avere più stabilità ma non abbiamo trovato nulla di utile, quindi per la qualifica siamo tornati al nostro setup standard e siamo tornati ad essere veloci come sempre. Mi piacerebbe avere la possibilità di rifare le FP4, sicuramente andremmo meglio. Per domani faremo uno step, sicuramente non per il podio o per una top-5 ma quanto meno per chiudere al sesto o settimo posto – ha detto lo spagnolo – Sarà di sicuro una gara fisica e molto lunga, dovremo stare attenti all’inizio per arrivare alla fine bene, in tanti soffriremo nel finale, me compreso, sarà importante gestire tutto. Fisicamente sto meglio del previsto, non ho dolori, ho parlato con il dott. Charte e cercheremo una soluzione per domani. Non sto al 100% ma per domani cercherò di stare al meglio”.

Interpellato sulla Safety Commission che si è svolta ieri, Martin ha rivelato che qualcuno tra i piloti non avrebbe voluto correre la gara e che è stato richiesto il rifacimento del fondo per il 2022: Due o tre piloti non volevano correre domenica, ma questa per me non era una possibilità, siamo piloti di MotoGP e non possiamo fermare il weekend. La cosa è uscita ma non ne abbiamo discusso. Non è stata chiesta solo la riasfaltatura, è stato chiesto anche di sistemare tutto il fondo da curva 2 a curva 10. Se non lo faranno, non torneremo, ha puntualizzato Miller, che su un’ipotesi di accorciamento della gara ha poi aggiunto: “Siamo in MotoGP, dobbiamo dare spettacolo, tra i 15 e i 20 giri non cambia nulla perché una volta che arriviamo al 12° giro dobbiamo cercare di arrivare al traguardo tenendo il ritmo, non sarebbe cambiato molto”. 

Lo spagnolo ha poi parlato del suo battito cardiaco, che nel corso della qualifica ha sfiorato i 200 battiti al minuto (il massimo raggiunto è stato di 199 pulsazioni al minuto): “Per me è normale, questa pista forse è un po’ più difficile ma è una cosa che fa parte del mio stile di guida, io sono sempre full gas. Può essere che a riposo abbia 36-40 pulsazioni, ma sono capace di raggiungere alte pulsazioni ma è tutto normale”.

Mentre sull’errore di Misano, Martin assicura che non lo condizionerà in vista di domani: “Alla fine ho imparato, se non impari dagli errori è inutile. È chiaro che ho fatto un errore e che domani non lo rifarò, questo è sicuro. Cercherò di essere più tranquillo nei primi giri, questo è un anno dove devo fare esperienza e se non finisco le gare non ci posso riuscire. Per la partenza, bisognerà cercare una bella linea per frenare forte e bisognerà sperare che non ci siano incidenti”.
 

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