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MotoGP, Vinales: "L'Aprilia è molto diversa dalla Yamaha: freno troppo presto"

"E' stata una giornata molto positiva, sono migliorato ad ogni uscita ed i miei parziali sono ottimi. Non ho toccato la moto, uso ancora l'assetto di Espargarò. Devo imparare ancora molto"

MotoGP: Vinales:

Non sarà una strada in discesa. Deve aver pensato questo oggi Maverick Vinales al termine della prima giornata di prove ad Aragon. I tempi segnati a Misano l’avevano forse galvanizzato, ma oggi la dura realtà si è palesata in modo abbastanza chiaro. L’Aprilia è una moto dotata di un potenziale senza dubbio molto elevato, ma anche di un carattere che evidentemente va compreso a fondo. Diciamo che tra pilota e moto, in questo momento c’è ancora la fase del ‘lei’, mentre quella del ‘tu’ non appare vicinissima.

Il 20° tempo di oggi non entusiasma, ma il fatto di non aver commesso errori ed anche di essersi reso protagonista di una progressione graduale quanto precisa, suggerisce che la coppia possa funzionare. Solo che non lo farà da subito, come qualcuno aveva ipotizzato. Troppo diverse la M1 e la RS-GP per immaginarsi un Vinales subito in grado di girare sui ritmi dei migliori, ma lo spagnolo ha indubbiamente mostrato la giusta attitudine e prima di domenica si avvicinerà ulteriormente. Forse anche studiare i dati della telemetria stasera, confrontandoli con quelli di Espargarò, lo aiuteranno a capire dove sia concentrato quel secondo di distacco che oggi c’è stato tra i due alfieri di Noale. 

"Ho solo pensato ad adattarmi alla moto, il che non è facile come si può immaginare - ha affermato Vinales -  ho fatto degli ottimi settori singoli, quindi sono molto positivo. Abbiamo fatto un grande passo in avanti tra la prima e la seconda sessione, non solo per quanto riguarda i tempi quanto piuttosto per le mie sensazioni in sella. Penso che domani ne faremo un altro, migliorando ancora. E’ difficile fare subito bene in 45 minuti, non hai il tempo di fare grandi modifiche e provare, pensi solo a girare. Le sensazioni sono state molto positive, il modo in cui devo affrontare la pista è totalmente differente. Difficile fare quello che la moto mi chiede, perché ero abituato a fare le cose in modo diverso e per questo non ho messo assieme il mio tempo ideale". 

Quanto è diversa in sella questa Aprilia dalla tua moto precedente? Ci sono anche tanti comandi da imparare, tanti pulsanti. 
"Ci sono tante cose diverse da capire sulla moto anche per quanto riguarda i comandi sui manubri, è ovviamente tutto diverso, ci sono tanti pulsanti. Anche la strumentazione lo è, ma basta poco alla fine per abituarsi a queste cose. E’ molto più difficile guidare la moto giro dopo giro allo stesso modo, in questo momento non sto guidando la moto al massimo del suo potenziale. Questo è anche importante perché alla fine non sono stato lento ed il mio giro ideale sarebbe stato migliore. Basta restare calmi e continuare a lavorare. Siamo lontani dal massimo e ad ogni sessione miglioreremo, ne sono certo". 

Come ti sentivi stamattina quando sei uscito in pista per la prima volta?
"Mi sentivo molto eccitato stamattina, anche se nella prima sessione ero anche molto nervoso perché ovviamente è tutto diverso. Ma dopo qualche giro ho pensato solo a guidare ed oggi ho fatto tanti giri per imparare come sfruttare la moto. Mi sento sulla buona strada, in FP2 sono andato molto bene e soprattutto ho migliorato i riferimenti abbastanza facilmente. Non abbiamo fatto nessun lavoro particolare di squadra io e Aleix, ma ho visto le linee che fa lui che sono completamente diverse rispetto a quelle che avrei fatto io". 

Quale pensi sia in questo momento l'area dove puoi fare maggiori passi in avanti?
"Freno troppo presto, questo è il mio problema adesso perché guidavo una moto completamente diversa. Ma mi avvicino sempre di più, anche a Misano è andata così fino ad essere molto veloce. Per me l’accelerazione è ottima, è solo la frenata la fase in cui devo migliorare tanto. Questo è quello che mi rende un po’ lento al momento, ma penso che ci arriverò, si tratta solo di continuare a lavorare e girare bene. Devo prendere anche fiducia con l’anteriore, non sono ancora al massimo adesso. Alla fine ho fatto solo 35 giri oggi, e sono pochi per pensare di avere in mano la moto. Ho raccolto tanti dati e sono certo che potremo fare dei bei passi in avanti". 

Cosa è successo quando hai avuto quel problema all'ultima curva, sembrava quasi che la moto chiudesse la traiettoria più di quanto ti aspettassi.
"Si, sono andato sul cordolo. Non mi aspettavo che chiudesse così la traiettoria, non ci sono ancora abituato. Si tratta di abituarsi, solo questo". 

Stai continuando ad utilizzare l'assetto di Aleix, oppure hai iniziato a fare qualche modifica all'Aprilia?

"Per adesso non abbiamo toccato la moto, sono ancora con un assetto standard come quello usato a Misano. Mi sento lontano dal potenziale della moto, devo imparare ancora tanto prima di spremerla al massimo. Dalla FP1 alla FP2 sono migliorato quasi di un secondo, penso di dover prima esplorare la moto e non voglio avere fretta. Meglio fare un passo alla volta, perché i tempi sul giro arrivano in modo completamente diverso rispetto a quello a cui ero abituato. Forse domani proverò qualcosa di diverso, magari qualche molla diversa o cose del genere. Adesso è molto più importante per me conoscere la moto piuttosto che fare esperimenti". 

Non sei stato poi così lontano come tempi sul giro. Te lo aspettavi?
"Non mi aspettavo di essere così veloce, perché non era affatto facile riuscirci con solo 40 minuti di prove per sessione. Tante cose da imparare e capire, non è facile. Nei test è diverso perché puoi fare le cose con più calma, ragionare sui dati dopo ogni rientro ai box. Durante un weekend di gara è dura migliorare velocemente. Però la pista mi piace moltissimo e penso che il tempo sia ottimo alla fine. I singoli parziali sono molto buoni, adesso mi tocca metterli assieme tutti e fare il tempo che posso". 

Stamattina hai pubblicato una foto bellissima con tua figlia e tua moglie in pista. Un sorriso che ti abbiamo visto poco di recente. 
"Sono felice, mi sono liberato da un peso che avevo. Adesso mi sento di respirare di nuovo". 

Come pensi di poter chiudere questo weekend?
"Non mi pongo obiettivi. Devo ancora lavorare molto maeno so che le sensazioni sono buone. Sono contento di questo, è la cosa davvero importante. Questo mi permette di arrivare a domaalmni tranquillo, il resto verrà da solo". 

Ti risulta più difficile questo passaggio da Yamaha ad Aprilia di quanto sia stato in passato quello da Suzuki a Yamaha?
"La Yamaha e la Suzuki tutto sommato sono molto simili, quindi quel cambiamento non è stato molto difficile. Mentre adesso è tutto diverso, il motore e la filosofia del telaio sono completamente differenti. Sono cose difficili da imparare velocemente. Penso di avere un buon potenziale ed anche un ritmo accettabile adesso. Serve solo qualche passo in avanti per avere anche un ottimo giro singolo". 

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