Pecco Bagnaia ha letteralmente ritrovato la luce nelle qualifiche del Gran premio di Francia. Dopo una FP3 poco entusiasmante, che l’aveva condannato ad affrontare la Q1, sembrava prospettarsi una qualifica altrettanto difficile per il pilota del team Pramac in procinto di rilevare la sella di Dovizioso nella prossima stagione. Le cose sono però andate diversamente per Pecco, in grado di passare lo scoglio della Q1 assieme a Danilo Petrucci per poi guadagnarsi una ottima settima posizione, ad aprire la terza fila dello schieramento di partenza di Le Mans. Una prestazione che sarebbe potuta essere anche migliore, se non fosse stato per un malinteso con Miguel Oliveira, reo di averlo ostacolato durante il suo ultimo giro veloce.
Un episodio che ha fatto perdere la pazienza a Bagnaia, e che Pecco ha voluto spiegare nel dettaglio nel suo incontro con i giornalisti dopo il termine delle qualifiche.
"Voglio chiedere scusa a Miguel - ha spiegato Bagnaia - perché quando sono in sella e trovo qualcuno che va piano e mi rallenta mentre spingo, mi rendo conto di essere molto nervoso. Di certo ho esagerato, ero troppo nervoso ed arrabbiato. Stava guidando piano, ma probabilmente stava solo pensando che in qualifica uno spinge per tre giri e poi torna ai box. Per me era il quarto giro e stavo ancora spingendo e lui probabilmente non lo immaginava. In ogni caso se lo incontrerò gli chiederò scusa per la mia reazione, ma gli chiederò di stare più attento per quello che avviene alle sue spalle".
Da parte sua, Oliveira non ha pensato minimamente a smorzare i toni, rincarando anche la dose nell'incontro con i giornalisti.
"Pecco si è comportato come un bambino - ha affermato un duro Oliveira - dopo il mio terzo giro in Q2 ero fuori traiettoria, o almeno direi fuori dalla linea ideale, ma non di certo fuori dalla pista. Non riuscivo a vedere chi stava arrivando, lui ha iniziato ad agitare la mano e per me la cosa peggiore è che ha incrociato la linea della sua moto con la mia, come se volesse urtarmi e causare un incidente, anche entrando nei box l'ha fatto. Per me è un riflesso di quello che lui è, ovvero un bambino".
Questo il video dell'episodio 'incriminato':
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Ma il sabato di Le Mans oltre a questo episodio con Oliveira ha anche restituito un Bagnaia in grado di lottare per le posizioni che contano in qualifica. Una giornata buona, ma non esaltante come ha spiegato il pilota.
"Non mi sento contento. Ancora una volta ho sbagliato la FP3 perché ci ho messo troppo tempo ad adattarmi al freddo. E’ una condizione che io soffro molto di più rispetto a quando fa caldo. C’è da dire che tutto sommato FP4 a qualifiche sono andate meglio del previsto. Non è stata una qualifica esaltante perché poteva essere un pelino meglio , ma alla fine meglio non lamentarsi. Partiamo settimi e va bene così per domani, ho un passo molto buono. Sono soddisfatto, ma contento no. Per essere davvero contento sarei dovuto entrare direttamente in Q2 e giocarmi la qualifica con due gomme. Avrei fatto meglio al secondo tentativo".
Bagnaia: "Con l'anteriore fredda Miller è un maestro"
Il freddo ha influenzato fino a questo punto le tue prestazioni stamattina?
"Purtroppo quando fa freddo faccio fatica a scaldare le gomme ed anche oggi è stato quello il problema. La temperatura dell’anteriore inizia a scendere gradualmente, non riesco a scaldarla come vorrei. L’unica cosa che c’è da fare in quella circostanza è spingere molto sulle gomme e mi è venuto bene solo in FP4, quando poi la temperatura non era chissà quanto più alta. Di solito noi usiamo una mescola più dura, ma qui è impossibile farlo. Quello che posso fare è solo migliorare la mia confidenza con le gomme quando fa freddo. Su questo aspetto Miller è un maestro, perché per lui quasi non fa differenza quando la gomma anteriore è fredda. Lui spinge sempre al massimo e su questo posso impararare tanto da lui".
Come sei messo sul passo gara?
"Mi sento pronto per la gara, penso di essere messo davvero bene per quanto riguarda la gestione del consumo. Basta pensare che in FP4 il mio miglior giro l’ho fatto con una gomma che aveva 26 giri pur sbagliando completamente il T4. Avrei potuto girare più forte, dopo ho capito in Q1 come migliorare anche in quel settore. Penso che per domani saremo pronti, ma ci sono parecchi piloti che hanno un buon passo. Solo Quartararo sembra nettamente più veloce, ma io credo di poter lottare per la top five".
Ti aspettavi una Ducati così veloce a Le Mans? Siete in tanti lì davanti.
"La nostra moto qui è sempre stata veloce, anche nel 2019 lo era molto. Penso dipenda da come è fatta questa pista, le curve sono con percorrenze lunghe e non hai bisogno di una moto che gira stretta. L’unico piccolo problema è che la gomma anteriore si scalda in modo più lento rispetto a Yamaha e Suzuki, però penso che abbiamo fatto un passo in avanti su questo. Domani le Ducati saranno veloci".