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SBK, Bautista: "Io e la Ducati V4 eravamo nella condizione peggiore"

“La moto si muoveva continuamene e non aveva stabilità, ma questo è il carattere della Ducati. Gara 2? Con la pioggia sarebbe pericoloso"

SBK: Bautista: "Io e la Ducati V4 eravamo nella condizione peggiore"

A Imola i tifosi della Rossa aspettavano il dodicesimo trionfo stagionale di Alvaro Bautista, invece Johnny Rea ha rovinato la festa al popolo Ducati. Per lo spagnolo non c’è stato nulla da fare di fronte alla superiorità del Cannibale, che dopo poche tornate è fuggito senza lasciare speranza di rimonta al portacolori Aruba.

Bautista ha quindi dovuto tirare i remi in barca es accontentarsi. L’aveva già capito dalle prove libere del mattino, per poi averne conferma in qualifica.

“Oggi il massimo risultato possibile era la seconda posizione - ha esordito Alvaro – a parte il fatto che la pista fosse nuova per me, non sono riuscito a spingere ed essere veloce al 100%. Purtroppo ho accusato in termini di stabilità e anche in curva, penso siano state le condizioni peggiori con cui ho dovuto confrontarmi con la V4. Di più non potevo quindi fare”.

Già al termine delle libere aveva sottolineato le questione legata alla stabilità della Ducati.

È una questione che dipende dal carattere della moto - ha svelato – ho avuto lo stesso problema all’inizio della stagione, ma non abbiamo apportato alcuna modifica. Come avete visto in tv la moto si muoveva continuamente, come se ci fossero degli avvallamenti. Fortunatamente questa situazione siamo riusciti a gestirla su altre piste, mentre qua non è andata nello stesso modo. A parte ciò, posso dire che abbiamo alcune idee riguardo come muoverci per il futuro”.

Pensi che possa ripresentarsi lo stesso problema anche nei round seguenti?

“Non credo che nelle prossime piste soffriremo come a Imola, anche perché sono tracciati che conosco bene. Forse faticheremo a Portimao, ma la gara è ancora lontana e credo che troveremo qualcosa”.

Quando hai capito che oggi non c’era nulla da fare contro Johnny.

Prima della gara sapevo che il suo passo era molto veloce, ma queste sono le corse. Ho spinto forte, però Johnny era più veloce di me, non solo sul passo gara, ma anche sul giro secco. Magari lui ha saputo sfruttare meglio le gomme. Alla fine ciò che contava era blindare la seconda piazza e così è stato”.

Un’ultima battuta: cosa potrà cambiare con la pioggia domenica?

“Potrà succedere di tutto, di sicuro tutti i piloti preferiscono l’asciutto. Durante i test del 24 aprile è piovuto per un’ora e mezza qua a Imola, mi ho comunque svolto diversi giri. Il problema è se dovesse esserci molta acqua, dato che comporterebbe diversi rigagnoli d’acqua. Sarebbe quindi pericoloso correre. Non ci resta che incrociare le dita”.  

 

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