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MotoGP, Pierer (KTM): "Zarco è una grande delusione"

Il Ceo non usa mezzi termini per il francese: "quando non hai tutto sotto controllo, allora hai un problema. Stiamo facendo di tutto per aiutarlo"

MotoGP: Pierer (KTM):

Il 13° posto ad Austin è il migliore risultato ottenuto da Zarco in questo inizio di stagione. Decisamente ci si aspettava di più dal francese, anche al netto dei problemi che affliggono la KTM. Johann non è ancora riuscito ad adattarsi alla RC16 e a Jerez ha definito come “una moto che va bene solo in rettilineo”. Nel box (ma intercettato dalle telecamere) è stato ancora più esplicito, bollando telaio ed erogazione “una merda”.

Logico che certe dichiarazioni non abbiano fatto piacere ai manager della Casa Austriaca.

Johann è una grande delusione e questo mi dispiace molto - ha detto il Ceo di KTM Stefan Pierer a Speedweek - Lo avevamo ingaggiato perché lui e Pol si spingessero l’uno con l’altro, ma è accaduto l’opposto. Ora Espargarò è solo”.

Per Zarco non dev’essere facile passare da giocarsi il podio a lottare per una manciata di punti. Inoltre, ha attraversato un momento difficile con la separazione dal suo manager e mentore Fellon, che gli aveva tenuto nascosta l’offerta di Honda lo scorso anno.

Quando un atleta a quei livelli non ha tutto sotto controllo, allora ha un problema. Mi avevano detto che già in Texas era diventato molto esplicito all’interno dei box e a Jerez la situazione si è aggravata - ha continuato Pierer - Voglio però dire che faremo tutto il possibile perché migliori quest’anno. Abbiamo già realizzato il nuovo materiale seguendo le sue indicazioni e avrà al suo fianco Jean-Michel Bayle”.

Il capo di KTM vuole dare ancora fiducia a Zarco e, per il momento, non si parla di un addio anticipato.

“Johann ha un contratto con noi anche per il 2020 e rimangono ancora 15 GP da correre nel 2019 - ha sottolineato. Passare da Yamaha a KTM comporta un adattamento che richiede tempo. In MotoGP ci sono due concezioni di moto diverse: Yamaha e Suzuki con il 4 cilindri in linea e Honda, Ducati, KTM e Aprilia con il V4. Per queste ultime devi usare un certo stile di guida, serve coraggio per buttarle giù in curva, non devi essere morbido. Basti pensare che a Ducati è servito dal 2010 al 2016 per trovare qualcuno che vincesse con la loro moto dopo Stoner”.


Pierer non ha negato che anche la RC16 abbia bisogno di sviluppo.

Siamo nel nostro terzo anno, dobbiamo togliere 4 o 5 chili e l’elettronica rimane un problema. Il nostro reparto corse deve essere più veloce ed efficiente per sostenere il team in pista ha affermato.

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