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MotoGP, Marini: "Non vedo l'ora di fare il test al Mugello"

"Ancora tanti problemi in curva e accelerazione, ma in Toscana Honda porterà pezzi nuovi che dovrebbero aiutarci a recuperare un po'. Il GP? Venerdì avevo un passo, ma poi è cambiato tutto, mentre il mio compagno di squadra è andato bene"

MotoGP: Marini:

Domenica è arrivato ultimo e fin qui non è una novità visto che dal Qatar ad oggi non è mai andato oltre la penultima posizione, con un drammatico bilancio iridato di zero punto che lo pone dietro addirittura a wild card come Dani Pedrosa, apparso in un solo weekend di gara, ciò che forse allarma di più è il distacco cronometrico accumulato anche rispetto al primo che lo precede, in Francia Alex Rins, giunto con nove secondi di vantaggio su di lui.

 "I problemi sono sempre gli stessi, nella fattispecie l'ingresso in curva e l'accelerazione, per cui non vedo l'ora di fare il test al Mugello - ha dichiarato sconfortato - Ciò che non riesco a capire è come mai il venerdì sono sempre stato sul medesimo passo, mentre al sabato è cambiato tutto e Mir ha fatto un'ottima Sprint Race e anche nel GP si stava comportando molto bene, fino a quando, sfortunatamente è caduto. Dobbiamo quindi capire non avendo la minima idea del perché stia accadendo questo. Davanti a noi abbiamo tanto lavoro da fare, ma sono fiducioso che gli aggiornamenti che ci verranno portati ci faranno risalire un po' lo schieramento, anche se non moltissimo".

Interrogato su quali saranno le novità che Honda porterà in Toscana, il marchigiano è rimasto sull'evasivo: "Siamo giunti ad un buon compromesso, per cui ci saranno diverse parti nuove da provare. Come detto sono ottimista. Non mi attendo un cambio radicale, ma ritengo possa essere il primo di molti passi per progredire entro fine campionato".

Trovarsi costantemente a correre nelle retrovie può essere demotivante, ma il 26enne non demorde: "Cerco sempre di dare il massimo lavorando sul mio stile e la mia posizione, dato che Bagnaia e Martin stanno dimostrando che con il corpo si può fare la differenza. A mio avviso il loro modo di guidare così basso sulla moto, sarà la chiave per il futuro del nostro sport. Un po' tutti stanno tentando di imitarli e anch'io".

 

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