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Quando un’azienda è in crisi, le voci su di essa si sprecano. È quello che sta succedendo ad Honda che sta attraversando forse il suo momento più difficile dal punto di vista sportivo. I risultati non arrivano, i piloti sono insofferenti e c’è chi sostiene che il colosso giapponese stia addirittura pensando di ritirarsi dalla MotoGP.
A smentire con forza questa illazione è stato Koji Watanabe, presidente di HRC, intervistato da Akira Nishimura per il sito Shueisha Shinsho.
“Smentisco questa ipotesi una volte per tutte. Non ci stiamo ritirando” le sue parole.
Un altro rumor del paddock è la volontà di Marquez di andarsene dalla Honda.
“Voci come quella secondo cui potrebbe essere stato contattato da altri team per il prossimo anno potrebbero non essere vere, ma il fatto che tali voci compaiano sembra simboleggiare l'attuale situazione della Honda - ha ammesso il presidente HRC - Ogni volta che vado sulla in MotoGP, faccio sempre una lunga chiacchierata con Marc. E gli dico: ‘dobbiamo costruire e darvi la moto che volete e lo faremo il più velocemente possibile". Gli diciamo anche che lui ha le sue tempistiche e se non riusciamo ad adattarci vicendevolmente, allora forse possiamo prendere una decisione. Tuttavia, sia lui che noi abbiamo trovato un obiettivo comune, quindi non stiamo affatto parlando di chiudere il contratto ora”.
Il ragionamento di Watanabe è semplice: per tenere Marquez “dobbiamo dargli una moto veloce, che possa vincere”. Quella che ora manca. Bisogna farla in fretta e capire perché si è arrivati a questa situazione, in modo di non ripetere certi errori.
“È difficile individuare semplicemente la causa, ma credo che una delle ragioni sia che ci siamo adagiati sui risultati ottenuti in passato e non abbiamo apportato cambiamenti drastici ai nostri metodi" il mea culpa del presidente.
Come si esce da questa crisi?
“Il budget e le persone sono le cose su cui possiamo agire più rapidamente - la risposta - Stiamo aumentando il nostro personale dedicato sviluppo. Dobbiamo migliorare la moto di questa stagione, ma dobbiamo anche lavorare su quella del prossimo anno e oltre, quindi ci stiamo assicurando che non ci sia confusione tra quello che stiamo facendo ora e quello che faremo l'anno prossimo”.
Anche da un punto di vista di metodo di lavoro e integrazione tra le diverse aree dell’azienda ci saranno novità.
“Credo che in passato avremmo dovuto essere più attivi nel promuovere lo scambio tecnologico tra moto e quattro ruote”.
Watanabe ha anche commentato la possibilità di avere delle concessioni per velocizzare lo sviluppo.
“La direzione dovrebbe essere quella di ottenere un consenso da parte di tutti i costruttori. Per quanto ci riguarda, apprezzeremmo l'applicazione delle concessioni” ha detto.
