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MotoGP, Pol Espargaró: “La seconda fila dev’essere l’obiettivo di ogni settimana”

“Sto prendendo più fiducia, potevo anche essere più rapido. C’è poco grip, non me l’aspettavo da una pista con un asfalto di due anni. La gomma per la gara? Non sappiamo quale scegliere”

MotoGP: Pol Espargaró: “La seconda fila dev’essere l’obiettivo di ogni settimana”

Dopo il podio di Misano, continua il buon momento di Pol Espargaró e la Honda: lo spagnolo domani partirà dalla seconda fila, grazie al suo 1.39.058 che gli ha consegnato la sesta posizione finale dietro alle due Pramac di Martin e Zarco. L’alfiere di HRC ha spiegato, dopo la qualifica, di essere contento della velocità avuta e che ci sono ancora grossi dubbi sulla gomma che userà domani in gara visto l’incognita, inattesa, della dura che ha performato bene sulle altre due Honda di Alex Márquez e Nakagami.

Espargaró ha spiegato i motivi della sua crescente fiducia con la moto, vista in particolare negli ultimi appuntamenti dove spuntano il 4° posto di Silverstone e il podio di Misano-2: Tre gare fa abbiamo fatto un grosso cambiamento sulla moto, se si compara la moto che abbiamo usato oggi con quella che avevamo qui ad aprile, ci sono delle differenze a livello di geometrie, ergonomia, pesi sulla moto che ora sono in posizioni diverse, abbiamo cambiato tanto. Però ci vuole tempo, in ogni pista che vado mi sento un po’ meglio – ha esordito in conferenza stampa - Oggi i tempi non erano così veloci, almeno per i primi, rispetto ad aprile, Pecco ad esempio ad aprile era andato più forte. Oggi noi siamo andati decisamente meglio, penso di aver ottenuto il miglior tempo di sempre per una Honda qua e considerando che faceva più fresco nessuno ha migliorato i propri tempi dall’inizio dell’anno. Sono felice, sto prendendo più fiducia con la moto, ho fatto un piccolo errore nel primo settore del mio giro veloce e avrei potuto essere un decimo più veloce, ma nel complesso sono contento della moto. Nelle FP4 sono caduto, solitamente un episodio del genere ti toglie un po’ di fiducia e rischi di pagarla in qualifica, ma nonostante tutto sono andato bene. Penso che la seconda fila debba essere l’obiettivo in ogni fine settimana, perché quando sei in prima o seconda fila, se parti bene, puoi giocartela. Sono fiducioso e sono felice che alla fine, è vero che siamo arrivati tardi, ma siamo veloci”.

Qual è stata la prima gara in cui hai usato il telaio che stai usando ora?
“Penso prima di Silverstone, e lì siamo andati bene. Però, grazie anche ad un buon livello di grip, non avevo idea di cosa stava succedendo. In America abbiamo avuto problemi. Non sempre le cose sono andate bene con questo telaio, abbiamo avuto dei problemi. Adesso stiamo settando la moto, ecco perché ci vuole tempo. Quello che stiamo facendo mi dà fiducia e questa è la cosa più importante”.

Hai parlato della caduta: è successa perché stavi spingendo troppo? Inoltre, nell’ultima curva sembra che ci sia un aumento delle buche, sarà un problema l’anno prossimo o la situazione è ok?
“Riguardo la caduta, mi sono aggrappato ai freni e stavo andando fuori traiettoria. È stato al 100% un errore mio. Riguardo l'ultima curva, qui l’asfalto è di due anni fa, per me il problema più che le buche è costituito dal grip. È vero che le buche stanno peggiorando in alcuni punti come l’ultima curva, ma so che questo è un circuito dove c’è molta attività, che non è un male. Da una pista con un asfalto di due anni non è il massimo, il livello di grip non è ottimo, si stanno formando delle buche, è un peccato perché il circuito mi piace molto, ma sta peggiorando. Forse nei prossimi due anni inizieremo a lamentarci, adesso dovrebbe essere fantastico invece. Non so cosa diremo tra qualche anno, se già ora ci manca grip”.

Abbiamo visto che hai fatto un run con le medie e uno con le soft nelle FP4, pensi che sceglierai la morbida o rischierai?
“In realtà stiamo pensando alla dura, non sto mentendo. Per noi è un po’ una sorpresa, con la media ci manca grip al posteriore e temperatura. Alex nelle FP4 ha provato la dura ed è stato molto veloce. Non avevamo nemmeno considerato la possibilità di provare la dura dietro, anche altri come Fabio o altre Ducati hanno usato la dura e sono andati molto bene. Noi non l’abbiamo considerata, anche dalla Michelin ci dicevano che la mescola era troppo dura per noi, perché non riuscivamo a generare calore con la media e facevamo fatica con la soft. Nelle FP4 Márquez l’ha provata ed è andato bene, anche Nakagami l’ha messa ed è stato veloce da subito nel secondo giro, quando in realtà avrebbe dovuto ancora scaldarla. Io l’ho messa e non mi sono sentito male dopo la caduta, quindi adesso è un po’ un incubo, abbiamo tre gomme e non sappiamo quale scegliere, sarà difficile”.

Il tuo weekend è solido, cosa puoi aspettarti per domani?
“Sono felice, questa è una pista dove teoricamente dovremmo soffrire. Sto facendo comunque fatica, non sto facendo bene come a Misano, però sono comunque in seconda fila ed è importante, siamo nella lotta e stando così davanti è più facile nei primi giri, specialmente su un circuito così stretto. Per domani è difficile dire cosa possiamo ottenere, prima dobbiamo scegliere la gomma con la quale correre; penso che per domani non possiamo avere aspettative, abbiamo avuto poco tempo per provare la gomma posteriore vista la mia caduta nelle FP4. Partiremo in gara senza sapere se la scelta che faremo è giusta o no. Non sono tranquillissimo, non mi piace questa sensazione di poco controllo, però partiamo dalla seconda fila, se partiamo bene e restiamo davanti sarà una gara più semplice rispetto ad una partenza in posizioni più indietro. Qui ad aprile ho fatto molta fatica e non sono stato veloce, anche l’anno scorso è stato così. È un weekend che avevo cerchiato in rosso sul calendario, perché sapevo che sarebbe stato difficile, ma sono in seconda fila ed è importante, è positivo essere lì davanti visto che ci sono comunque 4 Ducati davanti e sappiamo che loro sono forti sul giro secco”.

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