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SBK, Checa e Althea: spente 10 candeline dal "Mondiale del Miracolo"

El Toro è tornato a Civita Castellana per festeggiare il decennale del suo titolo WSBK insieme al suo team manger e a tanti amici

SBK: Checa e Althea: spente 10 candeline dal

A sentirla raccontare oggi, la storia di Carlos Checa e Genesio Bevilacqua sembra uscita da un film. Ma l'epopea che ha portato El Toro a vincere un titolo per la prima volta alla soglia dei 40 anni e Civita Castellana, piccolo comune della Tuscia, a diventare La Mecca del motociclismo sportivo non è frutto della penna di uno sceneggiatore col pallino del motorsport, ma un successo costruito contro i pronostici. Un successo che di miracoloso ha poco, perché non è stato suggellato per fortuna o destino, ma costruito su un dominio che ha scritto il nome del pilota spagnolo e del team laziale nei libri della storia di settore. Quella magica cavalcata è stata ripercorsa venerdì 16 luglio dai protagonisti proprio a Civita Castellana, dove ora Bevilacqua ha creato il suo angolo di Paradiso con Moto dei Miti. Una festa in piena regola per spegnere le 10 candeline di un titolo mondiale che oggi sembrerebbe impossibile.

Il rodeo di El Toro

Per chi non lo ricordasse Carlos Checa ha chiuso la sua annata praticamente perfetta con 15 primi posti e 6 bronzi, per un totale di 505 punti che ha permesso al pilota spagnolo di staccare in maniera importante il secondo classificato, un certo Marco Melandri che con le derivate di serie sapeva il fatto suo. 110 punti hanno separato nella classifica finale lo spagnolo e il talento ravennate in anni in cui, ad eccezione del dominio Bayliss, gli altri campioni avevano strappato il titolo anche per solo mezzo punto in più. Un'impresa compiuta a 39 anni suonati e dopo una carriera non certo in prima linea tra gli sfidanti al titolo del Motomondiale.

Contro tutto e tutti

L'incontro tra Bevilacqua e Checa avviene alla fine della stagione 2009. Il team manager di Althea ha chiuso la sua avventura con Honda, lo spagnolo quella con il team TenKate, e l'arrivo di 4 Ducati 1098 R, "finite" come le ha definite Bevilacqua rievocando l'avventura del 2011, dal BSB mette in connessione il pilota spagnolo e il patron di Althea.
"Quella moto, come l'ha guidata lui nessuno mai" ha confessato Bevilacqua per motivare la scintilla che ha infiammato la scelta di mettere Checa sull'Althea del 2010. Un sentimento non proprio condiviso, almeno inizialmente, dalla Casa Madre. Si aspettavano un pilota più giovane, non un 38enne da poco passato nel campionato WSBK quasi a "svernare" per i più maliziosi. Così con un contratto a la "volemose bene" (sempre citando le parole di un nostalgico Bevilacqua) e senza troppo supporto è iniziata l'avventura di Checa in Althea. Il finale lo conoscono tutti, ma per conoscere le sensazioni e anche qualche opinione più che sincera dell'artefice di quel titolo iridato dovrete aspettare poco. Abbiamo intervistato El Toro solo per voi!

 

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