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MotoGP, Marquez: "L'omero è in una posizione diversa, un anno per recuperare"

VIDEO - "Per questo tengo il gomito destro alto: dopo tre operazioni ci sono stati degli spostamenti che i muscoli dovranno compensare ma ci vorrà un anno. Non ho usato la morbida: non avevo energie. Ammiro Rossi che è qui senza possibilità di lottare    

MotoGP: Marquez:

Giunta al Sachsenring la Honda sembra rinata, e non solo con Pol Espargarò e Taka Nakagami in quinta e sesta posizione a meno di mezzo secondo dal poleman provvisorio Miguel Oliveira.

Anche Marquez, infatti, sembra più a suo agio sul tracciato tedesco sul quale ha il record di dieci vittorie consecutive. Una in 125, due in Moto2 e 7 in MotoGP. E non bisogna farsi fuorviare dal suo 12° tempo, davanti al fratello Alex, ad appena sei decimi dalla KTM.

Marc, infatti, al contrario di tutti i piloti che lo hanno preceduto ha chiuso la FP2 senza cambiare pneumatici e soprattutto senza mettere una morbida posteriore.

Non ho messo le gomme nuove perché non avevo abbastanza energie - ha spiegato, e aggiunto - era nei programmi, in realtà, ma ho parlato con il team e ho spiegato loro il motivo. Ovviamente il fine settimana è iniziato in un modo diverso dagli ultimi. Lo ho già detto ieri: qui ho meno limitazione fisiche, ma ancora non guido bene: il mio gomito destro è troppo in alto. Lo potete vedere dalla riprese. Non ho zero limitazioni, ma meno del solito. Su questo circuito abbiamo imparato qualcosa ed il ritmo è buono, ma non il migliore di tutti. Domani devo cambiare ancora un po’ il mio stile di guida e no: non sono il favorito al momento. Arrivo da una brutta situazione”.

Marquez: "dopo tre operazioni l'omero si è ruotato, non è più nella stessa posizione"

Ci puoi spiegare meglio il motivo per cui tieni il gomito più in alto?
“I dottori mi hanno detto che dopo tre interventi sull’omero c’è stata una piccola rotazione: non è possibile essere così precisi nelle operazioni. Dunque c’è bisogno di tempo. Io ho chiesto, ma quanto tempo: mesi o anni? Un anno mi hanno risposto. I muscoli poi compenseranno la differenza di posizione. In realtà posso andare nella posizione corretta, ma non mi sento sicuro. Qui però ci sono più curve a sinistra, e non ho così tanti problemi come a destra”.

A che punto pensi di essere nel tuo recupero?
“In questo sport i risultati dipendono da vari fattori:  team, pilota, ingegneri, ora la situazione è tale che in alcuni circuiti io non sto aiutando la moto, ed in altri lei non aiuta me. Devo trovare una base accettabile. A Barcellona abbiamo provato qualcosa e qui per la prima volta ho trovato una base stabile, più simile a quella che avevo prima. Ora tocca a me trovare la confidenza e poi migliorare fisicamente. Anche il fattore mentale è importante, per questo devo fare ciò che faccio: dimenticare il mondo esterno. C’è impazienza, perché la gente vorrebbe che vincessi. Speravo che non riuscirci non mi costasse così, ma un po’ mi sta costando”.

Marquez: "Apprezzo Valentino che correre senza poter vincere, io non ne sarei capace"

Recentemente Jorge Lorenzo ha detto che gli piaceva più vincere che guidare, sottolineando che per i vincenti la vittoria è tutto.
“Ovviamente anche a me piace il sapore del podio ed essere competitivo. Quando mi accorgerò di non esserlo più inizierò a riconsiderare il futuro, ma non è la situazione attuale. Anzi attualmente ho una extra motivazione per guidare come nel passato. È vero però che se hai vinto molto, hai bisogno di più emozioni, di più carburante: un vincente è così. Per questo sono molto sorpreso e apprezzo il modo con cui Valentino Rossi sta affrontando la situazione attuale. Al suo posto io non mi immaginerei di stare qui, senza avere le possibilità di lottare per il podio”.

Marquez: "non scommettete su di me: una cosa sono le prove, un'altra la gara"

Scommetteresti oggi su una tua vittoria al Sachsenring?
“Al momento sarebbe un pensiero ottimista, una cosa sono le prove, un’altra una gara. E sicuramente sarà una gara lunga e difficile, ma rispetto al Mugello e al Montamelò mi sento meglio. Vedremo. Sono più comodo in sella, ma non sarebbe realistico dire che correrò per vincere. Piuttosto cercherò di fare un passo importante: entrare in Q2 nella FP3. E da lì continuerò per cercare un buon ritmo di gara”.

Se qualcuno volesse giocare 10 Euro sulla tua glielo consiglieresti?
“No, non giocherei 10 Euro. Per questo non ho messo la gomma morbida: non avevo la potenza necessaria per guidare per la pole, anche se era pianificata. Stavo bene ma non avevo quel plus di energia. E poiché normalmente il sabato mi sento meglio ho pensato di lavorare come nel 2019 e domani attaccherò. La pole sarà difficile, prima devo entrare in Q2 e poi cercherò di puntare alla prima fila”.

Casco nuovo, aerodinamica nuova e finalmente il Marquez di sempre.
“Il piano era di usare il nuovo disegno del casco Shoei ad Assen, ma poi mi sono detto: usiamolo qui, perché abbiamo più possibilità di fare bene. Magari poi lo userò anche ad Assen. Quanto alla moto, qualcosa di diverso c’è che mi sta aiutando. Ma molto è il Sachsenring. Finalmente abbiamo una base su cui lavorare”.

Se Marquez gioca palla bassa, nonostante l’ovvio miglioramento della sua condizione fisica, anche il suo compagno di squadra, Pol Espargarò, è cauto nonostante il 5° tempo assoluto. Anche perché è incappato in ben due cadute durante le prove.

“Cadere ovviamente non era parte del piano, ma bisogna pur trovare il limite. Ho un po’ di problemi in quel punto, e non abbiamo potuto fare long run a causa di ciò. Sembra che abbiamo la velocità ma devo guidare più dolcemente ed in controllo”.

La Honda comunque sembra più a suo agio al Sachsenring che nei circuiti precedenti.
“Non ho idea perché la moto lavori meglio qui che in altri posti. Nel T1 e T2 ci sono curve lunghe ma non molto veloci. E normalmente se sono veloci abbiamo problemi. Negli altri tipi altre curve abbiamo più grip. A Barcellona poi ho provato la nuova aerodinamica e poiché Marc qui la ha usata da subito la ho messa nella FP2: la sensazione nella guida è un po’ diversa, ma nulla che ti faccia dire WOW!, forse rende la Honda un po’ più stabile nelle curve rapide. Comunque è stata una giornata positiva, stiamo andando tutti abbastanza bene e ora, più o meno, sappiamo quali sono i problemi e non dovremmo avere sorprese domani. Le gomme? La nuova carcassa ci piace e la dura probabilmente è una opzione per la gara”.

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