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Delta XE, la superbike elettrica da 200 CV che vuole battere le MotoGP

Gli studenti dell’Università di Twente, in Olanda, hanno creato un prototipo elettrico di superbike che punta a battere il tempo sul giro di una MotoGP

Delta XE, la superbike elettrica da 200 CV che vuole battere le MotoGP
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L’università è (per chi l’ha frequentata) un cassetto pieno di bei ricordi: le amicizie, gli amori nati tra le aule, ma anche le notti in bianco e la fatica per portare a casa un esame. Bene, c’è chi a fine corso ha compiti ben più eccitanti che imparare a memoria tomi di diritto civile o imparare vocaboli di lingue sconosciute.

Tra i fortunati c’è sicuramente il team di studenti dell’Università di Twentwe, in Olanda, che ha dato alla luce la Delta XE, una superbike elettrica nata con l’obiettivo di giocarsela sul giro secco contro i bolidi della MotoGP.

Il progetto

La Delta XE non è il primo prototipo sportivo a zero emissioni che esce dalle aule dell’ateneo olandese: infatti il progetto è alla sua quarta edizione, e il 2021 sembra proprio l’anno giusto per passare dai banchi ai cordoli.

La missione dichiarata degli studenti è quella di creare una moto che possa reggere il confronto, e magari battere, una MotoGP sul tempo di un giro secco. Per cercare di riuscirci gli studenti hanno realizzato un motore a magneti permanenti capace di scaricare 150 kW (203 CV) e un pacco batterie ai polimeri di litio da 13,5 kWh che contiene al suo interno 576 celle, il tutto controllato da una centralina Cascadia Motion PM150DZR.

La ciclistica vede invece un telaio tubolare in acciaio progettato da Bakker Framebouw con disegno a traliccio e un forcellone oscillante bibraccio. Non proprio un setting votato alla leggerezza visto l’obiettivo. Meglio invece la ciclistica, che vede cerchi in alluminio (l’anteriore) e magnesio (il posteriore) firmati Marchesini, pinze monoblocco HEL Performance, un monoammortizzatore Ohlins TTX e una forcella anteriore a steli rovesciati marchiata CeraCarbon Racing in fibra carboceramica con cartucce sempre del marchio svedese. Anche la carenatura è in carbonio, presa “in prestito” da una Suter MMX 500, a cui gli studenti hanno dato nuova linfa con un lavoro grafico dedicato.

I numeri

La Delta XE, con i suoi 219 kg, promette una velocità massima di 300 km/h, uno scatto 0-100 km/h in meno di 3 secondi e uno 0-200 km/h in meno di 9 secondi. Difficile pensare che possa giocarsela con i prototipi della MotoGP al momento, ma per rodarla il team universitario la farà scendere in pista in occasione di gare ed eventi della Electric Road Racing Association. E magari un domani la troveremo come avversaria delle Damon o delle Energica, uniche rappresentanti sportive della velocità a elettroni.

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