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SBK, Gara: Sykes vince e diventa il Re di Donington

Vittoria numero sette per Sykes a Donington cha batte un velocissimo Giugliano e Rea terzo in difficoltà

Gara: Sykes vince e diventa il Re di Donington

Bellissima gara dal primo all’ultimo giro conclusa con una vittoria che non sembrava così scontata nei primi passaggi:Tom Sykes, dopo un errore, recupera, lotta, sorpassa e vince. Per Tom è la vittoria numero 7 a Donington che sorpassa King Carl Fogarty in quanto a numero di successi su questa pista.

Sykes ha avuto il suo bel daffare per avere la meglio su un velocissimo Davide Giugliano, finalmente veloce come lo conosciamo, ed è riuscito a battere l’italiano nei giri finali: " E' stata una grande lotta con Davide - ha confessato Tom a fine gara - me l'ha fatta sudare la vittoria. Per domani possiamo fare di più" ha quindi concluso il recordman di vittorie a Donington. " Speravo che Tom calasse un po' nel finale, ma nulla da fare. E' stato forte. Io ero al limite oggi, ma è stato bellissimo essere di nuovo davanti in gara. Domani ci riproviamo" gli fa eco Giugliano. Terzo e pieno di problemi è Johnny Rea, autore di molti errori causati da noie tecniche e quarto un ottimo Camier, che chiude davanti a Nicky Hayden ,quinto, ed un bravo Lorenzo Savadori che, senza il piccolo errore nel penultimo giro, avrebbe anche potuto finire al ridosso del podio. Gara buttata per Davies, a terra due volte e distanziato da Rea in classifica generale.

Classifica che vede il distacco tra Jonathan Rea e Chaz Davies ora allungarsi a 58 lunghezze con Rea primo a 273 e Davies, fermo a 215, che sente sul collo il fiato di Tom Sykes a quota 212. Giugliano è quarto con 138 punti.

LA CRONACA- Chaz Davies scatta furibondo e Giugliano è subito terzo, i due della Kawasaki si trovano secondo e quarto, con Sykes a ridosso del gallese, ma sbaglia la staccata al tornante prima dei box e perde due posizioni a favore di Giugliano e Rea. Ad uscire di gara è Cameron Beaubier che vola al termine del primo giro e addio gara per lui e per la Yamaha ufficiale.

Tra Giugliano e Davies inizia una battaglia per la prima posizione, con Rea che si unisce alla coppia Ducati Aruba , mentre Sykes al terzo giro è in difficoltà, incalzato da Lorenzo Savadori con la Aprilia RSV4.

Al quarto giro Rea commette un paio di errori finendo lungo in frenata, perdendo il contatto coi due piloti in rosso; Davies, a pista libera di fronte a sé, tenta la fuga domando la sua Panigale come un torero nell’arena e riesce a mantenere un buon vantaggio su Giugliano, ancora secondo ma pronto ad attaccare il compagno di squadra.

A 18 giri dal termine Rea segna il suo miglior passaggio e Nicky Hayden porta la sua CBR in settima posizione scavalcando Torres con la BMW; ma l’imprevisto è dietro l’angolo e Davies si stende a 17 giri dalla fine lasciando la prima posizione a Giugliano, finalmente in testa.

Davide inanella passaggi molto spettacolari, con Rea che recupera nei suoi confronti fino ad incollarsi al codone della Panigale, l’alfiere Ducati non ha nessuna intenzione di mollare la leadership della gara ed improvvisamente sbaglia anche Rea, lungo sempre all’ultimo tornantino e si concede una scampagnata nei prati inglesi. Rientrando in pista Johnny si ritrova nei pressi di Savadori che sorpassa in maniera decisa ricollocandosi in terza posizione. In sesta posizione vediamo Leon Camier con la MV Agusta e Michael Van Der Mark è ottavo.

Decimo giro di gara con Davies ancora in pista e dodicesimo dopo l’errore, al comando Sykes si avvicina a Giugliano lasciando virgole nere sull’asfalto inglese tentando il tutto per tutto nella gara di casa; Davide appare però più forte di Tom in frenata e più indietro Hayden è risalito sino al quinto posto.

A undici giri dalla bandiera a scacchi Davies raggiunge un gruppetto di avversari più lenti di lui: Abraham, De Angelis e West sono già nel suo mirino e la nona posizione il suo obbiettivo minimo dopo la caduta alla staccata della prima curva Davies passa due avversari ma De Angelis e West si toccano volando fuori e rovinando la propria gara. Davies supera Abraham e si aggiudica la nona posizione.

Ma attenzione: secondo volo per Davies che perde l’anteriore in un curvone veloce in salita e pilota nella sabbia con gara da dimenticare.

Gara da ricordare per Giugliano e per Sykes che a cinque giri dal termine iniziano una feroce battaglia per la vittoria: il numero 66 passa il numero 7 che ribadisce subito, e via un altro giro finito. Non sono finiti i problemi per Rea che accusa noie alla moto e finisce largo nuovamente.

Conclusione del sedicesimo giro con Sykes che scavalca perentorio Giugliano e rimane nella linea ideale, un bel sorpasso per il britannico che prova subito a scappare dall’italiano, non senza fatica, a dire il vero.

In terza piazza Rea tenta almeno di difendersi dal velocissimo Savadori con la Aprilia, ma là davanti la gara non è ancora finita: Giugliano si è ricongiunto a Sykes portando la sua Ducati al limite, specialmente nei curvoni veloci.

A tre giri dalla fine Savadori sbaglia e perde due posizioni a favore di Hayden e Camier. Ora Lorenzo è sesto e si deve guardare dallo spagnolo Torres che arriva con la BMW Althea. La lotta per il quarto posto vede Camier con la MV veramente cattivo e bravo allo stesso tempo, che infila Hayden con un gran sorpasso.

Ultimo giro dove Sykes allunga su Giugliano e taglia il traguardo in tranquillità ed in monoruota, secondo conclude Davide e terzo un non troppo soddisfatto Rea.

Quarto posto conquistato da Leon Camier che precede Hayden e Savadori. Settima la BMW di Torres che precede l’olandese Van Der Mark, ottavo ma mai tra i lottatori protagonisti.

 

 

 

 

 

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