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Festa della donna: le motocicliste sono un esempio da seguire

Nel mondo delle due ruote, le donne stanno raggiungendo l'uguaglianza per cui hanno sempre lottato

Moto - News: Festa della donna: le motocicliste sono un esempio da seguire

Oltre le mimose, oltre gli auguri di chi si ricorda di loro una volta all'anno e oltre le serate con gli spogliarellisti, la Festa della Donna esiste per ricordare chi ha lottato per vedere riconosciuti i propri diritti, a volte pagando con la vita. È iniziato tutto dalle operaie morte nelle fabbriche di camicie di New York un secolo fa, mentre scioperavano per avere condizioni di lavoro più dignitose, e siamo arrivati ai giorni nostri con la necessità di dover lottare ancora per avere un mondo più giusto per entrambi i sessi. Nella lotta femminile per un mondo migliore, la moto rappresenta un esempio importante e le motocicliste sono meno scontate di quanto possiate immaginare.


L'affermazione della donna in moto


La donna in moto non è una figura ostentata o una prova di forza urlata da parte di chi vuole dire qualcosa, ma una rivoluzione silenziosa che dimostra quanto la società stia evolvendo verso quella che un giorno sarà la vera parità dei sessi. Fino a 15 anni fa, vedere una donna in sella a una moto era qualcosa di inusuale e catturava le attenzioni di tutti, una figura aliena in un mondo dominato dai maschi, che hanno sempre relegato la donna a ruolo comprimario o a oggetto da esporre dall'alto della sella (del passeggero, ovviamente).
Ora è tutto diverso, le compagnie di appassionati si arricchiscono di motocicliste e nessuno si stupisce più. Le ragazze entrano nei concessionari e fanno il proprio contratto d'acquisto, le ditte di abbigliamento tecnico producono capi su misura per loro e i motoclub solo al femminile sono presenti in tantissime nazioni.


Motociclisti e motocicliste: un esempio da seguire


C'è ancora molta strada da fare, uomini e donne in moto non sono ancora in perfetto equilibrio sulla stessa bilancia, ma l'evoluzione della motociclista in un mondo maschile come quello dei motori sta pian piano portando tutto alla normalità, senza propaganda e senza alcun tipo di contrasto.
A cosa sono servite le bastonate prese in piazza, durante le lotte per i diritti femminili, se non ad aspirare a quello che sta accadendo nel mondo delle due ruote? Essere donna all'interno di un contesto qualsiasi e non essere qualcosa di straordinario, ma semplicemente il tassello di un mosaico molto più grande, senza sensazionalismi o trattamenti di favore. Uguaglianza nel vero senso della parola, normalità, pari opportunità senza discussioni.
Il mondo delle due ruote è ancora una volta un esempio valido di come la società dovrebbe essere nei confronti non solo delle donne, ma di tutte quelle persone di etnie, colori, orientamento sessuale e religioni diverse che rappresentano il mondo, dove tutti siamo esseri umani e possiamo fare, guidare, mangiare quello che più ci piace.

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