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MotoGP, Bagnaia: “Vincere un titolo anche in SBK? Mi piacerebbe, ma c'è tempo”

“Quello del 2023 è stato il titolo più bello, perché ho vinto con il numero 1. Lo volevo a tutti i costi e avrei fatto fatica ad accettare una sconfitta. Misano è stata una gara fondamentale, ma dopo Barcellona non riuscivo più a esprimermi al 100%”

MotoGP: Bagnaia: “Vincere un titolo anche in SBK? Mi piacerebbe, ma c'è tempo”

Per il secondo anno consecutivo la Ducati ha fatto man bassa di titolo, aggiungendo ai domini in MotoGP e Superbike anche quello nel Mondiale Superport. Un 2023 glorioso per la Casa di Borgo Panigale, celebrato in grande stile all’Unipol Arena di Bologna, dove non poteva mancare il due volte iridato Francesco Bagnaia.

Pur essendo partito con i favori del pronostico, e una splendida doppietta nel Round d’apertura del campionato, riconfermarsi non è stata una missione semplice per il piemontese, protagonista di un intenso duello con Jorge Martin risoltosi soltanto nell’ultima gara a Valencia. Uno scenario tanto simile quanto differente da quello in cui Pecco ha conquistato il suo primo Mondiale contro Fabio Quartararo.

“È stato diverso, molto diverso - ha spiegato Bagnaia - L’anno scorso c’è stato un punto della stagione in cui non avevamo più niente da perdere, perché eravamo a -91, e quando sei in quella fase in cui devi per forza vincere, per qualche assurdo motivo, viene quasi più facile farlo. Ne abbiamo vinte quattro di fila e, alla fine, nelle ultime gare potevamo permetterci di controllare. Quest’anno invece è stato un po’ l’opposto, perché siamo arrivati a +66 e poi siamo stati anche dietro in Indonesia. È stata una situazione difficile, soprattutto dopo Barcellona. Però siamo riusciti a rimanere molto costanti, che è la chiave più importante di tutte. Alla domenica eravamo sempre i più forti e siamo riusciti a portare a casa i punti. Secondo me questo titolo è stato più bello perché l’ho vinto con il numero 1”.

Tanti i momenti da ricordare, in una stagione che ha visto l’alfiere Ducati conquistare sette Gran Premi e altre quattro vittorie nelle gare Sprint.

La prima gara dell’anno è stata perfetta, non ho fatto la pole, ma ho ottenuto la vittoria nella Sprint e nella gara. Non sentivo il peso di dover vincere per forza, però devo dire che a Portimao siamo sempre andati forte ed è stato un peccato per la pole, perché sarebbe stato bello ricominciare così la stagione, ma possiamo comunque essere soddisfatti - ha raccontato il 26enne - Il Mugello e l’Austria sono stati i due weekend migliori. Forse il Mugello un po’ di più, perché eravamo a casa e girare in 1’44”8 è stato qualcosa di incredibile. È stata la prima volta che sotto al podio vedevo una marea rossa così ed è stato forse il momento più magico della stagione”. 

Crocevia della stagione è stato però lo spaventoso incidente sofferto al Montmeló, che ha rischiato di compromettere l’intero campionato del piemontese.

“Lì per lì, Barcellona è stato un momento complicato. Il giorno dopo mi sono svegliato ed ero veramente a pezzi; non riuscivo a fare niente. Però abbiamo iniziato subito con la riabilitazione e abbiamo fatto il massimo per risalire in moto a Misano, che era cinque giorni dopo. Siamo riusciti a qualificarci per la Q2, a stare in prima fila e salire sul podio in entrambe le gare - ha ricordato Bagnaia - Non stavo bene, non stavo nemmeno tanto in piedi, ma ci abbiamo provato e siamo riusciti a ottenere un grande risultato. Non sono soddisfatto perché ero lì per cercare di vincere, anche se la condizione non era delle migliori, ma aver perso solo 14 punti anziché 37 ha fatto la differenza. Penso che quella gara sia stata fondamentale, ma mentalmente non riuscivo più a esprimermi al 100%, soprattutto nelle prime fasi della corsa o in qualifica, quindi è stato un po’ complicato ritornare sui ritmi tenuti nelle ultime gare”.

Anche le Sprint Race, dalla Catalunya in poi, non sono state grandi amiche di Pecco, che ha faticato a esprimersi sullo stesso livello mantenuto dei Gran Premi.

“Ho sempre preferito la gara lunga, anche perché la situazione nelle Sprint mi si è un po’ complicata dopo Barcellona - ha ammesso - Fino a lì avevamo ottenuto quattro vittorie salendo sempre sul podio, mentre nella seconda parte dell’anno ci ha un po’ limitati, perché nelle gare in cui potevamo andare bene abbiamo sbagliato la scelta dello pneumatico o proprio della gomma in sé”.

Al di là delle difficoltà, però, il campione in carica non si è mai perso d’animo, tenendo gli occhi puntanti sul premio finale.

“Io sono molto orgoglioso, quindi ho pensato costantemente che volevo il titolo a tutti i costi. Avrei fatto fatica ad accettare una sconfitta, ma ogni tanto è anche giusto cadere in basso per poi risalire. Da ogni lezione si impara sempre e penso che questa seconda parte di campionato sia stata una lezione molto importante per tutta la squadra” ha osservato il pilota di Chivasso, impaziente di godersi un po’ di meritato riposo: “Per pensare al prossimo anno c’è tempo, invece adesso c’è molto tempo per il tennis e Call of Duty”.

L’obiettivo per il 2024 sarà ovviamente quello di confermarsi campione, ma la missione di Bagnaia sarà complicata dall’ingresso di Marc Marquez nei ranghi della Ducati.

“Penso che Marc sarà sicuramente un avversario in più. Sarà velocissimo e lo è già stato anche nei test - ha commentato Pecco - Ovviamente ha potuto approfondire la piena performance, facendo il time attack e girando con la gomma soft, per scoprire appieno la moto, ma secondo me è stato molto bravo e molto veloce. Proprio come mi sarei aspettato da lui, perché scende da una moto difficile e sale sulla migliore. Sarà una bella lotta, ma non penso sarà solo con lui, perché Bez, Enea, Jorge, Alex e Franco saranno tutti veloci con la Ducati e sarà davvero una bega. Siamo in otto, bisogna essere competitivi, ma il livello continuerà ad alzarsi sempre”.

Con due titoli già messi in archivio con la Ducati, il 26enne sia avvia ad entrare di diritto tra i piloti che hanno scritto la storia della Casa di Borgo Panigale e potrebbe diventare un domani il primo iridato con la Rossa sia in MotoGP che in Superbike. 

“Ci penso ogni tanto. Mi piace guardare i numeri e le statistiche a fine stagione, Wikipedia è una pagina che consulto molto - ha ammesso - Mi piacerebbe vincere anche in Superbike, ma c’è ancora molto tempo”.

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