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MotoGP, Zarco: "Bayle? Quando ci alleniamo in cross mi ricorda chi comanda"

"Preferisco quando mi guarda da fuori la pista! Sarà importante averlo anche nei test lunedì. I punti deboli di Quartararo? I rettilinei e qui non ce ne sono"

MotoGP: Zarco:

di Mattia Caimi

Johann Zarco forte del buon piazzamento effettuato in Portogallo, spera di ripetersi tra pochi giorni a Jerez. Il francese si sta facendo aiutare dal connazionale Jean-Michel Bayle, vera leggenda del motocross, un punto di riferimento anche per i nuovi utenti del sito, per migliorare la condizione fisica e diversificare i suoi allenamenti. L’uomo da battere a Jerez? Per Johann resta Quartararo, che in Spagna non avrà di certo il problema dei lunghi rettilinei da gestire con la sua M1.
 
Quanto è importante per te fare bene in una gara per partire con il piede giusto quella successiva?
“Certo, quando si ottengono brutti risultati è meglio dimenticarsene, per fare di meglio il weekend successivo. Tornare in Europa è sempre bello, quando si fanno le trasferte extraeuropee tutto si fa più difficile. Le piste come Austin e Argentina sono particolari, c’è il jet lag e un lungo volo di mezzo, tutto insieme fa la differenza. Alla fine sono contento di tornare a casa.”

Jean-Michel Bayle è nel paddock per la prima volta quest’anno o c’era già a Portimao?
“No, avrebbe dovuto esserci a Portimao ma ha avuto un contrattempo. Stiamo lavorando insieme per migliorare la mia forma ed essere pronti per i Gran Premi. Sarà presente in qualche gara qui in Europa, per migliorare i miei allenamenti e farmi dare quell’extra in più che può servire.”

Jean Michel Bayle al fianco di Zarco ai tempi della KTM

Sarà in pista per vederti?
“Si, per essermi di aiuto è necessario che mi veda in più condizioni possibili, incluso in pista. Sarà importante la sua presenza nel weekend di gara e nei test di lunedì, perchè quando si corre è difficile cambiare qualcosa, si ha poco tempo. Nei test potremo fare degli esperimenti”.

Come sta migliorando il tuo allenamento?
“Bayle sta aiutando me e il  mio coach a confermare la mia condizione fisica e a capire se posso spingere di più a livello fisico. Da questo punto di vista ci sta dando una mano. Negli ultimi anni mi sono allenato molto ma sempre da solo, senza aiuti. Adesso ho deciso di farmi aiutare provando cose nuove, lui ha un buon occhio su queste cose”.

State anche facendo prove in pista?
“No, solo un po’ di enduro, allenamenti di 3-4 ore per liberare la mente e allenamenti fisici. Quindo giriamo un po’ in offroad assieme, mi ricorda chi comanda”.

Qualche allenamento col motard?
“No, non ancora, cerchiamo di fare allenamenti mirati in cui lui possa seguirmi al meglio a bordo pista”.

Parlando con Jack e Pecco in Portogallo, hanno detto di essere abbastanza soddisfatti della base che hanno trovato
“Non sono bravo come loro due a trovare un setting di base su cui lavorare, a volte rimaniamo spiazzati ma dopo la bella gara a Portimao spero di riuscire a trovare un buon passo anche qui. Non è il mio circuito preferito ma dopo il passo avanti fatto il weekend scorso, spero di poter fare bene anche qui.”

Cosa ti manca qui rispetto ai due ufficiali?
“Se Fabio finisce la gara, penso che saranno secondo e terzo. Sto migliorando il feeling con l’avantreno è quello che potrebbe aiutarmi a migliorare qui”.

Tu non hai esperienza con l’abbassatore anteriore, hai avuto solo 6 giorni di test invernali, è abbastanza?
“É difficile provare materiale nuovo durante i weekend. Ci sono GP in cui tutto è a posto e quindi si può provare qualcosa ed altri in cui se lo fai perdi i riferimenti. Per fortuna c’è il test team e Pirro sta facendo un ottimo lavoro, è sempre molto veloce. In indonesia poi non è stato un vero test perchè abbiamo provato la pista non la moto”

Lo scorso fine settimana hai detto che Fabio era imprendibile, pensi che qui abbia qualche punto debole, su cui fare leva?
“L’unico punto debole di Fabio è il rettilineo. Penso che qui non avrà punti deboli quindi”.

L’unica cosa da fare è partirgli davanti?
“Se trovi un buon passo puoi dargli del filo da torcere. A Portimao era affamato ed è riuscito ad essere veloce sin dall’inizio. Io a volte ho bisogno di più tempo perché se spingo subito rischio di perdermi. Qui Fabio parte carico e conosce il suo potenziale, penso che partirà per la vittoria. Io punterò a fare un altro podio".

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