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Prova Honda Africa Twin Adventure Sports 2024: evoluzione o rivoluzione?

VIDEO - Arriva il cerchio anteriore da 19 e cambia il carattere della maxi enduro, il motore guadagna il 7% di coppia ed il DCT continua ad evolversi. Già nei concessionari, parte dal prezzo di 19.290 euro

Prova Honda Africa Twin Adventure Sports 2024: evoluzione o rivoluzione?
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Nel linguaggio comune, mal d'Africa si riferisce alla sensazione di nostalgia di chi ha visitato l'Africa e desidera tornarci. Secondo noi questa bellissima frase può essere modificata come ‘mal d’Africa Twin, ovvero la sensazione di nostalgia che prova chi ha guidato una Honda Africa Twin e desidera rifarlo ogni giorno'. Iniziamo con un pizzico di romanticismo il racconto della nostra prova della Africa Twin Adventure Sports 2024, ovvero l’ultima incarnazione di una moto che da metà anni 80’ popola i sogni di tantissimi motociclisti.

Poche chiacchiere, basta poco per definirla: una grande evoluzione che piacerà a tutti. Se volete spulciare i suoi dati e capire come è fatta nel dettaglio, QUI potete trovare tutto quello che vi occorre. Se invece volete sapere con quali pensieri si va a dormire dopo averci passato una giornata in sella, continuate a leggere. Ma vi avvisiamo, alla fine della lettura potreste soffrire di un’acuta forma di Mal d’Africa Twin.

Prova Honda Africa Twin Adventure Sports 2024 - Evoluzione o rivoluzione?

Siamo al cospetto di una icona più che di una moto. Un oggetto dotato di due ruote che riesce a suscitare immediatamente immagini affascinanti nell’animo di chi la osserva ferma sul cavalletto. La prima immagine riguarda la Dakar, vi porta naturalmente a sognare di essere lì tra le dune del deserto, in piedi sulle pedane lasciando alle vostre spalle una colonna di sabbia, resa ancora più fitta da tutti i pensieri che assieme alla sabbia allontanate o avvicinate, secondo il punto di vista specifico. Eppure c’è un grande ma e riguarda la natura dell’evoluzione di questa versione della maxi enduro giapponese. Che fine ha fatto il cerchio anteriore da 21? Di pollici ne mancano almeno due all’appello! Un purista griderebbe subito all’eresia, magari dotato di campanaccio in puro stile Games Of Thrones urlerebbe anche ‘Shame on you’ davanti alle foto del gruppo di ingegneri deputati a progettarla! Ma nella vita si devono accettare i cambiamenti ed è con questo spirito che saltiamo in sella per capire dove possa portarci questa moto.

La riposta arriva immediata ed è racchiusa in un solo termine. Ovunque. Bastano pochi chilometri per scoprire che questa Africa Twin dotata di cerchio da 19 ha semplicemente sacrificato un pelo di propensione all’enduro più ardito in cambio di badilate di puro piacere di guida su strada, che è poi il terreno su cui il 95% dei motociclisti la utilizzerà realmente. Dopo 20 chilometri ti chiedi perché non ci abbiano pensato prima. Dopo 40 sei pronto a stringere mani e ringraziare al momento del debrief che chiude la giornata. Quando poi arrivi a 60 e devi pure fare un piccolo sterrato, scoprendo che se la cava sempre egregiamente nonostante una mole decisamente importante, scrosciano applausi. Sei in piedi sulle pedane, ma in realtà stai facendo una standing ovation agli ingegneri. Ci hanno parlato di evoluzione, ma qui sembra più di essere al cospetto di una rivoluzione!

Prova Honda Africa Twin Adventure Sports 2024 - Il motore perfetto

Quale può essere la formula per trovare il motore perfetto? Di certo dipende dal tipo di moto su cui dovrà essere installato. Serve scegliere tra potenza, coppia, erogazione, carattere. Se è troppo morbido non fa emozionare, se ha troppa potenza può spaventare. Difficile trovare la formula perfetta, in qualcosa sgarri sempre. Invece questa volta ci troviamo davanti ad una formula perfetta. Prendi un bicilindrico da 102 cv e aumenta del 7% la coppia massima dove serve di più. Facile da scrivere, ben più complesso da realizzare, il tutto poi rispettando normative antinquinamento che farebbero tremare chiunque.

L’ingegnere che ha progettato questo motore si chiama Suzuki, ha una Yamaha nel box, è nato a Kawasaki. Ed ovviamente lavora per Honda. Uno con un pedigree del genere deve per forza essere un genio e dopo i primi chilometri in sella alla nuova Africa ne siamo sempre più convinti. Quando poi possiamo anche fare alcuni chilometri in sella alla versione precedente, la sicurezza riguardo la genialità di Suzuki San aumenta ulteriormente. Non servono più cavalli, non serve più coppia, non serve assolutamente nulla che non ci sia già in questo motore. Possiamo solo fare un inchino e passare oltre. ARIGATŌ.

Prova Honda Africa Twin Adventure Sports 2024 - DCT: imbattuto

Sono passati parecchi anni, eppure il doppia frizione resta una esclusiva di Honda. Ne avete letto ovunque, quindi è inutile continuare a raccontarvi di cosa si tratta. Però vale la pena raccontarvi come vi sentite quando lo utilizzate per la prima volta. Una moto senza cambio? Non esattamente. Una moto senza emozioni? Ma non diciamo corbellerie. Una Honda dotata di DCT è semplicemente una esperienza motociclistica diversa e nuova. E’ la classica innovazione tecnologica a cui è facile abituarsi ma da cui difficilmente ci si vorrà allontanare.

Tu sei lì a goderti la strada, acceleri e freni e basta. Al resto pensa il DCT, scegliendo sempre la marcia giusta. Lo puoi calibrare, puoi renderlo più o meno aggressivo, magari seguendo l’umore della giornata. Non è un sistema che subisci passivamente, quanto piuttosto un bellissimo compagno di viaggio che ti rende la vita più facile. In enduro poi può diventare una manna dal cielo per gli impediti cronici, che già non si destreggiano bene quando si tratta di superare pietre bianche, sabbia o ghiaia. Figuriamoci pure pensare a cambio e frizione. No, basta fidarsi del DCT e poi fa tutto da solo togliendo dalle spalle del pilota un peso non indifferente.

Prova Honda Africa Twin Adventure Sports 2024 - Design intoccabile

Il design dell’Africa Twin è scolpito nel tempo e secondo noi è destinato a percorrere la strada nelle moto che la Porsche ha tracciato con la sua leggendaria 911. Si evolve, diventa moderno, ma resta quello tanto familiare. Anche in questa edizione 2024 dell’Africa ci sono netti richiami al passato, cambia la vista laterale della moto e ne guadagna un’armonia complessiva di cui questa moto in effetti non ha mai difettato in realtà.

Carbonara ha creato una linea senza tempo e questo è solo un bene visto quanto è ancora oggi bellissima la linea di cui sopra. Se non vi basta poi, c’è un intero catalogo di parti speciali Honda a disposizione per rendere ancora più personale la vostra moto. Sbizzarritevi.

Prova Honda Africa Twin Adventure Sports 2024 - Piccoli peccatucci

Chi ha letto fino a questo punto penserà magari di trovarsi davanti al Santo Graal, una moto priva di qualsiasi difetto. Non è mai così, ma in questo caso è davvero voglia di trovare il pelo nell’uovo che ci spinge ad elencare qualche piccola imperfezione che ci avrebbe fatto piacere non trovare.

Quando si parte, ai regimi più bassi, c’è qualche vibrazione al manubrio a bassa frequenza che svanisce appena si distende il motore. Nulla di eclatante, ma si avverte ed è un dovere segnalarla. Così come le abbiamo sentite invece alle pedane quando ci siamo divertiti ad alzare parecchio il ritmo tirando il collo al motore, che resta un gioiello di equilibrio. La sella anche ha regalato qualche dolorino di troppo a fine giornata alle regali terga di chi scrive. Anche qui non si tratta di nulla di esagerato, ma vista la spiccatissima propensione di questa Africa a macinare tanti chilometri, ci sarebbe piaciuto andare a dormire senza indolenzimenti di sorta nelle già citate realissime terga.

Prova Honda Africa Twin Adventure Sports 2024 - Quindi?

Siamo dunque al cospetto di una vera rivoluzione? Si, questa è una domanda a cui è facilissimo dare una risposta. Il 109 all’anteriore ridisegna il carattere dell’Africa Twin, la rende più adatta all’utilizzo prettamente stradale, ma non ne stravolge il DNA al punto di farla diventare allergica all’off road. L’uovo di Colombo insomma, un mezzo che difficilmente scontenterà qualcuno. Se siete però dei puristi dell’enduro nudo e crudo non temete, ma versione da 21 resta disponibile e gode di tutti gli aggiornamenti tecnici che abbiamo sperimentato sulla Adventure Sports.

Già presente nei concessionari Honda, la nuova Adventure Sports parte dal prezzo di 19.290 euro per la versione dotata di cambio manuale alla quale si affianca la versione dotata di DCT, che invece arriva a quota 20.490 euro.

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