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MotoGP, Jorge Martin: "Sono più veloce di Bagnaia, mi fa rabbia essergli dietro"

"Oggi ho tirato fuori le palle, non ho nulla da perdere. Per Aleix ho il 70% di possibilità di vittoria? Direi un 30%, avrei pagato per averlo a inizio anno, ma non per arrivare 2°. So che le altre Ducati non lotteranno con Pecco"

MotoGP: Jorge Martin:

Martin trionfa nella sprint del sabato di Valencia,  affrontando una gara che aveva già il sapore di una finalissima. L'ostacolo che si presentava a Jorge nell'ultimo weekend di stagione al Ricardo Tormo era di quelli che avrebbero potuto scoraggiare, 21 punti da recuperare su Bagnaia non erano un obiettivo facile, ma lo spagnolo ha reagito con la foga di un campione, e con questa vittoria ha riaperto i giochi abbattendo quel muro ed abbassandolo ad un più affrontabile -14. Martin non aveva altre opzioni, lo aveva detto più volte, e non ha disatteso le aspettative nonostante anche una qualifica non eccelsa che lo vedeva partire sesto dalla seconda fila.

Martinetor così "ha tirato fuori le palle" come commenterà poi a fine gara, assumendosi anche dei rischi su di un circuito la cui aderenza avrebbe potuto giocare scherzi infidi. Ne giova lo spettacolo, e la sfida tra i due compagni di marca entra così nel suo attesissimo apice, in una domenica che promette già scintille. Per lo spagnolo sarà una sfida in cui si vince tutto o nulla, e molte saranno le incognite da considerare, dalla scelta delle gomme,  alle sanzioni, ai giochi di squadra dei piloti rivali in pista.

"Oggi non avevo molte alternative - esordisce lo spagnolo - siamo stati veloci e questo risultato è ancora più positivo se ripenso a ciò che è accaduto in Qatar la scorsa settimana. E' stata una gara difficile dal punto di vista delle gomme, le sensazioni all'anteriore non era ottime, ma come avevo già detto dovevo tentare il tutto per tutto. Stamattina le sensazioni della media erano migliori ma la morbida mi dava più sicurezza e mi sono preso un rischio, ma credo che per la gara di domani la media sarà l'opzione migliore".

Un problema nelle qualifiche ti ha costretto però ad una partenza dalla seconda fila.
"Si, ho avuto un problema all'anteriore, non era calibrata bene e ho dovuto cambiare moto. L'altra montava una dura e con queste temperature in pista non ho potuto fare di meglio del sesto crono, se questo non fosse successo credo che saremmo stati in condizione di fare una pole".

La miglior gara della tua carriera a giudicare dai festeggiamenti sul traguardo e nel box.
"Non penso sia stata la migliore, di sicuro è stata una gara in cui ho tirato fuori le palle, il feeling all'anteriore non era buono e mi sono preso rischi ad ogni curva, spingendo al limite con l'unico obiettivo di vincere la gara. Ho festeggiato perchè sono felice ed orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto oggi, domani non sappiamo cosa potrà succedere".

Hai lottato anche con Marc.
"E' stato bello certo, ma ho mantenuto la posizione. Domani però non ce ne sarà per nessuno, voglio vincere, chiunque vorrà lottare io risponderò".

Domani sarà una sfida totale tra te e Pecco.
"Penso che di rivali ce ne siano tanti, penso a Binder, a Marquez, a Vinales.. ma  Pecco è un campione del mondo, sa gestire queste situazioni e ha dimostrato più volte di poter ottenere un podio, anche se in questo momento sembra stia subendo un po di pressione".

Tu come stai vivendo la pressione, che sensazioni si provano a lottare per il titolo nel circuito di casa?
"E' una sensazione fantastica, ma so che non sarà facile vincere, anche se quella è l'unica opzione mi rimane. La realtà è che non ho molto da perdere, Pecco ha 14 punti di vantaggio su di me, devo solo cercare di vincere anche domani".

Aleix ha detto che secondo lui hai il 70% di possibilità di vincere su Pecco.
"E' una previsione ottimista! - scherza Jorge - credo che la situazione sia l'opposto ma su quel 30% ci scommetto volentieri. A inizio anno avrei pagato per trovarmi in questa situazione ora, ma non per essere secondo in classifica ed in lotta per il titolo. In gara però tutto può succedere, basta un errore per finire dietro 8° o 9°. A questo punto non ho più nulla da perdere, il secondo posto in classifica è mio, si possono commettere degli errori tentando dei sorpassi ma cercherò comunque di vincere la gara".

Lottare ora sapendo che Pecco può accontentarsi di un quinto posto mentre tu dovrai assumerti tutti i rischi ti da fastidio?
"Non penso che per lui sarà così facile chiudere nei primi cinque, siamo tutti molto veloci. Certo tutto è possibile se gli altri si fermeranno dietro di lui come è successo oggi. Ma potrebbe anche andare basso di pressione e prendersi la sanzione. Dovremo aspettare domani per vedere cosa succederà".

Quindi ti aspetti di rivedere domani giochi di squadra dagli altri piloti Ducati.
"Credo che è quello che succederà, non vorranno lottare con lui, ma su quello sfortunatamente non ho potere quindi non è una mia preoccupazione".

A Misano lo scorso anno quando il team factory scelse Enea, dicesti che avresti fatto la storia.
"Penso che la stiamo facendo adesso, quattro vittorie non sono poche, i podi non saprei contarli, siamo il miglior team indipendente. Credo che nessun team satellite abbia fatto la storia come la stiamo facendo noi. Mi fa un po rabbia però essere a 14 punti di distacco ed essere così veloce in pista".

Qui in Spagna e nel paddock le persone ti acclamano, questo ti da ulteriore motivazione per affrontare la sfida finale?
"E' bello, la gente mi appoggia, ma penso che molta della motivazione derivi anche dai risultati che abbiamo ottenuto. Ho detto spesso di non sentire la pressione ma comincio ad avvertirla anche io, perchè sto lottando per qualcosa di grande".

Oggi abbiamo visto diverse sanzioni per la pressione delle gomme, è un'altra delle incognite da non sottovalutare domani?
"Una penalità di tre secondi potrebbe cambiare tutto, oggi non ho avuto problemi, ero nella pressione giusta ed ho vinto, ma la verità è che il rischio c'è, anche perchè le temperature domani potrebbero essere diverse, potrebbe succedere a me come a Pecco".

Domani sarà più una sfida di testa o di chi darà più gas?
"E' stato uno dei miei grandi dilemmi in passato, domani ci sarà spazio per la testa ma fondamentalmente sarà una giornata in cui bisognerà dare il gas".

Sei sempre stato un pilota esplosivo, e questo ti ha portato molto successo nelle sprint, meno nelle gare lunghe.
"Domani lo sarò anche nella gara lunga - rassicura poi lo spagnolo con una punta di orgoglio- ma le dinamiche possono essere le più diverse, questo anno è la combinazione di una serie di fattori, una volta è la pressione della gomma, in Indonesia sono caduto, in Australia scelsi la mescola sbagliata, in Qatar una gomma difettosa.. ma in questo momento mi sento più forte".

Ti senti il pilota più forte in questo momento, se invece non dovessi vincere penseresti ad una ingiustizia?
"No, Pecco ha fatto una incredibile prima metà di stagione, io ho fatto una incredibile seconda metà. In questo momento sono il più forte ma a inizio anno non lo sono stato, che è il motivo per cui ora sono qui a 14 punti di distacco. Spero che l'anno prossimo potremo mantenere questo livello col team, stiamo facendo un lavoro fantastico".

Punti ancora al team ufficiale?
"Sono felice dove sono ora, ma non sta a me decidere".

Quale lezione hai imparato in questa stagione?
"Non solo io, anche il team ha imparato molto. A volte dobbiamo essere più calmi, ma ci sono molte altre cose, forse quella principale è di non strafare, vincere con un decimo o con dieci secondi tutto sommato è la stessa cosa".

Hai provato ad immaginare come sarebbe tagliare il traguardo da campione?
"E' chiaro che l'ho immaginato, è sempre stato il sogno della mia vita, ma non voglio lasciarmi andare troppo alle illusioni, adesso è il momento di rimanere concentrati".

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