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MotoGP, Bastianini: "Perché soffro sulla nuova Ducati? La chiave è il motore"

"È diverso rispetto al passato e devo lavorare su elettronica e assetto. Parto sempre puntando al podio, ma devo essere realista: non ho ancora le giuste sensazioni"

MotoGP: Bastianini:

di Chiara Rainis

Assente fino al Mugello per i postumi dell’infortunio patito nella Sprint Race di Portimao, Enea Bastianini ha finora stentato ad ingranare. A dirlo sono i piazzamenti ottenuti nelle poche corse da lui affrontate in questa stagione, ossia un doppio nono posto in Italia, un decimo e un ottavo in Germania, un ottavo e un ritiro in Olanda e un ritiro e un tredicesimo in Inghilterra. Con un ruolino di marcia del genere era quasi scontato che il riminese si sarebbe tenuto lontano dai proclami in Austria. 

Un anno fa aveva stupito tutti firmando una pole position, poi vanificata in corsa a causa del cerchio della ruota anteriore piegato ed anche per questo vorrebbe riscattarsi.

 “Questa pista è una delle mie preferite - ha detto - Nel 2022 ero andato molto bene il sabato, mentre alla domenica avevo accusato un guasto alla ruota, che mi aveva costretto al ritiro. Questa volta, invece, mi trovo in una situazione totalmente differente essendo reduce da un infortunio, quindi dovrò lavorare molto sull’assetto per tornare ad essere competitivo, consapevole del mio potenziale e di quello del team”.

Nell’ultimo round svoltosi a Silverstone, il 25enne aveva lamentato delle criticità in inserimento, un handicap che a Zeltweg dovrebbe contare relativamente, trattandosi di un tracciato in prevalenza di stop&go.

“In entrata e in staccata sono sempre andato alla grande, ma in questa stagione sto faticando perché il motore è diverso e ci sta obbligando ad intervenire molto sulla nostra Desmosedici, in particolare sul set-up, cosa che dovremo continuare a fare, anche perché qui ci terrei ad essere veloce come l’anno passato”, ha spiegato.

Gli ultimi appuntamenti hanno palesato delle difficoltà anche in termini di freno motore e la trasferta inglese è stata occasione per raccogliere dati e capire la direzione da seguire. “Qualcosa l’abbiamo vista, ma voglio trovare conferma in circuito prima di parlare. Per adesso posso dire che le cause sono un mix di elettronica e assetto. Dovremo quindi cercare il giusto compromesso”, ha quindi svelato, aggiungendo come questo elemento lo differenzi rispetto a tutti gli altri ducatisti, ma che ciò non lo porterà comunque a copiare la loro messa a punto. 

Ancora poco a suo agio in sella, anche per via dei tanti round persi per i postumi della caduta portoghese, Bestia sa bene che ci vorrà del tempo per recuperare sulla concorrenza. “Quella di Silverstone è stata la prima gara in cui ero in forma, quindi sono ancora in fase di adattamento. La spalla? Non è perfetta, ma sta bene. Solo quando spingo forte in palestra il giorno dopo mi dà fastidio, ma in moto non soffro”.

Non avendo ancora il mezzo tecnico in mano, il terzo classificato del Mondiale scorso ha quindi chiesto tempo e pazienza. “Innervosirsi non serve a niente”, ha affermato, tornando poi sulla sfida che lo attenderà tra poche ore.

Il Red Bull Ring mi piace molto e anche se per varie ragioni non ho mai ottenuto un granché, sono sempre stato veloce. Affronterò il fine settimana con l’obiettivo del podio, ma devo anche essere realista. Dopo Assen mi ero illuso, ed invece, in Inghilterra è andato tutto diversamente. Le sensazioni giuste non ci sono ancora”, ha chiosato rivelando come l’evento nel Northamptonshire sia servito perlopiù come test, nella speranza di andare subito forte in Stiria.

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