Franco Morbidelli deve ricostruire tutto. Yamaha ha scelto di affidare la M1 ad Alex Rins al fianco di Fabio Quartararo, interrompendo una collaborazione con Morbidelli che andava avanti dal 2019, primo anno di Franco in quello che all’epoca era il SIC Petronas.
Non è di certo un fulmine a ciel sereno, perché ormai pareva chiaro che Lin Jarvis & Co volessero qualcosa di diverso per il futuro. Purtroppo Morbidelli dopo i problemi al ginocchio di inizio 2021 ed il passaggio in Yamaha Factory, non è più tornato il pilota in grado di chiudere al secondo posto la stagione 2020 su una moto privata. Ma il talento è ancora lì ed ora per Morbidelli si tratta di tracciare una nuova strada.
“Sono state grandi le vacanze - ha commentato Morbidelli - Ho passato alcuni giorni in Costiera Amalfitana ed è stato bellissimo. E dopo sono tornato a casa, sono stato con gli amici, la mia ragazza ed è stato un momento perfetto per ricaricarsi in vista della seconda parte di stagione. Il matrimonio di Luca è stato bellissimo poi, una grande giornata. Davvero favolosa, nel perfetto stile di Luca ed ero felice di essere lì”.
Siamo alla fine della tua avventura con Yamaha.
“E’ stato un viaggio bello con Yamaha, che è durato quasi tutta la mia carriera in MotoGP. Mi sono divertito, ho fatto alcuni risultati incredibili, specialmente all’inizio della nostra avventura. Le ultime due stagioni direi che non sono state il massimo. Ma in ogni caso, ci sono persone fantastiche che ho conosciuto, ho delle amicizie vere qui e resterò vicino a queste persone dal punto di vista personale, anche se le cose cambieranno dal punto di vista professionale”.
Te l'aspettavi?
“Naturalmente non è un segreto che non stiamo andando bene. Il pacchetto non funziona per raggiungere grandi risultati adesso e non è un segreto che questo fatto, più il fatto che la Factory stesse parlando con altri piloti....questo di certo ha ridotto la magia tra di noi. Penso che dopo il Mugello io abbia iniziato a chiedermi se volessi restare con Yamaha, ma di certo la squadra ha forse reso le cose più facili scegliendo Alex Rins, che è un grande pilota. Questo ha spinto il cambiamento che sta accadendo oggi. Di certo ora non sono in una posizione comoda, perché non ho una sella per il futuro, ma questo può essere una extra motivazione per la seconda parte della stagione”.
Ma è vero che ti hanno offerto la R1 di Toprak?
"Si è vero, ma l'ho rifiutata perché credo di poter dare ancora tanto a questa categoria. Voglio guadagnarmi altre opportunità di lottare per il campionato, ho tanta energia e motivazione. Mi sento bene fisicamente, sto bene. Mi vedo qui ed è il mio obiettivo. Mi sento forte, ho esperienza ma sono giovane. Ho avuto grandi emozioni qui ed ho lottato per il mondiale. Questa stagione è difficile, ma penso ci siano altre strade e sfide e penso che la VR46 mi possa aiutare per trovare il posto giusto per tornare a divertirmi”.
Quando hai iniziato a pensare al futuro?
"Non sapevo cosa aspettarmi, io non sono uno che si fa tante aspettative. Penso più a rispondere alla situazione ed ora è questa. Devo trovare una sella per fare bene nella prossima stagione e intanto devo restare concentrato a fare bene quest'anno. Il mio occhio va altrove da Yamaha. Vediamo quale sarà la situazione migliore per riuscire a redimerci e magari vincere nel tempo minore possibile o nella maniera più giusta possibile. Che è quella di vincere consistentemente".
Ti preoccupa questa seconda parte di stagione da separato in casa?
"Partiamo per questa seconda parte di stagione con grande motivazione, ho voglia di fare bene nonostante la situazione e spero di riuscirci. Vivo bene questa situazione alla fine. Sicuramente non avere un futuro sicuro mette sale. Però siamo piloti e siamo in grado di avere a che fare con la pressione, quindi vediamo cosa succederà in pista che poi è la cosa più importante".
Hai mai pensato di essere una sorta di piano B per Yamaha?
“Non mi sono mai sentito un piano B di Yamaha. Mi sono solo sentito non sicuro di quello che stava accadendo. Il migliore a cui parlare sul futuro dei piloti Yamaha è sempre stato Lin Jarvis ed è ancora così. Ho mandato voi giornalisti da lui, perché era lui a poter dare risposte. Se non era disponibile a farlo, non è stata colpa mia”.
Pensi che i Costruttori giapponesi possano tornare grandi in MotoGP?
“In MotoGP ora sembra che i Costruttori europei siano avanti, ma i giapponesi hanno dominato in passato e sono certo che questa situazione non gli piaccia. Penso che sia Honda che Yamaha stiano lavorando sia per raggiungere che per superare i rivali europei. Si tratta solo di lavorare, è questa la risposta”.