Enea Bastianini scalda le gomme a Le Mans segnando il miglior tempo nelle FP2, con 1:31:148, due decimi davanti all'Aprilia di Aleix Espargarò mentre è la Suzuki di Rins a chiudere la prima fila virtuale della giornata. Il giovane pilota italiano nonostante i risultati sotto le aspettative a Jerez è ancora la prima Ducati in classifica di campionato, è terzo con 69 punti, nonché l'unico pilota che fino ad ora sia riuscito a centrare due vittorie e due podi, confermandosi come uno dei nomi da tenere d'occhio in questa stagione.
Oggi sei stato molto veloce al netto di un paio di cadute, quali sono le tue prime impressioni per questo tracciato?
"E' strano, succede sempre qualcosa - ci confida Enea - la velocità c'è, penso che abbiamo fatto delle buone FP2. Non ho spinto fin da subito, ma quando poi ho messo la mescola morbida e ho dato il 100%, il giro veloce è arrivato. Rispetto a Jerez dove non mi sentivo pienamente a mio agio, neanche durante i test del lunedì in cui abbiamo avuto alcune complicazioni, qui il discorso è tutt'altro. Si, sono finito un paio di volte a terra ma senza conseguenze fortunatamente".
Nell'ultima caduta stavi spingendo la moto al limite?
"Si, quel punto del circuito non è facile da affrontare, ho pizzicato troppo la traiettoria vicino ai cordoli in curva 3 e l'anteriore si è chiuso, domani dovrò fare più attenzione".
E per quel che concerne le condizioni del tracciato? Oggi ci sono state molte cadute oltre alle tue.
"Si, l'asfalto oggi non era ottimale. Nelle FP1 l'aderenza dell'asfalto era leggermente migliore, con la morbida sul posteriore la situazione migliorava molto perché mi consentiva di usare meglio il freno posteriore, con la media non era possibile e la moto perdeva stabilità in frenata. Domani lavoreremo su questo, oltre che sul passo gara, per cercare di mantenere la media una opzione valida".
La gara di domenica potrebbe svolgersi sul bagnato, ma nella giornata di domani il tempo dovrebbe rimanere sereno. Quanto sarà importante la qualifica secondo te?
"La qualifica è sempre importante, ma lo è ancor di più se si dovesse correre sul bagnato. In quelle condizioni a inizio gara, se si rimane indietro la visibilità è pessima. Entrare nei primi sei sarebbe un buon risultato".
Pensi che il tracciato abbia dei problemi di sicurezza? Abbiamo visto cosa è successo a Zarco nel primo settore.
"La prima curva è pericolosa per le moto, sopratutto al mattino, ma personalmente questo circuito continua a piacermi".
Sappiamo che A Jerez hai provato la carena 2022. Ce l'hai anche qui a Le Mans? Pensi di utilizzarla?
"La carena nuova la abbiamo, ma per ora non penso di utilizzarla per questa gara".
Hai anche segnato un nuovo record della pista, il tuo secondo circuito quest'anno.
"E' una bella sensazione, anche se ovviamente potrebbe durare solo fino alle qualifiche. E' una cosa positiva perché è una ulteriore conferma che posso essere veloce".
Fabio è tornato sull'annoso problema del traffico, con piloti che attendono in mezzo alla pista, una cosa che in Moto3 è penalizzata ma non in MotoGP.
"Sono d'accordo con lui, alle velocità con cui corriamo su queste moto, è un comportamento potenzialmente pericoloso. Finora in MotoGP, anche per una questione di esperienza rispetto alla Moto3, non è ancora successo nulla, ma il problema c'è" ha poi concluso il giovane pilota del team Gresini.