Tu sei qui

SBK, Redding: "Il titolo è ancora l'obiettivo, ora Rea è sotto pressione"

"La Ducati non ha vie di mezzo: ho funziona benissimo o molto male". Rinaldi: "non sono contento del risultato, ma ho capito come migliorare"

SBK: Redding:

Redding non è stato profeta in patria, anzi a Donington ha vissuto senza dubbio il peggiore fine settimana della stagione. Solo in Gara 2 ha ritrovato un briciolo di sorriso, dopo l’ultimo posto nella Superpole Race. All’ultima occasione Scott ha anche sfiorato il podio, ma non è riuscito a salirci nonostante gli servisse come acqua nel deserto.

La Superpole Race è stata un disastro, è stato un mio errore scegliere la gomma sbagliata e non ho potuto fare nulla - ha spiegato il pilota della Ducati - Per Gara 2, per la prima volta ho avuto buone sensazioni in sella dopo avere faticato per tutto il fine settimana con il freno motore, non riuscivo a controllare la moto in ingresso curva. Questa mattina siamo riusciti a migliorare un po’ ed è andata abbastanza bene”.

Un quarto posto non può comunque modificare un bilancio senza dubbio negativo.

Sono frustrato delle mie prestazioni durante il fine settimana, è stato veramente dura per me, non riuscivo a migliorare - ha continuato - Dovevo forzare la moto per fare quello che volevo, non penso che questo sia un buon circuito per la Ducati, anche gli altri piloti hanno faticato. Volevo andare sul podio, ci ho provato fino all’ultimo giro e ci sono andato vicino, ma non ce l’ho fatta”.

La Panigale è senza dubbio una moto veloce, ma sembra vittima di troppi alti e bassi.

Il problema sembra essere che il setup che avevamo usato all’Estoril non funzionava a Misano e quello di Misano non funzionava qui - la spiegazione di Redding - Partiamo sempre lontani, lo scorso anno la moto era più facile, perdonava di più, ora invece o va benissimo o molto male, non ci sono vie di mezzo. Altri costruttori sono migliorati, Yamaha sembra avere fatto un passo in avanti, anche BMW. Il problema di Ducati è che da un circuito all’altro può cambiare tutto”.

Ora Scott è a 66 punti da Razgatlioglu ma non vuole arrendersi.

L’obiettivo è sempre il campionato, in SBK si danno molti più punti che in MotoGP, anche se sei indietro di 60 punti potresti recuperarli in un fine settimana e rientrare in gioco - ha affermato - Sarà difficile, ma non voglio dire che è impossibile. Certamente Toprak è molto consistente e Rea ha fatto un errore forse perché gli è stata messa pressione, da quello che ho potuto vedere. Vediamo cosa succederà adesso, forse non sarò della partita, ma credo che per Jonathan sia difficile da accettare questo errore, ora è sotto pressione e non sarà facile per lui”.

Rinaldi: "Potrò migliorare, ma devo capire ancora alcuni dettagli"

Neppure dall’altro lato del box si è troppo contenti. Michael Ruben Rinaldi oggi ha raccolto poco, un 10° e un 8° posto che sono decisamente al di sotto delle sue aspettative.

È stato un fine settimana purtroppo molto strano, con condizioni meteo variabili che non ci hanno permesso di lavorare nella maniera corretta - ha spiegato l’italiano - Ci sono anche state due gare strane, con asfalto umido, in cui è difficile scegliere le gomme e io sono stato un po’ troppo attento nei primi giri di Gara 1 e Superpole Race perdendo tante posizioni. Sono state gare particolari su cui non voglio concentrarmi troppo, nonostante ci siano margini di miglioramento”.

Gara 2 è stata corsa in condizioni normali e qualcosa di positivo c’è stato.

Non sono e non posso essere contento della posizione finale, ma ho capito molte cose che spero che mi aiuteranno in futuro. Credo che potrò fare bene, ma devo assolutamente capire alcuni dettagli. Sono un po’ rammaricato per il fine settimana, ma sono ancora 5° in campionato e nelle prossime gare dovrò raccogliere più punti possibili” l’obiettivo.

Articoli che potrebbero interessarti