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2R Racing riammessa in SBK: "Abbiamo sbagliato, ma per umanità"

"Riammessi per non penalizzare i piloti ma speriamo di avere un incontro per parlare con Lavilla. Tornare qui ci costa tantissimo"

SBK: 2R Racing riammessa in SBK:

Il weekend di Aragon della Superbike sarà sicuramente un grande banco di prova per l’organizzazione delle derivate di serie. La comunità autonoma di Aragona, infatti, è una delle più colpite da questa “seconda ondata” di Coronavirus in Spagna, insieme alla città di Madrid e alla Catalogna, e quindi Dorna dovrà fare tutto in modo perfetto. 

Stupisce un po’, dunque, rivedere il Team 2R Racing di Roberto Antonellini richiamato a sorpresa nel mondiale dopo il cartellino rosso di Jerez causato dalle infrazioni alle norme Covid. 

“Da come ci hanno messi via a Jerez non pensavo ci sarebbe stata data la possibilità di tornare, almeno per questa stagione – ci ha detto Roberto nel paddock di Aragon – Probabilmente, ma non ne ho la certezza, qualcuno avrà portato delle ragioni in nostro favore perché magari qualcuno pensa che quella che ci hanno dato era una penalità davvero importante”

Non ve lo aspettavate, ma quali pensi che possano essere le ragioni di questo reintegro nel mondiale? Sembra che Dorna abbia voluto tutelare i vostri piloti.

“Si, penso che la motivazione di questo rientro siano i due piloti che volevano correre con me perché pago io per loro, non come fanno da altre parti dove è il pilota a pagare. Gregorio Lavilla mi ha chiamato e sicuramente non era la medesima persona del giorno che ci hanno messo fuori. Ora avrei molto piacere a incontrarlo di persona in questi giorni”. 

Raccontaci cosa è successo a Jerez. Cosa vi è stato contestato esattamente in quel weekend?

“Sono state fatte delle foto nella mia hospitality, dove c’erano persone di altri team, anche importanti, che magari non avevano il frigo e che sono venuti a prendere una bottiglia d’acqua. A questo punto mi chiedo perché io fuori e loro no? C’erano 51 gradi fuori, io mi stavo rendendo conto che eravamo troppi ma per me sarebbe stato difficile mandare via qualcuno. Ho sbagliato, lo so, ma il mio è stato un errore da umano, fatto per umanità. Sono in questo mondo da una vita, ho fatto il mondiale, l'italiano, l'europeo, il TT, non sono l'ultimo arrivato e di certo ”. 

Ora siete di nuovo nel mondiale, però è lecito chiedersi quanto questo stop abbia influito sull’immagine del vostro team e anche sulle economie della vostra struttura. 

“Tornare ci costa tantissimo. Il Covid ci ha tolto un terzo del budget con alcuni sponsor che non hanno avuto la possibilità di rimanere con noi, poi siamo ripartiti anche se non volevamo chiedendo un finanziamento a due nostri sponsor. Quello che è successo ci ha sbattuto su tutti i giornali del mondo e uno dei due ha chiesto tutti i soldi indietro. Essere tornati è come stare in una valle di lacrime. Io l’errore l’ho fatto, non è che se lo sono inventato, ma il prezzo è stato enorme”. 

Dalle tue parole si intuisce un po’ di insicurezza per il resto della stagione. 

“Faremo sicuramente queste due settimane ad Aragon e poi andremo a Barcellona e forse a Magny Cours, ma francamente non so come si potrà andare avanti”. 

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