Tutto come previsto per Marquez, il Kaiser del Sachsenring che vince qui da 8 anni e non fallisce mai sulla micro-pista della Sassonia. Era Marc il primo che sapeva di doversi giocare nel miglior modo il jolly e non ha lasciato scampo a nessuno.
“Era una di quelle gare in cui dovevo vincere, non riuscirci sarebbe stata una sconfitta - conferma - L’obiettivo è sempre stato prendere quei 25 punti. Mi ero fatto una promessa, dedicare la mia prima vittoria a Nicky Hayden e la sua famiglia e oggi posso farlo”.
Forse sperava che fosse più semplice e invece le sorprese non sono mancate anche per lui.
“Prima della gara avevo tutto sotto controllo e credevo di dovermela giocare con Pedrosa - racconta - Invece dopo qualche giro Folger mi ha passato, non me lo aspettavo, mi sono rimesso davanti e pensavo avesse un calo. Invece continuava a starmi alle costole, non mollava. Negli ultimi 5 giri ho spinto ancora di più, non mi sembrava una buona idea arrivare all’ultima curva con un pilota tedesco su un circuito tedesco” ride.
I 25 punti lo hanno anche messo in testa alla classifica, un’altra sorpresa ma ben più piacevole.
“Santi, il mio capotecnico e amico, quando 3 gare fa ero indietro di 37 punti mi diceva: non preoccuparti, andrai in vacanza davanti a tutti. Io lo guardavo e pensavo: cosa avrà bevuto? - ride- Invece è andata così, ma so anche che siamo quattro piloti in 10 punti e che praticamente dopo la pausa estiva di ricomincerà tutto da capo”.
Qual è allora la strategia?
“Avere obiettivi diversi a seconda dei circuiti - risponde - Ad Assen un podio andava bene, qui invece bisognava vincere. Il campionato è ancora lungo, l’importante è la costanza, non avere grossi cali”.
Anche la Honda gli darà una mano e infatti le vacanze di Marquez e Pedrosa saranno un po’ più corte, con due giorni di test a Brno il 17 e il 18 luglio.
“La nostra moto è ancora un po’ instabile nelle curve veloci, anche qui al Sachsenring - lamenta - Per quelle prove arriverà qualche piccola novità”.
PEDROSA: IN GARA PIÙ LENTO CHE NEL WARM UP - Tutto sommato è contento anche Pedrosa per il suo 3° posto. Dani si aspettava di meglio, ma alla fine dei conti anche lui ha recuperato punti in classifica e ora è a -26 dalla vetta.
“Un podio è sempre importante, ma nel warm up avevo un passo migliore - osserva - Nei primi giri mi sentivo bene e quando Folger mi ha passato volevo seguirlo. Dopo poco però il posteriore ha iniziato a slittare, solitamente questa è una pista in cui si può gestire questo problema ma oggi non ci sono riuscito. Perdevo sempre più terreno, soprattutto nelle curve a sinistra”.
Il bilancio è comunque positivo.
“Perché alla fine sono riuscito a essere sempre veloce in un fine settimana difficile - dice - Questo è un campionato in cui non si possono fare previsioni e quindi bisogna essere pronti a ogni situazione”.
Ed è questo il punto su cui Dani lavorerà con la sua squadra.
“Con Giacomo Guidotti - suo capotecnico dall’inizio della stagione - ci stiamo conoscendo sempre meglio e imparando gara dopo gara. L’obiettivo è riuscire a fare lavorare bene le gomme in ogni condizione ed essere più costanti”.