Leon Haslam si era presentato a Donington Park per ben figurare e ci è riuscito pienamente: il pilota britannico vive a pochi chilometri dal tracciato inglese e con il suo leggendario papà organizza corsi di guida per amatori e motociclisti che vogliono migliorare la propria guida.
E proprio nella guida Leon, attualmente impegnato nel BSB con una ZX10RR priva di aiuti elettronici, ha fatto la differenza, riuscendo a salire sul secondo gradino del podio, portando al team Puccetti il primo grande risultato in SBK: “sono molto felice perché il mio obbiettivo con questa wild card era la top five -ha iniziato il discorso Leon- ma poi, turno dopo turno ho cambiato idea…”
Quale era il tuo obbiettivo reale, quindi?
“Oggi volevo correre per salire sul podio, e ce l’ho fatta. Devo essere sincero, le cadute di Davies e Rea mi hanno agevolato la vita ma, si sa, queste sono le corse ed io ne ho approfittato e sono davvero felice perché questa è veramente la gara di casa mia, io vivo qui vicino. Questo podio è come un bel regalo per me e per il team manager Manuel”.
Hai guidato la Ninja SBK Puccetti, diversa dalla tua nel British. Come la hai trovata?
“Questa Kawasaki va forte. La Ninja ha una ottima base ed il setup deciso con la squadra era perfetto. Mi mancava solo un po' di prestazione dal motore, in accelerazione, ma è normale, essendo questo un team privato e debuttante nella Suberbike. Ora resto concentrato per la seconda manche di domani ed il mio futuro agonistico lo deciderò nei prossimi mesi”.