E' durato due anni il periodo oscuro della Suzuki nel Mondiale Superbike. Infatti, dopo il secondo posto conquistato da Leon Haslam nel 2010 con la GSX-R del team Alstare, c'erano state due stagioni difficili nelle quali al moto che quest'anno festeggia il milionesimo esemplare non aveva raccolto i risultati sportivi che forse meritava. Ora con il miglior tempo nei test di Phillip Island, sembra che sia tornato il sereno anche per la Casa giapponese che, lo ricordiamo, pur avendo sempre partecipato al Mondiale Superbike ha raccolto solo un titolo iridato, quello del 2005 vinto da Troy Corser.
UN SOLO MONDIALE - Strano destino quello della quattro cilindri di Hamamatsu che apparsa nel 1985 nella versione GSX-R è stata da subito uno dei simboli della Superbike ma non ha ottenuto le vittorie che ci si sarebbero aspettate, viste le performance della moto stradale.
Come detto, nel Campionato Mondiale la Suzuki ha vinto solo una volta con Corser, sempre sotto le insegna del team Alstare di Francesco Batta, squadra per la quale ha corso nel 2007 Max Biaggi al suo primo anno di Superbike (3° nella classifica finale). Tra i piloti che l'hanno portata nelle prime posizioni troviamo il già citato Leon Haslam, Gregorio Lavilla, Sylvain Guintoli, Max Neukirchner, Fonsi Nieto e soprattutto Pierfrancesco Chili, oltre a James Whitham.
La GSX-R 1000 ha vinto ben quattro titoli Superstock con James Ellison (2001, europeo), Vittorio Iannuzzo (2002, europeo), Michel Fabrizio (2003, europeo) e Alessandro Polita (2006, Fim Cup)
PROTAGONISTA OVUNQUE - Ma la Suzuki GSX-R non ha animato soltanto il mondiale ma anche molti campionati nazionali. In Italia non ha mai vinto il titolo SBK ma ha conquistato due titoli Superstock con Roberto Antonello (2001) e Alessandro Polita (2005).
Ben diverso il risultato negli Stati Uniti dove la Casa giapponesi ha vinto il titolo AMA Superbike quasi ininterrottamente dal 1999 al 2009 - con la sola eccezione del 2002 - andato per sette volte a Matt Mladin e tre a Ben Spies. Negli ultimi tre anni è stata la Yamaha a vincere ma la GSX-R è stata massicciamente presente nelle zone alte della classifica: Tommy Hayden e Jake Zemke hanno concluso alle spalle di Hayes nel 2010, ben cinque Suzuki (la migliore guidata da Blake Young) seguono ancora Hayes nel 2011, mentre sono Young e Roger Hayden sono finiti alle spalle del solito Hayes nel 2012.
Meno ricco il palmares Suzuki nel BSB dove compare una sola volta come vincitrice del titolo nel 2004 con John Reynolds. Nel 2011 Tommy Hill (Yamaha) strappò il titolo sul filo di lana a John Hopkins, mentre nel 2012 è stato Josh Brookes a farsi precedere da Shane Byrne (Kawasaki) ma ha avuto la meglio su Hill.
Nessuna soddisfazione nelle ultime due edizione dell'IDM, il campionato tedesco con Stamm 14° nel 2011 e con Resch (decimo) nel 2012.
Top ten in Francia con Freddy Foray sesto nel 2011 e Philippe Vincent quarto nel 2012, alle spalle di Kawasaki e BMW.
A questi risultati vanno, ovviamente, aggiunte anche le belle prestazioni nel Mondiale Endurance dove la Suzuki è da sempre protagonista assoluta considerando l'impegno diretto (o indiretto) della Casa nelle maratone francesi - Bol d'Or e 24 ore di Le Mans - e nella Otto ore di Suzuka.
IL RISVEGLIO DEL 2012 - Tutto questo, però è il passato. Nella scorsa stagione il compito di portare ai vertici la Suzuki è spettato a Leon Camier, giubilato dall'Aprilia al termine del 2011. Il britannico - che non ha potuto contare sull'apporto di Hopkins non a posto fisicamente - è stato protagonista di bel crescendo, tanto da salire sul podio al Nurburgring. Nonostante abbia saltato alcuni test importanti tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013 (il team stava completando le moto in versione 2013) Camier si è presentato subito alla grande nei primi test di Phillip Island. Se i risultati saranno confermati nei prossimi test di lunedì (stanotte in Italia) e soprattutto nelle prove e nella gara del prossimo week end, sarà opportuno iscrivere la Suzuki del team FIXI-Crescent tra i candidati al titolo 2013.
Foto Studio Zac