SBK, Buzzoni: "Unito due eccellenze"

Il General Manager del team BMW crede nelle due "anime" del team


Ha un compito tra i più difficili del Mondiale Superbike: far vincere il titolo alla BMW. Andrea Buzzoni, Direttore di BMW Motorrad Italia è il General Manager del BMW Motorrad GoldBet SBK Team, squadra ufficiale della Casa di Monaco.

Dopo anni di esperienze non del tutto soddisfacenti, nel 2013 la BMW ha deciso di mettere il proprio potenziale tecnico a disposizione della squadra più vittoriosa del Mondiale Superbike, la Feel Racing che dal 2011 collabora con BMW Italia prima nella FIM Cup Superstock e poi in Superbike.

Considerando l'esperienza della squadra e la potenza tecnica ed economica della Casa tedesca i margini di errore sono ridotti al minimo...

- Venite da una stagione nella quale nessuna delle due strutture dalle quali è nato il team attuale, ha ottenuto i risultati che forse si aspettava. Perché dovreste fare meglio?

"Perché con l'assetto attuale - ci ha detto il quarantatrenne manager di BMW Italia  - abbiamo unito il meglio delle due strutture. Da una parte il team che ha vinto di più in Superbike e dall'altra gli uomini che sono stati vicini a Marco Melandri consentendogli di conquistare più vittorie di tutti nel 2012".

Nel corso della conferenza stampa più volte è stata sottolineata la volontà di garantire all'interno del team uno costante scambio di informazioni, sotto la responsabilità tecnica di Andrea Dosoli, mentre quella sportiva è affidata a Serafino Foti.

- Quest'anno avete modificato profondamente il team inserendo gli uomini che seguivano Melandri e Alberto Colombo che è stato vicino a Davies nel 2012. A parte il fatto che voi eravate "cugini" e già collaboravate, non pensi che si tratti di una tendenza che rischia di snaturare le squadre?

"Penso che sia importante garantire ai piloti la fiducia verso le persone che gli sono vicine. Quindi, sempre più, si muoveranno anche i tecnici insieme ai rider".

Buzzoni e il team- Parliamo di mercato: ha ancora senso in questo momento di grande crisi delle supersportive, investire nelle competizioni stradali?

"Bisogna precisare che le difficoltà del mercato riguardano soltanto il Sud Europa. La BMW ha fatto il record di vendite nel mondo e questa è la risposta più concreta alla domanda".

- Tra pochi giorni inizierà il primo Campionato Superbike gestito dalla Dorna. Cosa ti aspetti da questa nuova conduzione?

"Innanzitutto c'è da dire che Infront ha fatto un lavoro eccellente e la Dorna non ha certamente bisogno di presentazioni. Questo per quanto riguarda il passato e l'oggi. Per quanto concerne il futuro, - aggiunge Buzzoni - penso che ci siano delle peculiarità che la Superbike non deve perdere: la vicinanza delle moto a quelle presenti sul mercato e la destinazione dell'evento agli appassionati più competenti e preparati. La discussione intorno all'abbassamento dei costi è senza dubbio positiva, soprattutto in questi momenti ma stiamo discutendo su come farlo senza snaturare il Campionato".

- Significa che siete favorevoli alla Superstock evoluta?

"Non voglio entrare nei dettagli tecnici perché la discussione è aperta e si concluderà entro maggio. Posso solo dire che secondo me il successo della Superbike non dipende da 20 cavalli in più o in meno. E' fondamentale mantenere quelle caratteristiche che hanno decretato il successo della formula in questi anni. Visti i continui colloqui, penso che alla fine si troverà una soluzione che soddisfi la maggioranza".

- Torniamo al Mondiale 2013: su Marco Melandri non c'è poco da aggiungere, visto che senza la sfortuna (o gli errori?) della seconda parte della scorsa stagione il ravennate ha rischiato di vincere il mondiale. Ma perché Davies?

"Perché Chaz è un ragazzo fantastico che già nel 2012 ha dimostrato la sua competitività . E' la prima volta che si trova in un team ufficiale e potrà mettere in pratica il suo metodo di lavoro che è quello di un costante miglioramento senza exploit estemporanei. Penso che rappresenti la Superbike del futuro".

Per Andrea Buzzoni è iniziata una stagione particolarmente impegnativa, perché a fianco dell'impegno come General Manager del BMW Motorrad WSBK team continuerà quello come Direttore di BMW Motorrad Italia.

Articoli che potrebbero interessarti