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Rossi fratturato, mondiale finito

L'incidente a Valentino nel momento peggiore della stagione: 6 GP in 8 settimane

Moto - News: Rossi fratturato, mondiale finito

Miglior tempo di Lorenzo, davanti a Dovizioso e Pedrosa, nella seconda giornata di prove libere, classe MotoGP, valevole per il GP d'Italia.  Rossi quarto, ma ricoverato in clinica mobile per una caduta a sedici minuti dal termine della sessione; Stoner sesto.

Parla il dottor Macchiagodena: "Si tratta di una frattura esposta al quarto distale della tibia destra. L'osso è uscito ed è stata effettuata una parziale riduzione in loco. Il pilota è in anestesia perché è molto sofferente. Sarà trasferito in elicottero a Firenze, oppure Massa per una riduzione definitiva a cui seguirà una immobilizzazione esterna. Definire il periodo per il recupero è difficile, ma saranno due o tre mesi".

L'infortunio di Rossi arriva nel momento peggiore della stagione, alla vigilia di un periodo nel quale il Motomondiale propone sei gare in otto settimane. Rossi in carriera è caduto poco, nelle rare volte in cui è successo non ha mai riportato danni gravi, e quando è successo, per un motivo o l'altro, il calendario gli ha concesso respiro. L'ultima volta, quando l'eruzione del vulcano dal nome impossibile, in Islanda, ha costretto l'organizzatore a posporre il GP del Giappone, concedendogli un bonus, in termini di tempo, per recuperare il danno subito alla spalla per una caduta con la moto da cross. La stessa spalla che ancora gli fa male, e per la quale si prospettava la possibilità di un intervento, a fine stagione.

La situazione in casa Yamaha e rovesciata, rispetto al passato, quando capitava che Lorenzo si fratturasse e fosse costretto a contenere Valentino come poteva. Oggi è il campione italiano che, se la diagnosi verrà confermata, si troverebbe a dover difendere menomato le proprie chance contro il compagno di squadra. che, tra l'altro, sta vivendo, quanto a stato di forma, giorni tra i migliori della carriera in MotoGP.

E' un momento che può risultare decisivo non solo per il campionato, ma anche per le decisioni che il pilota italiano e la Yamaha devono assumere per il futuro.

 

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