Al termine di una stagione lunghissima e avara di soddisfazioni, unico podio quello di Jerez ed un paio di medaglie nelle sprint, Fabio Quartararo fa i conti con una Yamaha di cui ha vissuto anche i momenti migliori. Tra tutti il francese sorprendentemente ricorda con più affetto gli esordi, quelli privi dalle pressioni delle aspettative, più sue che degli altri. Gli occhi sono quindi volti al futuro, quando nei test di Martedì la Yamaha schiererà nuovamente il V4 accogliendo tra le sue file anche il fresco campione del mondo della SBK Toprak Razgatlioglu..
Se riguardi al tuo passato, al di là del titolo quale è il ricordo migliore che conservi della M1?
"Direi la pole a Jerez nel 2019 - esordisce Quartararo - penso di essermi divertito più che nella stagione in cui ho vinto il titolo. Perchè se cadevi non importava, era un anno di apprendimento, se chiudevi nella top dieci la volta dopo avresti potuto fare meglio. Il risultato non importava, era la stagione in cui la pressione era a zero e quindi è stato l'anno in cui mi sono divertito di più".
Questo perchè dopo il titolo hai vissuto una pressione maggiore?
"Non si tratta solo della pressione, perchè nel 2021 se anche chiudevo quarto non ero soddisfatto, ma non neanche soltanto dei risultati. Nel primo anno non hai aspettative e non sai cosa aspettarti sin dalla prima gara, eri lì solo per dare il massimo. Chiudere 2° o 5° era fantastico, se eri 10° avevi qualcosa da imparare, se cadevi era esperienza, questa è la differenza".
Senti di aver avuto abbastanza influenza in questi anni nello sviluppo della Yamaha?
"Ci ho provato, ovviamente come pilota devo dare il mio feedback e so di cosa ho bisogno per andare più veloce, ma poi non sono io a dover trovare più grip, potenza o aerodinamica sulla moto. Quindi il mio feedback principale è quello di dare il massimo in pista. Credo di aver avuto una buona influenza anche se sfortunatamente non abbiamo ancora trovato ciò di cui abbiamo bisogno, ma penso che i miei commenti siano stati giusti".
Hai seguito i test ad Aragon con Toprak e Dovizioso?
"Non ho parlato con loro a livello tecnico, in fondo martedì ci saranno i test ed i risultati di Aragon non erano così importanti. Con Toprak ho parlato per una mia curiosità personale della sua esperienza su questa MotoGP, piuttosto che dei dettagli tecnici della moto, anche se in passato aveva già avuto un primo approccio. Penso che sarà più importante vedere come staranno le cose martedì".
Nelle ultime settimane c'è chi ha accostato Acosta a Schwantz, ma lo stesso accostamento potrebbe valere anche per te.
"Non ho mai visto correre Schwantz, solo i suoi risultati. Ovviamente è un grande nome di questo sport ed è bello vedere il mio nome accostato al suo. Personalmente cerco solo di dare il massimo, quest'anno ho imparato che spingerò allo stesso modo sia che io sia primo, quinto o decimo. Penso che questo sia stata la mia crescita in questa stagione".
Secondo Miller ai test dovreste avere a disposizione una moto a testa.
"Spero che sia più di una, perchè una sola caduta alla 4 nella mattinata rovinerebbe i test. Dovremmo anche avere un nuovo telaio".





