La storia assomiglierebbe a una favola, una Honda libera per il team con cui ha iniziato in MotoGP e per la gara di casa. I test a Motegi fatti solo qualche giorno prima. Sembrerebbe che il destino abbia preparato un tappeto rosso per il ritorno di Stoner in MotoGP, almeno per una gara. Quando si è avuta la notizia che Bradl sarebbe dovuto sottoporsi a un operazione, il pensiero di tutti come sostituto è andato a Casey.
Anche i piloti in prima fila si sono pronunciati su questa possibilità. Marc Marquez è stato il più entusiasta: “sarebbe come un sogno che diventa realtà, sarebbe veramente interessante correre contro di lui. Ci sarebbe un altro campione del mondo in pista”. Più ironici commenti di Rossi e Crutchlow. Valentino ha commentato: “spero di essere in gran forma il prossimo fine settimana! Nel caso tornasse”. Cal invece ha detto: “sono assolutamente contrario. Lui lì è troppo veloce, significherebbe finire la gara una posizione più indietro”.
Anche Colin Edwards non ha rinunciato allo scherzo e ha dato del suo meglio su Twitter rivolgendosi direttamente all’australiano. “Casey prendi una tuta e raggiungi l’Isola. C’è un Honda libera (anche se non ne hai bisogno, lì una Ducati è abbastanza per te)” il suo messaggio.
A smorzare ogni speranza ci ha però pensato Livio Suppo. Basta arrivare vicini al team principal della Honda per ottenere la risposta, senza neanche fare la domanda: “no”. Le sue motivazioni sono chiare: “sarebbe pericoloso per lui, non corre da quasi un anno e ha fatto solo qualche giorno di test”. Se Casey si proponesse in prima persona forse le cose potrebbero cambiare, “lo conosco bene, se ne avesse intenzione mi avrebbe già chiamato. E non lo ha fatto”, sgombera ulteriormente il campo da ogni ipotesi.
Anche strategicamente sarebbe una mossa rischiosa, Stoner nella ‘sua’ Phillip Island potrebbe vincere e essere un elemento di disturbo proprio in momento cruciale per la stagione di Marquez. Già lo scorso anno Pedrosa era finito a terra tentando di resistere a Casey e rinunciando alla possibilità di giocarsi il mondiale fino all’ultimo GP. Non sembra che in HRC vogliano correre il rischio di vivere per due volte lo stesso episodio.