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SBK, BSB, Josh Brookes campione 2020 del British Superbike

In sella alla Ducati V4-R di VisionTrack PBM, l'australiano ha conquistato il secondo alloro di carriera nel campionato d'oltremanica al termine di una rocambolesca stagione coronata con la doppietta di Brands Hatch

SBK: BSB, Josh Brookes campione 2020 del British Superbike

La stagione 2020 del BSB British Superbike è stata una delle più combattute, rocambolesche ed emozionanti di sempre. Nella finalissima di Brands Hatch, disputatasi nel week-end appena trascorso, le tre gare in programma hanno sancito il definitivo trionfo di Josh Brookes e VisionTrack PBM Ducati. Al secondo anno con la compagine diretta da Paul Bird, l'australiano è così riuscito a bissare il successo del 2015 quando correva tra i ranghi del Team Milwaukee Yamaha. Un trionfo tanto voluto quanto cercato, coronato con la doppietta sul rinomato tracciato ubicato nei pressi di West Kingsdown (nella contea inglese del Kent).

Complice l'emergenza sanitaria legata alla diffusione del COVID-19, il calendario del campionato d'oltremanica è stato completamente stravolto dal promoter MSV Racing: niente Showdown (i cosiddetti playoff di fine stagione riservati ai primi sei della classifica piloti), solamente sei appuntamenti da tre gare ciascuno. Una decisione sofferta, ma necessaria per far fronte a tale situazione. Rigorosamente a porte chiuse, tutte le diciotto manche si sono rivelate un vero e proprio terno al lotto con addirittura otto differenti vincitori, in puro stile BSB.

Reduce da un 2019 da protagonista, beffato per una manciata di punti dall'allora compagno di squadra Scott Redding, Josh Brookes è arrivato a questo 2020 con tutti i favori del pronostico. Tuttavia, lungo il suo cammino si sono ben presto inseriti diversi avversari e fattori di natura tecnica: prima Honda Racing UK con l'inedita CBR 1000RR-R SP guidata dai fratelli Andrew e Glenn Irwin, il nuovo team-mate Christian Iddon, passando per la rinascita delle due McAMS Yamaha di Jason O'Halloran e Tarran Mackenzie in sella all'aggiornata YZF-R1 e terminando (ultimo, ma non meno importante) con l'introduzione del nuovo "gommone" 200/65 da parte del fornitore Pirelli.

Proprio questo conclusivo aspetto ha scombinato e non poco le carte in tavola del British Superbike. Già utilizzata nel World Superbike la passata stagione, la nuova carcassa posteriore ha completamente ribaldato i valori in campo nelle prime gare: dopo tanto tempo si è così tornati a parlare del tema gomme nella terra d'Albione, con formazioni aventi vistosi problemi di chattering all'avantreno (una conseguenza dovuta alla maggior aderenza sull'asfalto dello pneumatico 200/65).

Nelle prime uscite, chi ne ha risentito maggiormente sono state le tre Ducati Panigale V4-R della griglia. In Casa VisionTrack PBM, nonostante un debutto avaro di soddisfazioni a Donington 'National', dal round successivo di Snetterton si è cercato di compensare la carenza in questione attraverso svariati accorgimenti. Rispetto agli altri avversari, non si è lavorato solo ed esclusivamente a livello di set up sulla moto, infatti i piloti lo hanno fatto bensì su loro stessi girando intorno alle difficoltà.

È il caso di Josh Brookes che, seppur non dominando in lungo e in largo come nel 2019 assieme a Redding e Bridewell, a poco a poco ha iniziato a portare a casa risultati di spessore come solo lui sa fare. Arrivata la prima vittoria del 2020 nel secondo round, a partire da Oulton Park il "Bad Boy" del BSB ha cambiato atteggiamento in parallelo al primo importante colpo di scena: il ritiro in Gara 2 di Glenn Irwin, fino a quel momento il vero mattatore della stagione. Uno zero che ha rilanciato le quotazioni di classifica dell'australiano.

In tal senso, la seguente affermazione nella seconda gara sul layout 'Grand Prix' di Donington Park lo ha fatto balzare al comando delle operazioni in campionato. Salire sul gradino più alto del podio da capo-classifica, ha sbloccato in positivo i suoi pensieri e la sua mente. Più ragioniere rispetto ad altre circostanze, Brookes ha messo in mostra tutta la propria esperienza maturata nel corso degli ultimi anni. Una volta giunto a Brands Hatch, la pista in cui ha ottenuto più vittorie nel contesto del British Superbike, a nulla sono serviti gli assalti nel finale specialmente da parte di Jason O'Halloran (primo degli inseguitori in graduatoria). Se in Gara 1 si è ritrovato giù dal podio, nelle restanti due non c'è stato nulla da fare: doppietta-capolavoro, con i 20 giri al cardiopalma di Gara 3 conclusi con un solo secondo di vantaggio sulla coppia McAMS Yamaha.

Per Josh Brookes il secondo titolo di carriera, nientemeno che il quarto per il binomio Paul Bird Motorsport-Ducati: due conquistati con Shane "Shakey" Byrne e la Panigale R bicilindrica nel 2016 e 2017, altrettanti con la Panigale V4-R. Quattro allori tutti messi a frutto con le moto della Casa di Borgo Panigale, un traguardo grandioso che pone (anche se non direttamente) il tricolore sul tetto del Regno Unito. Adesso, la testa di piloti e squadre è già rivolta al 2021, quando il BSB British Superbike prenderà il via ad Oulton Park (1-2-3 maggio).

CALENDARIO 2021:

- Oulton Park (1-3 maggio)

- Thruxton (4-6 giugno)

- Snetterton 300 (18-20 giugno)

- Knockhill (9-11 luglio)

- Brands Hatch GP (23-25 luglio)

- Donington Park 'National' (6-8 agosto)

- Cadwell Park (20-22 agosto)

- Silverstone 'National' (10-12 settembre)

- Oulton Park (17-19 settembre)

- Donington Park GP (1-3 ottobre)

- Brands Hatch GP (15-17 ottobre)

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