Guidala come se l’avessi rubata. La Sprint Race in una frase per una gara che non consente tattiche né finezza. Ma solo brutale attacco.
Non è stata colpa in senso stretto di Luca Marini l’incidente che ha travolto Enea Bastianini, ma solo l’inevitabile conseguenza di questo tipo di manifestazioni - non ci sentiamo proprio ad identificarle con la parola Gran Premio, e non solo per il chilometraggio ridotto - in cui a venire premiata è principalmente l’aggressività. Che non è tutto sia ben inteso, ed infatti la prima Sprint Race della MotoGP non la ha vinta Jorge Martin, bensì Bagnaia, che ha sicuramente la Ducati più in mano del rivale spagnolo del team Pramac.
Il fatto è che nel Gran Premio tradizionale emerge la qualità del pilotaggio nel suo complesso, quindi velocità, costanza, gestione, intelligenza, precisione. Lo sprint invece è tutto e subito e basta pochissimo per vedersi rovinare il fine settimana, come ha imparato a sue spese non solo Bastianini, che peraltro ha rimediato anche una frattura della scapola destra, ma anche Quartararo.
Vogliamo continuare così perché ormai fa figo fregarsene della tradizione? Quarantadue gare, con 21 stile autoscontro da luna park? Facciamolo, freghiamocene del fatto che tradizione fa rima con esperienza, ma non aspettiamoci di vedere tutti e ventidue i piloti in perfetta forma a metà campionato. Una cosa che influirà, e come se influirà, anche sull’esito del mondiale.
Da oggi quella che era la 500, divenuta poi MotoGP, è uno sport diverso. Come il Pentathlon a cui hanno cancellato l’equitazione per inserire un percorso di guerra. Quasi come se nella maratona o nei 10.000 inserissero una prova sui 100 metri, o un 400 a tutta. Avrebbe senso? Secondo noi no perché si creerebbe una equazione fra specialità diverse.
Intanto questo primo Gran Premio dell’anno, compresso fin dal venerdì in una orgasmica ricerca della prestazione limite, del tutto subito, abbiamo già perso due piloti, Pol Espargaro e probabilmente Enea Bastianini. Se siete fra quelli che vogliono tutto subito vi sarete divertiti. Noi, invece, siamo fra quelli che pensano che il piacere vada assaporato.
E adsso aspettiamo di arrivare su piste, come l'Argentina, dove non si è provato prima per due giorni e che solitamente non sono pronte fin dal venerdì, cioè sporche e con pochissimo tempo per la messa a punto. E attenzione a quanto detto da Bezzecchi a Sprint Race conclusa: "questa prima gara serviva per prendere le misure, d'ora in avanti saprò come comportarmi". Due pugili sul ring fanno un incontro di boxe. Tre sono già una rissa.
Portimao Sprint Race, una gara orgasmica: ma il piacere va assaporato
Se siete fra quelli che vogliono tutto subito vi sarete divertiti. Noi, invece, siamo fra quelli che pensano che l'aspettativa del piacere, della mossa di classe, sia migliore di una orgasmica ricerca della prestazione limite

