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Occhi spalancati a Portimao: la prima Sprint race sarà una gara al buio

Dobbiamo attendere la prima gara breve per capire i valori in campo delle singole accoppiate pilota-moto, perché a seconda di questi avremo dei piloti che sapendo di poter meglio figurare nella sprint piuttosto che nel GP tradizionale, o viceversa, si impegneranno maggiormente nell’uno o nell’altro. Dubbi sulla scelta della Michelin anteriore

Occhi spalancati a Portimao: la prima Sprint race sarà una gara al buio

Ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi al nuovo formato di prove. Quel che è certo è che la giornata è sicuramente più sincopata e compressa. Si lavora per l’accesso alla Q2, più che la messa a punto di fino delle moto, ma Portimao racconta solo una parte della verità e questo perché il Gran Premio è stato preceduto da una due giorni di prove durante il quale bene o male l’assetto è già stato sistemato.

Già dalla prossima gara, in Argentina, una pista che nella prima giornata si presenta solitamente con l’asfalto sporco e con poco grip, le cose saranno diverse. L’imperativo categorico per tutti è trovare una messa a punto decente per essere subito veloci. Non bisognerà sprecare tempo.

Più di un pilota, inoltre, a questo punto ritiene del tutto inutile l’FP3, che peraltro disputandosi al mattino presenta solitamente condizioni di temperatura dell’aria e dell’asfalto ben diverse sia da quelle pomeridiane che della gara.

Dobbiamo, poi, attendere la prima Sprint Race (perché la Dorna non ha ha chiamata Speed Race così da non copiare la F1?) per capire i valori in campo delle singole accoppiate pilota-moto, perché a seconda di questi avremo dei piloti che sapendo di poter meglio figurare nella sprint piuttosto che nel GP tradizionale, o viceversa, si impegneranno maggiormente nell’uno o nell’altro. L’obiettivo infatti in un campionato di 42 gare è quello di non sprecare nulla e portare a casa quanti più punti possibile.

Sorprese in ogni caso finora non ce ne sono state, quanto a valori in campo. Bisognerà appunto solo pesare il potenziale delle singole accoppiate nelle gare lunghe ed in quelle brevi. Perché al momento questo non è chiarissimo.

Non è del tutto evidente, peraltro, quale sarà la scelta delle gomme, perché se è scontata la soft posteriore, per l’anteriore c’è meno sicurezza nella decisione di montare una media o una soft. Moto e guida influiranno molto fra le due opzioni. Vedremo.

Quella di oggi è stata una giornata un po’ confusionaria, sia in pista che per noi, fra paddock e sala stampa: le procedure consolidate sono tutte saltate e l’impressione, come dicevamo è quella di una compressione dei tempi. Se ne sono accorti anche i piloti, chiamati, fin dal venerdì, a sopportare una pressione maggiore per l’accesso in Q2. Siamo in acqua libera, tutti. E lo siete anche voi tifosi/spettatori, che poi siete i fruitori finali di questa rivoluzione. Quelli che dovranno decretare la riuscita o meno di questa rivoluzione.

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