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MotoGP, Acosta: "Chi scommette su dove andrò nel 2027 ha il 50% di vincere o perdere"

"Personalmente so di avere alle spalle un buon team e di non dovermi preoccupare. Quest'anno ho capito di dover essere più calmo nell'atteggiamento. Il nervosismo ha solo peggiorato la situazione"

MotoGP: Acosta:

È sbarcato in MotoGP con l’aurea del predestinato, ma qualche errore e una KTM non sempre all’altezza lo hanno portato a rendere meno del previsto, o comunque meno di quanto avrebbe voluto. Pedro Acosta è attualmente quinto nella classifica generale con 260 punti, ma pur essendo il migliore tra i piloti di Mattighofen non sempre è riuscito a guardare al bicchiere mezzo pieno. Per farcela ha dovuto intraprendere un deciso cambio di atteggiamento che ora gli sta permettendo di presentarsi ai weekend di gara maggiormente rilassato.

“Essere insoddisfatto e arrabbiato con me stesso perché i risultati non arrivavano peggiorava la situazione facendo diventare tutto più difficile. Adesso invece sono abbastanza calmo. Sono consapevole di dare il 100% e di tirare fuori il massimo dal pacchetto che ho a disposizione. Dunque, se qualcosa non è sotto il mio controllo  non me la prendo”, ha confessato al sito ufficiale MotoGP.com.

In KTM sanno esattamente che devono lavorare. Sono consci di dover fare un passo avanti per poter lottare per qualcosa, ed essere costantemente sul podio. Non si può ottenere tutto dal giorno alla notte. Personalmente devo cercare di stare tranquillo e se qualcosa deve arrivare, arriverà. Quando sei competitivo tutto è aperto”, ha proseguito nel suo ragionamento proiettandosi poi al futuro rappresentato dal 2027, anno in cui entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico e in cui la griglia di partenza potrebbe essere molto diversa.

“Sarà una lotteria”, ha replicato alla domanda sull’importanza dei prossimi test invernali e sui primi GP del campionato venturo nell'ottica del Mondiale della rivoluzione.

“Non vedo l’ora di tornare a correre in Europa. Per la nostra moto Portimao e Valencia sono piste favorevoli, come era stato il Balaton. Nel 2024 in Portogallo ero andato bene e credo che ci si potrà arrivare in una forma ancora migliore. Guardando al 2027, chi scommette ha una possibilità del 50% di vincere o perdere. Per quanto mi riguarda so di avere un buon team alla spalle e di non dovermi preoccupare, ha concluso.

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