Secondo nella Sprint, terzo nel Gran Premio: Pedro Acosta può festeggiare a Portimao un altro doppio podio, dopo quello conquistato nello scorso appuntamento in Malesia. Una conferma del buono stato di forma mostrato dal due volte iridato e dalla KTM in questo finale di campionato, in cui hanno centrato il quinto podio domenicale della stagione, portandosi a soli tre punti di distanza dal quarto posto della classifica iridata, occupato da Francesco Bagnaia.
“Non è stato facile. Sappiamo che solitamente facciamo fatica in questo genere di gare in cui partiamo con meno aderenza rispetto ai nostri rivali. In ogni caso, siamo riusciti a gestire nel migliore dei modi e sono di nuovo sul podio - ha commentato il 20enne. parlando della sua gara - Dopo la sosta estiva volevamo trovare la costanza per stare regolarmente tra i primi 5 e sembra che siamo riusciti a trovarla e siamo facendo delle buone gare. Oggi Marco e Alex sono stati molto più veloci di me nella prima metà di gara. Poi sono riuscito a recuperare, ma era già troppo tardi. Dobbiamo essere contenti, perché a inizio stagione facevamo molta più fatica rispetto ad ora”.
La velocità mostrata da Alex Marquez nel finale non ha sorpreso Acosta, che è rimasto più stupito del grosso gap incassato a inizio gara.
“Mi ha sorpreso quanto siamo stati lenti all’inizio rispetto a loro. Ma, come dicevo a inizio weekend, sappiamo cosa abbiamo a disposizione. Quindi, dobbiamo essere sinceri con noi stessi e non dobbiamo frustrarci. Conosciamo i nostri punti deboli e ci stiamo lavorando. La verità è che ci vorrà tempo, ma stiamo disputando delle gare positive e mature - ha osservato - Sappiamo dove siamo e siamo andati abbastanza bene a fine gara, ma se prendo 6 secondi all’inizio, anche se vado molto veloce alla fine non ho abbastanza tempo per recuperare. Dobbiamo continuare su questa linea perché ritengo che sto migliorando molto come pilota”.
I sei secondi incassati dai rivali sono dovuti al fatto che la moto si comporta in modo diverso con il serbatoio pieno?
“No, è perché non abbiamo trazione - ha risposto - Secondo me, noi partiamo già così e per quanto caliamo, a fine gara arriva un momento in cui siamo tutti allo stesso livello. A essere sincero, ci sono gare in cui c’è qualcosa che non va all’inizio, ma non era questo il caso. Credo sia stata una gara molto mentale, in cui abbiamo dovuto soffrire e capire qual era il nostro posto. Alla fine sono morto cercando di raggiungere Alex, ma ho mostrando di avere un buon ritmo e senza consumare troppo le gomme”.
Sul fatto di essere più felice per la gara di ieri o per quella di oggi ha aggiunto: “Sono gare diverse. In quella di ieri ho potuto mostrare i miei punti di forza e ho dimostrato che, quando sono più o meno nelle stesse condizioni degli altri, posso stare lì con loro. Queste gare richiedono più maturità come pilota e consapevolezza. Alla fine, è questo quello che un giorno ti farà vincere un campionato: essere costantemente sul podio o nei pressi e non frustrarti quando va male, perché ti porterebbe a commettere un errore più grande. Dobbiamo continuare su questa linea, che credo sia quella che mi sta facendo migliorare”.
Il 20enne spagnolo si è poi concentrato sui progressi compiuti in questa stagione: “Ho commesso degli errori come tutti quanti. Sono andato lungo nella Sprint al Sachsenring e poi sono caduto nelle Qualifiche e nella Sprint in Ungheria. Abbiamo avuto diversi problemi tecnici in questa seconda parte dell’anno, come a Misano e in Giappone. Abbiamo perso molti punti e dobbiamo continuare a lavorare. Ma come dicevo prima, credo che quella di oggi fosse una gara per capire a che punto siamo e accettare che è un passo avanti, che un giorno ci porterà a fare qualcosa di importante”.
Nonstante la grande crescita compiuta da inizio anno, e i soli tre punti che lo separano da Bagnaia, l’alfiere KTM non è interessato più di tanto al quarto posto in campionato.
“È vero che se avessimo cominciato meglio la stagione avremmo potuto lottare per qualcosa in più. Come dicevo però, Alex è stato molto forte per tutta la stagione, mentre Marco ha fatto un passo avanti ed è tornato a essere uno dei migliori in campionato, dopo aver trovato qualcosa con l’Aprilia. Per questo (il terzo posto in campionato), non è una cosa a cui stiamo guardando. Dobbiamo andare avanti concentrandoci sul nostro obiettivo di essere costanti. Sembra che adesso siamo molto più vicini a essere sempre sul podio. È vero che in questo momento manca Marc in pista, ma stiamo facendo delle buone gare. Per questo, dobbiamo cercare di stare lì ed essere tra i migliori in campionato - ha affermato - Penso di aver guadagnato molti punti da metà stagione ad oggi e credo che l’importante sia continuare con questa progressione che stiamo portando avanti: volevo essere sempre tra i primi 5 e adesso sono quasi più sul podio che in Top 5. Penso che sia un passo importante, quindi dobbiamo continuare con questo ritmo”.
Pedro ha poi concluso parlando dell’importanza che ha avuto Dani Pedrosa sulla sua stagione.
“Questa è solamente la mia seconda stagione in MotoGP. Gli altri piloti hanno un sacco di esperienza e a me a volte manca quest’esperienza. Non soltanto in MotoGP, ma anche in campionato. Lui è un maestro in questo: ha disputato un sacco di gare, era uno dei migliori nell’era dei due tempi e vede le cose in un’altra maniera. Sono molto contento di avere Dani al mio fianco - ha riconosciuto - Adesso lo sto sfruttando di più rispetto allo scorso anno e sono molto grato di averlo accanto e per il lavoro che sta facendo per me”.
Photocredit: Pier Luca Brunetti




