Tu sei qui

SBK, Barnabò: “Non ho illuso Rea, Bautista l’ho chiamato 5 minuti dopo l’addio di Petrucci”

L’INTERVISTA – “Con Johnny ci ho parlato, anche con Iannone, non sono il colpevole del ritiro di Rea. Ho scelto Alvaro per due motivi ben chiari, con la nuova Ducati l’ho visto molto bene”

SBK: Barnabò: “Non ho illuso Rea, Bautista l’ho chiamato 5 minuti dopo l’addio di Petrucci”

Marco Barnabò non ha avuto alcun dubbio e alla fine il suo sogno è diventato realtà! Sarà infatti Alvaro Bautista a sostituire Danilo Petrucci in sella alla Ducati V4 nella stagione 2026 del Mondiale SBK.

Nella giornata di ieri il patron del team bergamasco era ad Aragon a seguire da vicino la prima volta dello spagnolo in sella alla nuova Panigale e, appena rientrato alla base, lo abbiamo intercettato, facendoci raccontare tutti i retroscena dell’arrivo del due volte campione Superbike.

“Come tutti voi ben sapete l’addio di Petrucci mi ha spiazzato non poco – ha esordito – Danilo mi chiamò la domenica prima di Balaton per comunicarmi la possibilità che aveva sul tavolo con BMW. 5 minuti dopo ho subito contattato Battistella, perché il mio obiettivo era quello di puntare su Alvaro Bautista,  dato che a mio avviso era la miglior soluzione presente sul mercato”.

Perché Alvaro è sempre stata la tua priorità?
“Io ho deciso di puntare su Bautista per due motivi: innanzitutto lui è un pilota che ha esperienza sulla Ducati, conosce infatti il metodo di lavoro e lo sviluppo, di conseguenza tutto ciò facilita il nostro lavoro all’interno del team. Inoltre Alvaro è un lavoratore instancabile: sarà anche vero che ha più di 40 anni, ma si allena in maniera incredibile, è un grandissimo professionista, ha vinto con la Ducati e ancora oggi è lì davanti a giocarsi le posizioni di vertice. Infine vorrei aggiungere anche il lato umano, dato che spesso viene a trovarci nella nostra hospitality e c’è un bellissimo rapporto, visto che lo conosciamo molto bene”.

Possiamo dire che Bautista rappresentava una sorta di porto sicuro?
“Direi di sì. Lui per me era la migliore soluzione presente sul mercato e sono convinto che potremo fare un bel lavoro assieme, dandogli tutto il supporto necessario”.

È vero che avevi la coda davanti al box per la Panigale?
“Posso dire di aver parlato con molti piloti, ma non ho fatto promesse a nessuno. Con Bautista abbiamo definito negli ultimi giorni e sono molto felice di tutto ciò”.

Anche Rea voleva la Ducati…
“Ecco, su questo argomento vorrei essere molto chiaro. Io ho parlato con Johnny, dato che lui era interessato alla nostra moto, ma alla fine non l’ho illuso, tantomeno mi sento il colpevole del suo ritiro. Ovviamente mi dispiace che il prossimo anno non correrà più, dato che la Superbike perde un grandissimo campione, ma come detto la mia priorità era quella di provare a prendere Bautista”.

E se Alvaro non fosse arrivato?
“Probabilmente avrei puntato su Rea, non lo nego. La mia priorità era quella di puntare su un pilota di esperienza, già presente in questo Campionato, senza andare alla ricerca di scommesse, dato che in squadra abbiamo già un giovane come Montella. Con Alvaro sapevamo che sarebbe stato più facile, inoltre Ducati ci teneva che continuasse con la nuova moto nel 2026".

Hai parlato anche con Iannone?
“Sì, confermo. Ho parlato anche con lui. Come ho detto ho parlato con diversi piloti”.

L’ultima vittoria di Bautista nel team factory risale ad Aragon. Ti preoccupa?
“È vero! Il prossimo anno però arriva la moto nuova e magari la Panigale V4 di ultima evoluzione può sopperire ad alcuni limiti derivanti dalla zavorra. Vedremo quindi cosa fare, di certo Bautista è carico e anche tutta la nostra squadra è contenta e motivata di poter lavorare con un campione come lui”.

Come l’hai visto sulla nuova moto ad Aragon?
“Molto bene, davvero. Di più non posso dire. Io sono molto felice che Bautista si unisca a Barni e anche lui è entusiasta, perché non aveva la minima voglia di smettere e penso sia evidente a tutti”.   

Articoli che potrebbero interessarti

 
 
Privacy Policy