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MotoGP, Zarco: "Il modo in cui mi muovo in curva mi avvantaggia sugli altri"

"A fare la differenza non sono le parti nuove sulla mia Honda, ma i piccoli aggiustamenti in corso di weekend. Le vibrazioni? Riesco a gestirle e quando l'anteriore mi dà fiducia so di poter essere veloce"

MotoGP: Zarco:

Come quasi in tutti i fine settimana in cui la MotoGP ha corso finora quest'anno, anche a Silverstone Johann Zarco si è rivelato il pilota Honda più in palla. Scattato dalla casella nove e giunto al traguardo in quinta piazza, il francese del team LCR ha potuto archiviare la Sprint Race con serenità e consapevolezza di poter alzare l'asticella.

"Partire dalla nona piazza qui non è semplice perché nella prima curva puoi usare tanta velocità, ma nella seconda non sai dove inserirti e la terza è complicata, per cui anche se avevo intenzione di recuperare, ho finito per perdere una posizione - ha ammesso nella sua analisi -  In generale l’avvio è stato buono, ho controllato bene la moto e sfruttato la gomma nuova pur essendo preoccupato per il passo. Alla fine, avendo tante informazioni a disposizione sono riuscito a gestirmi e sul finale, in trazione, ne avevo più dei migliori. Ho superato Miller che era in difficoltà,  bella è stata pure la lotta con Bagnaia e Quartararo, mentre Bezzecchi mi ha passato e come avevo già notato in Texas quando è in forma è inutile mettersi a battagliare con lui perché non lo passi. Comunque sono contento, un quinto posto è un ottimo risultato".

Ad avvantaggiare il 34enne anche il modo di stare in sella. "Il mio stile di guida e il modo in cui uso il corpo in curva qui mi hanno aiutato in trazione. Dal giro 5 al 10 la gomma è calata molto per cui ho cercato di gestire modificando anche la mappatura del motore. A partire dal mattino abbiamo anche apportato delle modifiche alla moto che mi hanno consentito di avere miglior controllo specialmente in curva e di lottare con gli altri non appena avuta la possibilità, come con Marini. E’ importante avere la chance di superare quando si avverte di possedere la velocità per farlo. Non sempre è così e oggi ho avuto entrambe", ha spiegato.

Non sono mancate comunque le criticità. "Le vibrazioni sono parecchie quando la gomma cala ogni giro, ma come detto mi sono adattato e non ho perso velocità. Come ci sono riuscito? Non lo dico", ha asserito prima di svelare cosa più lo aggrada della sua moto.

"L'anteriore mi dà molta fiducia, cosa non scontata. Nelle ultime corse si è rivelato il nostro punto di forza, però a volte mi innervosisco perché questa buona risposta non è immediata e questo inevitabilmente influisce in maniera negativa sulla velocità. Nella Sprint non ho avuto problemi sotto questo punto di vista e ho tenuto tutto sotto controllo", ha svelato. 

Alla domanda su cosa nella RC213V sia cambiato da inizio campionato il transalpino ha infine risposto:Tante piccole cose che solo i tecnici possono svelare.  Le componenti nuove aiutano, ma sono gli aggiustamenti durante il weekend che migliorano le sensazioni”.

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