E' stato un venerdì di libere più complicato del previsto quello di Marc Marquez a Sepang, in cui lo spagnolo ha chiuso col 10° crono garantendosi comunque l'accesso alla Q2. Un circuito quello della Malesia che ha sempre creato difficoltà allo spagnolo anche in passato.
Se però è vero da un lato che le GP23 sembrano avere più difficoltà qui che altrove, il pluricampione non cerca scuse e ammette di non riuscire più a compensare come faceva un tempo sulla Honda, e non è questione di moto bensì di stile di guida. Le aspettative restano però alte, il passo è buono e la lotta per il terzo posto in classifica con Enea Bastianini è ancora aperta. Resta però l'incognita dell'ultima gara a Valencia, in bilico dopo il disastro climatico che rischia di chiudere anticipatamente la stagione. Una ipotesi che Marc non si sente di escludere del tutto perchè correre a Valencia nella situazione attuale sarebbe eticamente scorretto, e dello stesso avviso sembra essere Pecco Bagnaia.
"La giornata è stata difficile - spiega Marc - specialmente qui in Malesia ho cercato di essere ottimista ma stiamo avendo più difficoltà del solito, per cui dovremo lavorare ancora di più per arrivare ad un buon livello. L'obiettivo ottimista è una seconda fila in qualifica, quello realista è la terza. Sul giro veloce abbiamo chiuso un po lontani dai migliori, che al momento sono Pecco, Martin ed Enea, ma sul passo gara siamo più vicini, anche se non è ancora abbastanza".
Quali sono le difficoltà che stai affrontando?
"Mi manca tutto! - scherza - Sepang è un circuito in cui storicamente ho sempre sofferto, ma in passato ero in grado di compensare. Da quando mi sono infortunato se ho difficoltà non riesco più a farlo. Il mio stile di guida è cambiato, non spingo più la moto oltre il suo limite. Devo adattarmi, ma nei circuiti in cui avevo difficoltà prima ho ancora più difficoltà adesso. Non è una questione di moto o di ciò che riuscivo a fare sulla Honda, si tratta di me come pilota qui su questo circuito. Qui oggi le Ducati sono state competitive, ma come per qualsiasi pilota, in alcuni circuiti si va meglio o si va peggio. Vediamo cosa potremo portare a casa".
Dai test qui a inizio anno come si è evoluto il tuo stile di guida sulla Ducati?
"Fare i test qui non mi piace, ma è comunque positivo perchè se riesci a essere veloce qui potrai esserlo ancora di più su altri circuiti. L'aderenza sta migliorando, nei test le sensazioni sono migliorate nei giorni successivi quindi spero che qui sarà lo stesso".
Sia tu che Alex siete indietro nella classifica delle velocità massime.
"Si, abbiamo notato che con le alte temperature la GP23 fa fatica, anche se a Mandalika non è stato così, ma lì non avevamo dei rettilinei lunghi come qui. Anche Bezzecchi e Iannone stanno avendo difficoltà, ma Ducati sta cercando di darci una mano per il resto del weekend".
Pecco ha fatto intendere che preferirebbe perdere il titolo piuttosto che correre a Valencia.
"Sono dichiarazioni forti quelle di Pecco, anche perchè se succede poi devi farlo. Prima di prendere una decisione ovviamente bisogna valutare tutti u fattori, mi riferisco ovviamente alla decisione di Pecco. Come ho già detto, pensando a come stanno le cose ora e sapendo che dovremmo correre lì tra due settimane, per me non ha senso. C'è chi ha parlato di correre per dare un aiuto economico. Non è questione di soldi, è una questione di mani, di persone che hanno perso tutto. Avete visto le condizioni delle strade, tutto a Valencia è un disastro, sembra un film. Le persone non hanno una casa, certo i soldi possono aiutare ma dobbiamo capire prima ciò che è importante. Come persona, come pilota e come spagnolo, non riesco a pensare di riuscire a correre un GP a Valencia tra due settimane, eticamente non lo vedo corretto".