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SBK, Razgatlioglu: “Rea è un eroe della Kawasaki, io al suo posto sarei rimasto”

“Capisco le ragioni di Johnny, è un pilota vincente che vuole tornare a vincere e la Yamaha è una buona moto. Se fossi stato in lui, però, non avrei lasciato la Casa di Akashi dopo nove anni”

SBK: Razgatlioglu: “Rea è un eroe della Kawasaki, io al suo posto sarei rimasto”

Tra nuovi arrivi e scambi di selle, nel 2024 ci saranno grandi cambiamenti sulla griglia di partenza del Mondiale Superbike. Tra i colpi di mercato più sorprendenti c’è sicuramente il passaggio in BMW di Toprak Razgatlioglu, reduce dal suo primo test in sella alla M 1000 RR che guiderà la prossima stagione (QUI il video della sua prima uscita con la moto bavarese). 

Una mossa che ha aperto a Jonathan Rea le porte del team Pata Yamaha Prometeon, mettendo fine all’era in verde del campione nordirlandese. Nove stagioni contraddistinte da 104 vittorie, 221 podi e sei titoli Mondiali consecutivi, conquistati nelle 273 gare in cui Rea è diventato la colonna portante del Kawasaki Racing Team. Un addio doloroso ma necessario per Rea, che ha deciso di sposare il progetto Yamaha dopo le difficoltà incontrate in sella alla Ninja ZX10-RR in un 2023 in cui ha faticato a tenere il passo di Razgatlioglu e del Campione in carica, Alvaro Bautista.

Non sono sorpreso. La Yamaha è una buona moto. È un buon cambiamento, inoltre Johnny è veloce e guida bene. Ho parlato con lui e un po’ lo capisco. È ancora un pilota vincente e vuole ritornare a vincere” ha affermato Razgatlioglu in un’intervista concessa a Bikesportnews, in cui ha commentato l’approdo di Rea nella sua ex squadra. 

Una manovra che Toprak non avrebbe mai compiuto, se si fosse trovato nei panni del sei volte iridato.

“Ok, che sta invecchiando, però dopo nove anni con la Kawasaki io non avrei fatto nessun cambiamento, se fossi stato in lui. Era come un eroe della Kawasaki, per questo sarei rimasto con loro, ma capisco le sue ragioni e lo rispetto. Sta anche pensando ad aumentare le sue vittori e a vincere un altro Mondiale - ha ammesso il 27enne - Penso che se fosse rimasto, la Kawasaki avrebbe lavorato molto per cambiare le cose e lui sarebbe ritornato a essere forte, ma abbiamo deciso entrambi di optare per una nuova sfida”.

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