Tu sei qui

Bautista: "Sarei curioso di provare la posteriore Pirelli con la MotoGP"

"Per l'anteriore sarebbe impossibile, qui la gomma è molto rigida. Ma al posteriore, sarebbe interessante. Cosa è cambiato dalla mia ultima gara in MotoGP? Sono tutti vicinissimi e i piloti hanno meno controllo sulla moto"

MotoGP: Bautista:

Alvaro Bautista sta cercando di portare avanti con onore la sua partecipazione in veste di wild card al fine settimana di Sepang. Un premio per il titolo SBK vinto nel 2022 e la ciliegina sulla torta per il 2023 dopo essersi confermato re tra le derivate di serie con la Panigale V4R. Era facile alla vigilia del weekend pensare al sogno, ricordare la vittoria di Bayliss a Valencia nel 2006 dopo aver vinto il titolo con la 999 in SBK. Ma il mondo è cambiato e se prima era possibile per un pilota SBK saltare in sella ad un prototipo ed essere veloce, oggi la faccenda è completamente diversa. Gomme e moto si sono allontanate tra le due categorie, serve tempo per capire cosa è necessario per andare forte con un prototipo e le Michelin e Bautista si trova davanti ad una montagna da scalare che probabilmente non immaginava essere così ripida. 

Però Alvaro ha fatto dei netti passi in avanti tra la prima sessione di libere e la Sprint Race di oggi e dobbiamo sottolineare che anche la sfortuna ci ha messo lo zampino perché l'abbassatoire anteriore, il cosiddetto 'shapeshifter', della sua Ducati GP non si è bloccato prima del via, costringendo Bautista ad un lungo che poi l'ha portato a perdere tempo lasciando sfilare via il gruppone. Restare vicino ai rivali sarebbe stato fondamentale per avere dei riferimenti e magari fare ulteriori passi in avanti. Su una cosa però si può essere tutti d'accordo: la prestazione opaca di Bautista non è il manifesto di una differenza del livello dei piloti che c'è oggi tra SBK e MotoGP, quando piuttosto la conferma di quanto siano diversi oggi questi due mondi rispetto a quanto fossero nell'ormai lontano 2006. 

"E’ stata la gara chi mi aspettavo - ha commentato Bautista - Stamattina dopo le FP3 il mio feeling con la moto era buono, specialmente con le gomme. Ho girato spesso sul 59 alto, quindi mi sentivo bene. Poi in qualifica ho avuto un problema con la benzina, sono rimasto senza carburante proprio prima del mio ultimo time attack. Di certo non credo che avrei guadagnato molte posizioni, ma penso che fare un 58 alto era possibile. In ogni caso, avevo fiducia per la Sprint ma ho avuto un problema in partenza perché la forcella non si è bloccata, ho girato la chiavetta che è sulla sinistra del manubrio, ma evidentemente non completamente. Così al momento della partenza, dietro era bassa e davanti alta e mi sono trovato su una ruota sola. Poi alla prima curva sono andato lungo perché non sono riuscito a fermarla. Per questo ed ho perso qualsiasi possibilità di guidare seguendo gli altri piloti e capire più cose riguardo queste MotoGP".

Quanta differenza hai trovato rispetto alla MotoGP che ricordavi?
"La più grande differenza con la mia ultima volta in MotoGP riguarda il fatto di avere molti piloti davanti. Io non ero così indietro come oggi, di certo avevo meno piloti davanti. Ed avevi anche più possibilità di controllare la moto, ora con tutta l’aerodinamica le moto sono più pesanti da spostare in traiettoria. Inoltre con tanti piloti davanti non hai deportanza ed in staccata la conseguenza è che non hai carico e non riesci a fermarla. Questo è successo a me. La moto non frena bene se le ali non funzionano. Prima i piloti avevano più controllo della situazione, per me era meglio".

Come piacere di guida, preferisci la SBK o la MotoGP?
"Adesso direi che mi diverto di più con la SBK perché la conosco meglio, conosco meglio le gomme. Però quando sono salito sulla SBK nelle ultime gare dopo aver fatto i test con la MotoGP non mi sono divertito tantissimo. É difficile sceglierne una, devi sempre adattarti. Posso dire che sono molto diverse si guidano in maniera diversa, le gomme sono diverse. Oggi mi fido di più della SBK, ma dipende anche dalla mia esperienza su quel genere di moto".

Hai capito dove poter fare dei passi in avanti?
"Io posso migliorare, specialmente in frenata perdo molto nel tentare di fermare la moto nei primi metri di frenata rispetto agli altri piloti Ducati. Perdo in curva 1, nella 4, nella 9. Qui perdo tanto, ma sul resto della pista siamo molto vicini. Penso che si tratti di prendere confidenza con l'anteriore, non ho quello che mi serve per staccare forte. Oggi ad esempio sono migliorato molto, spero domani di fare altra esperienza e migliorare".

E dal punto di vista della potenza?
"La MotoGP ha ovviamente molta più potenza, ma è difficile capire perché il modo in cui guidi la moto con il posteriore è molto diverso. Con la SBK io posso far girare la moto facendo scivolare il posteriore, poi in uscita di curva la gomma prende trazione e posso accelerare forte. Qui se derapi perdi trazione tanto tempo. Anche il modo in cui la potenza è erogata cambia, qui senti molta più spinta dal posteriore, ma il modo in cui devi sfruttarla è più gentile".

Secondo te quale è oggi il livello dei piloti in MotoGP?
"Per me è un campionato del mondo, il livello è altissimo e non ci sono dubbi., per me la grande differenza è che ora sono tutti più vicini. Oggi se anche prendi meno di un secondo, sei sul fondo del gruppo e questa per me è la grande differenza rispetto a quando correvo io. Di certo il livello è sempre alto. Penso che le moto siano più vicine rispetto a prima. Quando correvo la differenza tra le moto ufficiali e quelle private era maggiore. Anche per questo penso che ci sia poca differenza tra i piloti".

Saresti curioso di provare una MotoGP con gomme Pirelli?
"Mi piacerebbe! Credo che per l’anteriore sia difficile, perché la gomma che viene utilizzata qui è molto più rigida. Per il posteriore sarei davvero curioso di provarla, perché la cosa buona della Pirelli posteriore è che puoi far derapare la gomma e poi hai trazione. Qui se derapi, sei perso".

Articoli che potrebbero interessarti