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MotoGP, Martin butta via la leadership: "Ho sbagliato io la traiettoria, ero largo"

Il pilota Ducati Pramac è caduto al 13esimo giro del GP dell'Indonesia vanificando quando fatto nella Sprint Race, ma il morale resta alto

MotoGP: Martin butta via la leadership:

Neppure il tempo di prendersi la testa del campionato, che Jorge Martin ha fatto il passo del gambero. Dalle stelle alle stalle nel giro di ventiquattro ore, lo spagnolo del team Pramac nella gara lunga di Mandalika si è reso protagonista di una caduta che lo ha messo fuori gioco, mentre il suo diretto rivale Pecco Bagnaia andava a vincere.

Subito ho cercato di incrementare il gap, tanto che l’essere arrivato a 2”8 mi ha sorpreso. Poi però sono andato un po’ largo alla curva 10 dove era presente un po’ sporco e quando sono arrivato alla 11 ho perso l’anteriore e sono finito a terra. E’ colpa mia, se non avessi sbagliato traiettoria di un metro, non  sarebbe successo - ha fatto il mea culpa – Fino a quel momento stavo facendo un’ottima corsa e anche se quando si raggiunge quel margine è difficile mantenere la concentrazione, ero focalizzato e desideroso di dimostrarmi competitivo senza però prendere dei rischi. Ad ogni modo restano ancora cinque weekend e dieci GP da affrontare, quindi la strada è ancora lunga”.

Dopo aver promosso a pieni voti sia la sua Ducati, sia la gomma soft all’anteriore, il 25enne ha cercato di prendere con filosofia l’accaduto ricordando come fosse dall’appuntamento al COTA di Austin che non era più costretto al ritiro.  “Da allora non ho mai commesso errori – ha detto – Per una questione statistica avrebbe dovuto succedere ed è capitato qui, ma sono ancora fiducioso di poter lottare per la coppa”.

Il suo avversario principale per la contesa di tale obiettivo, sarà il campione del mondo in carica, oggi autore di una bella rimonta dal 13esimo posto. “Non sapevo dov’era perché stavo facendo il mio Gran Premio, ma certamente ha fatto un recupero incredibile, confermandosi al top alla domenica”.

Infine un’ultima annotazione sul prossimo round in Australia, dove le temperature saranno nettamente più basse. “Avremo altre mescole, quindi non ci saranno problemi” , ha minimizzato.

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