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SBK, Zanetti scatenato assapora il tricolore: “Pirro? Ve lo avevo detto…”

Lorenzo Zanetti trionfa in Gara 1 del CIV Superbike a Imola e si invola verso il tricolore con Michele Pirro al tappeto: “Ho deciso di sfruttare i miei punti di forza anche se non siamo a posto, non volevo lasciargli un attimo di respiro. Domani chi avrà più da perdere è lui”

SBK: Zanetti scatenato assapora il tricolore: “Pirro? Ve lo avevo detto…”

“Attaccherò, Pirro ha già sbagliato sotto pressione”, ci avevo visto lungo ieri Lorenzo Zanetti mentre ci anticipava la sua strategia ideale per andare all’assalto di Michele Pirro e, contestualmente, al titolo tricolore. Il terzo (pesantissimo) errore stagionale del pluricampione italiano all’ultimo giro di Gara 1 all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola ha ribaltato nuovamente le carte in tavola. Nel suo “parco-giochi” Zorro è uscito vittorioso dal braccio di ferro col rivale e, con otto punti da custodire gelosamente in Gara 2, domani avrà la concreta chance di laurearsi Campione CIV Superbike 2023 e rovesciare il regno del motociclista pugliese.

I due attesi protagonisti si sono affrontati senza farsi troppi complimenti con sorpassi ogni dove, persino in punti impossibile come la salita verso la Piratella. A parità di moto e gomme (monomarca Dunlop, confermato anche per il 2024) sono stati i dettagli a fare la differenza: “Non ne avevo tanto di più - ha ammesso Zanetti - ancora non siamo a posto nonostante sia sempre andato forte qui. Vedere Pirro, le Yamaha e le Aprilia più veloci di noi mi fa incazzare perché Imola è la mia pista. Al momento non riusciamo a trovare il bandolo della matassa, anche se conservo dei punti di forza (la staccata; ndr) che ho deciso di sfruttare”.

Alla seconda vittoria stagionale nonché la settima della carriera, il numero 87 ha risposto colpo su colpo nel corso dei 13 giri: “Ci siamo sorpassati in maniera dura, ma corretta. Non volevo lasciare neanche un attimo di respiro a Michele, onde evitare che potesse andare via. Il fatto che non abbia guadagnato subito la testa in partenza può essere stato un vantaggio per me. A mia volta puntavo a partire bene, stare davanti e improntare il mio ritmo. Non avevo altra scelta: tutto o niente!”.

All’ultima curva, la Variante Bassa, entrambi si sono presentati quasi appaiati staccando tardissimo. Zanetti ci ha messo una pezza, mentre Pirro ha perso il controllo della sua Panigale V4 R finendo clamorosamente a terra (QUI il video della caduta): “Eravamo al limite, la sua scivolata lo dimostra - ha spiegato - sono arrivato lungo in staccata e poco dopo ho avvertito il rumore della ghiaia. Non sapevo di preciso che cosa stesse accadendo, non mi sono voltato un istante, ho sperato soltanto che nessuno mi falciasse”.

La terza scivolata stagionale rischia di compromettere, forse irrimediabilmente, la rincorsa alla decima corona di sempre al Campionato Italiano Velocità del numero 1, non nuovo ad errori di questo tipo: “Il motivo? Io ho le mie teorie e lui le sue. Conosco la sua forza, altrimenti non si sarebbe costruito una carriera che gli permette di trascorrere ore su ore in moto in circuiti come Misano e Mugello. Non a caso, quando gli capita di correre in MotoGP, nelle prove del venerdì spesso si ritrova tra i primi. Pur continuando ad andare forte, al di fuori di quelle piste partiamo alla pari e noi altri ci possiamo avvicinare di più. Da qui nascono gare combattute come quella odierna”.

Affacciandosi alla decisiva Gara 2 di domani (in programma alle 14:45 e visibile in diretta su Sky Sport MotoGP) con otto punti di margine sul rivale, al portacolori Broncos Racing Team basterà un secondo posto per mettere le mani sull’#1: “Non mi tirerò indietro, darò il massimo a prescindere e lunedì mattina alle 7 andrò a lavorare in azienda. Chi avrà più da perdere è lui. Mi piacerebbe dimostrare che sono capace di andare forte insieme al lavoro della squadra. Siamo saliti sul podio in 11 gare su 11, non abbiamo mai mollato”.

Photo credit: Salvatore Annarumma

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