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MotoGP, Bezzecchi: "il mio futuro? ho scelto, non è da tutti avere l'appoggio di Rossi"

"Ne sono felice. L'amicizia con Pecco? amici e rivali, abbiamo un rapporto speciale. Devo ringraziarlo perché mi ha regalato un volo privato per tornare prima a casa! Morbidelli in Ducati? merita di restare in MotoGP"

MotoGP: Bezzecchi:

Un weekend di colpi di scena, quello austriaco, per Marco Bezzecchi. Dopo un inizio in cui il pilota della VR46 si era saldamente piazzato tra i favoriti, un leggero calo di concentrazione lo aveva relegato ad una partenza dalla terza fila, non ottimale e rischiosa. Un rischio che ha pagato duramente nella gara del sabato, incolpevole vittima di una manovra forse troppo aggressiva di Martin, poi sanzionato.

Alla tristezza e dalla delusione il 'Bez' ha saputo però reagire ritrovando lo spirito giusto, complice forse la presenza entusiasmante di Valentino, patron del team nonché "padre putativo" dei ragazzi dell'Academy, che nella giornata di domenica hanno saputo dare spettacolo. Marco ha saputo controllare la gara con intelligenza, gestendo l'usura delle gomme nelle prime fasi, una strategia ripagata poi nel duello con Alex Marquez, da cui è uscito vittorioso, portandosi così infine sul terzo gradino del podio. Quindici punti preziosi che lo mantengono nei piani alti della classifica, è terzo a 62 punti dall'amico e rivale Pecco Bagnaia, in stato di grazia nelle ultime gare.

Dopo la giornata negativa, incolpevole, di ieri, devi essere molto soddisfatto di questo podio.
"Lo sono moltissimo - esordisce Marco - specialmente dopo le ultime due gare, quella di Silverstone e quella di ieri, in cui le cose non sono andate nel verso giusto. Riuscire subito a tornare competitivi ovviamente mi da grande soddisfazione, non era un risultato scontato partendo dalla terza fila, ma sono riuscito a fare una buona partenza evitando rischi alla prima curva. Mi sono sentito da subito molto forte in frenata ma un ruolo decisivo lo ha svolto anche la gestione della gomma posteriore. Questo mi ha permesso di risalire agevolmente la classifica, fino a che non mi sono trovato dietro ad Alex Marquez. Sorpassarlo non è stato affatto facile, ho impiegato dieci giri analizzando i punti del tracciato in cui pensavo di poter avere un margine su di lui, così dopo essermi reso conto di avere un vantaggio nel terzo settore ho preparato l'attacco alla penultima curva ed è andata come speravo. Non sono mancati però gli errori, una volta sono finito abbastanza largo!".

Non dev'essere stato facile affrontare una gara così lunga dopo la caduta di ieri alla prima curva, il pilota italiano lamentava infatti del dolore alle spalle.
"Mi aspettavo peggio, c'era del dolore stamattina ma ho comunque affrontato il warmup senza antidolorifici. La spalla sinistra è peggiorata leggermente ma era comunque sopportabile.Poi in gara tra adrenalina e tutto me ne sono dimenticato, ora però comincio a risentirne".

Il desiderio di rivalsa ha avuto la meglio quindi, dopo la caduta di Silverstone e la scivolata di ieri nella Sprint.
"Ci ho dato giù come un matto oggi, ma la caduta in Inghilterra non mi ha condizionato in quel senso. Mi serviva un risultato così, con quella bella lotta con Alex, per cancellare la tristezza di ieri. Coi ragazzi del team è stato bello riuscire a risollevare il morale in così poco tempo".

Una domenica da incorniciare, non solo per Marco ma per tutto il gruppo della VR46, il tutto incoronato dalla presenza ai box di Valentino stesso.
"Non posso davvero lamentarmi - prosegue il pilota - la presenta di Vale ai box mi ha dato molta carica, come anche ha fatto la vittoria di Celestino Vietti su Acosta in Moto2 poco prima della mia gara. Cele è uno dei miei migliori amici, dentro e fuori dal paddock, la sua vittoria mi riempie di gioia".

Tutta questa atmosfera di festa, la felicità di questo ambiente familiare, sopratutto dopo la gara, assieme agli amici della VR46 e con Valentino, potrebbe influire sulla scelta del team per il tuo prossimo futuro agonistico?
"Valentino sta spingendo molto per aiutarmi in questa decisione. E' un qualcosa che ha un grande valore intrinseco per me e che mi rende molto felice, non tutti possono dire di avere il sostegno dell'inimitabile Valentino Rossi. Penso di aver già fatto la mia scelta ma non posso ancora comunicare nulla ufficialmente".

Valentino sta spingendo affinché tu rimanga in VR46, o affinché tu possa ottenere una Ducati ufficiale?
"E' una domanda che ho sentito poche volte ultimamente - risponde con sarcasmo il pilota italiano il cui futuro prossimo non è ancora stato messo nero su bianco - Valentino vorrebbe che io rimanessi col team VR46, e onestamente la cosa mi rende felice".

Nell'aria c'è odore di festa stasera con gli altri ragazzi della VR46.
"Si, devo ringraziare Pecco perché mi ha regalato un volo privato per tornare prima a casa! Sono un ragazzo fortunato, il mio amico nonché rivale ha un sacco di soldi! - scherza ancora - Non abbiamo ancora organizzato nulla ma penso che ci divertiremo".

Vi abbiamo visti festeggiare con Valentino a fine gara. E' possibile essere amici e rivali allo stesso tempo?
"Con Pecco siamo ottimi amici da più di dieci anni. E' una delle poche persone con cui ho quel rapporto così intimo da permetterci di insultarci scherzosamente a vicenda dopo le gare.. ma in pista siamo rivali".

Una rivalità che in questo momento vede la nuvola rossa svettare in cima alla classifica con 62 punti di vantaggio su Marco, al momento terzo a pochi punti dalla Ducati di Martin.
"Molto dipende dai tracciati che affrontiamo, su alcuni lui ha più margine, in altri gli sono più vicino, come qui in Austria. E' stato più bravo di me in qualifica, in cui ho gestito male la pressione e questo forse ha influito sulla gara. In questa gestione del weekend Pecco sicuramente è di un livello superiore".

Il prossimo anno, i piloti dell'Academy in sella ad una Ducati potrebbero diventare quattro. Il riferimento è ovviamente al mercato piloti, ed in particolare al futuro di Franco Morbidelli dopo il suo divorzio con Yamaha.
"Per quel che mi riguarda non faccio questo tipo di ragionamenti, per me siamo quattro piloti in MotoGP, i colori della moto non sono rilevanti per me. Però penso che Franco si meriti una moto competitiva, perché è un ottima pilota e non merita di stare a casa. Se trovasse una sistemazione con Ducati sarei felice per lui".

La MotoGP sta attraversando alcuni cambiamenti. Oggi qui al RedBull Ring abbiamo visto gli spalti pieni, cosa possono dare i piloti in più per lo spettacolo?
"Penso che gli organizzatori qui in Austria abbiano fatto un ottimo lavoro, il nostro sport è uno dei più spettacolari, ma non posso dire di essere imparziale in quanto pilota!- scherza ancora - anche le altre classi hanno dato spettacolo quindi è un bene che gli organizzatori si impegnino per mantenere vivo l'interesse dei fans durante tutto il weekend, anche se questo può voler dire maggiori responsabilità ed impegni per noi piloti. E' un qualcosa su cui potremo migliorare ancora, ma penso che qui al RedBull Ring tutto abbia funzionato alla grande, anche gli altri circuiti spero prendano esempio".

Questo è stato il primo weekend di gara in cui la nuova regolamentazione della pressione delle gomme ha giocato un ruolo importante sulle prestazioni in pista. E' cambiata la strategia in gara?
"Ovviamente è un nuovo elemento di difficoltà con cui dovremo imparare a relazionarci, non è stato facile date anche le temperature elevate. Tuttavia è anche uno di quegli elementi su cui non abbiamo il completo controllo perché molto dipende dalle situazioni specifiche durante la gara. Nel mio caso non ho avuto problemi enormi, eccetto quando ho dovuto inseguire Alex per molti giri e mi sono trovato costretto a "giocare all'elastico" per tenere la pressione dell'anteriore sotto controllo. E' un qualcosa a cui dovremo abituarci".

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