Dopo la cancellazione del Gran Premio del Kazakistan, la gara in India sarà la novità del calendario MotoGP di quest’anno. A meno di tre mesi dalla data (la tappa sul Buddh Circuit è in programma dal 22 al 24 settembre) non è però ancora tutto pronto.
La prevendita dei biglietti è iniziata da poco (e i media locali affermano che ne sarebbero già stati venduti 30.000), ma il circuito ha bisogno di ulteriori lavori per ospitare il motomondiale. La pista, infatti, non è utilizzata per competizioni internazionali dal 2013, quando la Formula 1 ci corse per l’ultima volta.
Secondo quanto riporta la testata Hindustan Times, il commissario per le infrastrutture e lo sviluppo dell’Uttar Pradesh Manoj Kumar Singh ha chiesto Yamuna Expressway Industrial Development Authority (Yeida) e alla Jaiprakash Associates Limited di apportare le modifiche necessarie perché il tracciato possa essere pronto per l’arrivo della MotoGp. Lunedì scorso è stato ispezionato il circuito e le due aziende sono state invitate ad accelerare i lavori, che non sono ancora terminati.
“Abbiamo chiesto a Dorna Sports di rivedere il design e di prendere altre misure necessarie” ha dichiarato Singh. I lavori, come previsto, saranno molto costosi perché i requisiti di omologazione di FIM e FIA sono diversi tra loro. Nello specifico, dovranno essere posizionate altre bandiere di sicurezza, aggiunti o rimossi cordoli in alcune curve e in due punti sarà necessario aumentare l’ampiezza delle vie di fuga. Non proprio dei dettagli e la data del GP è sempre più vicina.