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MotoGP, Marquez: "Non vale la pena rischiare tanto per così poco"

"Dopo le qualifiche ero seduto nel mio ufficio ed ho capito che non è giusto sforzarmi tanto per qualificarmi solo 7° qui. Nel 2021 ho vinto e non ero a posto fisicamente. Non cado per stare davanti, guardate Mir quante volte è caduto"

MotoGP: Marquez:

Marc Marquez fino ad oggi deteneva un record invidiabile di imbattibilità al Sachsenring in MotoGP. Nelle otto edizioni a cui aveva preso parte fino ad oggi, aveva sempre vinto, compreso il 2021 in cui era alle prese con un braccio in condizioni più che precarie. Oggi però neanche il miglior Marc avrebbe potuto fare molto con una Honda che l'ha tradito tre volte in qualifica consentendogli di arpionare una settima casella in griglia a stento. 

L'undicesimo posto al traguardo riflette perfettamente la situazione di Honda e Marc, con il Re del Sachsenring costretto ad alzare bandiera bianca, pena il rischio di incappare nell'ennesima caduta del weekend. Al via del GP c'era insomma un Marc remissivo, forse ormai rassegnato a vivere una stagione lontano dai vertici della classifica. Nell'incontro con i giornalisti al termine della Sprint Race è stato molto chiaro e tranquillo nello spiegare la situazione. 

"Oggi di base volevo solo arrivare alla bandiera a scacchi alla fine - ha ammesso Marc - la verità è che stamattina mi sono svegliato e sapete, siamo al Sachsenring…la mia natura è positiva ed ho pensato che oggi ce l’avrei fatta ad andare forte. Quando la pista era bagnata, andavo forte, noi siamo sempre veloci sul bagnato". 

Poi la pista si è asciugata e sono arrivate le qualifiche. 
"Appena la pista si è asciugata ho iniziato a soffrire troppo. Poi sono arrivate le qualifiche dove ho spinto tanto, sono caduto, sono corso ai box, poi sono caduto ancora. Ma poi quando mi sono seduto nel mio ufficio dopo le qualifiche e prima della Sprint Race, ho capito che qualcosa non andava. Fare tanti sforzi, cadere tante volte per poi qualificarmi settimo, significa che non è abbastanza per me. In gara sono arrivato anche ottimista, ho attaccato subito in partenza e l’avete visto. Poi ho avuto dei segnali dalla moto in varie curve, quindi dopo ho solo deciso di finire la gara. Rischiare tantissimo per arrivare ottavo non valeva la pena".

Qui hai sempre dominato. 
"Nel 2021 ho vinto pur avendo dei limiti fisici, oggi è andata in modo molto diverso. Spero di trovare il modo per poter spingere in modo più naturale cambiando l’assetto domani. Mi è servito forse cadere tanto nelle qualifiche, perché così ho evitato nella Sprint Race. Ma correre in questo modo, non va bene". 

Sei caduto davvero moltissimo in questo weekend. 
"Direi di si, sono state troppe cadute. Ma almeno sono lì, sono vicino ai migliori. Ma il modo in cui devo guidare per essere lì, mi porta a prendermi enormi rischi e poi cadere troppo. Abbiamo bisogno di ragionare, dobbiamo capire la situazione. Ma posso dire che tante cadute non sono la conseguenza della mia voglia di essere davanti a tutti i costi. Io ero seduto sul mio divano a Jerez e Mir è caduto quattro volte, lottando per il 15° posto. Non si tratta di voler essere per forza davanti, si tratta di sopravvivere. E’ importante capire la vera situazione. Il fatto è che quando lotti per un ottavo, settimo posto, è facile mollare. A Le Mans, stavo lottando per il podio come al Mugello, e lì è difficile mollare perché senti quasi di esserci. Ma in realtà non siamo pronti per lottare al top". 

Hai sentito passi in avanti per la tua moto in gara?
"Non posso valutare bene questa gara, specialmente perché abbiamo fatto un grosso cambiamento per la gara e ci siamo presi un rischio. Questo perché ieri soffrivo troppo con il grip al posteriore e facendo questo cambiamento abbiamo perso altro grip e la moto non voltava. La moto era un disastro ovunque. Domani torneremo alla moto che conosco e penso che andrà meglio, magari lotterò per qualcosa di meglio. Posso dire che con la squadra stiamo lavorando senza sosta, proviamo tante cose". 

Ti sei rassegnato presto in gara? Eppure ieri sembravi veloce. 
"Io cerco di fare il meglio come sempre qui. L’avete visto nella FP1, la guida naturale c’è, infatti all’inizio ero subito davanti a tutti. Ma il problema è che quando ti piace molto una pista, tu arrivi subito al tuo limite mentre gli altri ci mettono più tempo ma poi ti passano, vanno oltre. Normalmente con la Honda, per quello che ricordo io, eravamo molto veloci nelle curve lente, ma oggi siamo veloci nei punti molto veloci di ogni pista. Oggi è il contrario, magari domani torneremo ad un setup che conosco meglio e andrà diversamente". 

Parlando dell'incidente di ieri con Zarco, hai avuto comunicazioni in merito?
"Stamattina è stata diramata una circolare dalla Race Direction per evitare che possano accadere altri incidenti come quello di ieri tra me e Johann, perché siamo stati davvero fortunati. Ci hanno segnalato che il pilota che esce dai box deve stare attento a quelli che arrivano da dietro. Mi pare la cosa più naturale e se non ho capito male, sarà penalizzato qualcuno che non rispetterà questa regola in futuro". 

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