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MotoGP, Bagnaia: "Il 6° posto? Per fare di più sarei dovuto andare oltre al limite"

"Non ero a posto con la moto, ma sappiamo dove lavorare e nella gara classica sarà diverso. Non ho cambiato idea sulla sprint race, dobbiamo accettare i contatti e mi sono divertito"

MotoGP: Bagnaia:

Chi si accontenta gode, o almeno è quello che è successo oggi a Bagnaia. Il 6° posto nella sprint race è ben al di sotto dei suoi standard, ma il suo principale rivale in classifica al momento (Vinales) gli è arrivato dietro e anche con il 2° posto Bezzecchi gli ha recuperato solo 6 punti. Nella gara corta l’importante è non fare errori e pur essendo nel mucchio selvaggio a Termas de Rio Hondo, Pecco ce l’ha fatta.

“Il 6° posto non è il migliore risultato possibile oggi, ma è stata una gara difficile - spiega il campione del mondo -  Ho faticato con la gomma anteriore, ho perso un po’ di tempo nella battaglia con Alex Marquez, ma posso essere contento. Già in partenza avevo perso qualche posizione, ma sono riuscito a gestire la gara. Il passo di Bezzecchi oggi era imattibile e Binder è stato straordinario, ma ho visto dove fatico e sonofiducioso che domani sarà diverso.

Raramente non sei a posto sulla tua Ducati.
Oggi non lo ero troppo. Avevamo un po’ paura delle temperature basse e abbiamo scaldato troppo lo pneumatico anteriore, così invece di essere a 75° era a 105°, ma sono cose che possono succedere. Per domani devo migliorare l’accelerazione in alcune parti della pista, forse diminuendo un po’ i controlli elettronici, in frenata vado bene, ma perdevo a centro curva per per via della pressione della gomma. Sappiamo dove lavorare”.

Il podio sarebbe stato comunque alla tua portata?
Forse, come ho detto, con Alex abbiamo perso tempo in bagarre, entrambi, lui era aggressivo, ma dev’essere così in gara. Non ero completamente a posto e sarei dovuto andare oltre al limite.

Morbidelli ha detto che è stato un po’ come essere al Ranch lottare con te, Bezzecchi e Marini.
Ha ragione e mi sono divertito. Purtroppo non sono riuscito a essere competitivo come loro, ma domani avremo un’altra possibilità, magari ci ritroveremo di nuovo noi 4 a lottare”.

A Portimao eri stato davanti, oggi in mezzo al gruppo: hai cambiato idea sulla sprint race?
No, a volte si vince e a volte si è dietro, ma siamo qui per correre, amiamo questo sport, e accettiamo i contatti. È normale che con le gomme morbide e una gara di 12 giri siamo tutti più vicini e quindi sia più facile che si creino certe situazioni. L’anno scorso ci si lamentava per i pochi sorpassi, ora è chiaro che non era quello il problema. Penso che queste gare siano belle da vedere”.

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